RS 15 LUGLIO 2019

MEF: ENTRATE TRIBUTARIE E CONTRIBUTIVE PRIMI CINQUE MESI DEL 2019, DA LOTTO E LOTTERIE 6.357 MILIONI DI EURO
(AGIMEG – 15/07/2019)
Le entrate tributarie e contributive nei primi cinque mesi del 2019 mostrano nel complesso un aumento di 3.727 milioni di euro (+1,4 per cento) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La dinamica osservata è la risultante della variazione positiva delle entrate tributarie (+1.720 milioni di euro, +1,0 per cento) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive (+2.007 milioni di euro, +2,1 per cento).
Lo comunica il Mef nel consueto bollettino, dove si legge che nei primi cinque mesi del 2019 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 165.031 milioni di euro (+2.089 milioni di euro, pari a +1,3 per cento) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le imposte dirette risultano pari a 83.633 milioni di euro (+308 milioni di euro pari a +0,4 per cento). Le imposte indirette ammontano a 81.398 milioni di euro (+1.781 milioni di euro, pari a +2,2 per cento). Tra le imposte indirette, le entrate IVA ammontano a 49.622 milioni di euro (+1.916 milioni di euro, pari a +4,0 per cento): 43.919 milioni di euro (+1.924 milioni di euro, pari a +4,6 per cento) derivano dalla componente relativa agli scambi interni; 5.703 milioni di euro dal prelievo sulle importazioni (-8 milioni di euro, pari a -0,1 per cento). Le entrate di lotto e lotterie ammontano a 6.357 milioni di euro (+392 milioni di euro, pari a +6,6 per cento). Le entrate tributarie del bilancio dello Stato incassate nel periodo ammontano a 156.653 milioni di euro in aumento di 1.442 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2018 (+0,9 per cento). In flessione le imposte dirette (-15 milioni di euro, 0,0 per cento) mentre le imposte indirette registrano un aumento (+1.457 milioni di euro, +1,9 per cento). Nel bilancio dello Stato, nel periodo Gennaio-Maggio 2019 sono compresi 3.520 milioni di euro di incassi per Lotto e lotterie (3.310 milioni nel 2018, +6,3%).

ENDRIZZI (M5S): “IL GIOCO È COME UTILIZZARE IL CARBONE, CHI INQUINA PAGA, CHI FA AMMALARE DI GIOCO PAGA”
(AGIMEG -15/07/2019)
“Purtroppo la legge ha dato 12 mesi di tempo per chiudere i contratti pubblicitari e già in essere. Vorrei sapere se sono tutti precedenti e cosa stia facendo Agcom per verificarlo. Ho interrogato il governo su questo; attendo risposta”. E’ quanto ha dichiarato Giovanni Endrizzi (M5S) parlando del divieto di pubblicità sul gioco contenuto nel Decreto Dignità, che è entrato in vigore domenica. Il senatore ha rinnovato l’attacco nei confronti di Agcom, che secondo Endrizzi nello stilare le linee guida avrebbe “stravolto il senso del decreto dignità sul gioco d’azzardo”. Il testo integrale delle linee guida è stato reso ufficiale a fine aprile, ma solo giovedì scorso, tre giorni prima dell’entrata in vigore dello stesso, Endrizzi ha preso posizione.
“Noi non abbiamo “sfruttato” l’azzardo per fini politici – ha commentato Endrizzi – abbiamo preteso semplicemente che si aumentasse la tassazione a parziale compensazione dei danni causati. Avete presente la carbon tax? Se inquini paghi”.
“Sull’effetto protettivo delle distanze non so dove siano i dati che lo affermano, è però assodato da decenni che una bassa consapevolezza del rischio, unitamente alla facile disponibilità, aumenta l’espressione delle dipendenze patologiche. E, se dio vuole, finalmente il Disturbo “DA” Gioco d’Azzardo è stato finalmente incluso nel quadro delle dipendenze pur “sine substantia”. Quindi una diffusione capillare ed indiscriminata, vicino a chiese e scuole, “normalizza” e abbassa la percezione del rischio, e per giunta induce domande per eccesso di offerta, a maggior ragione verso le giovanissime generazioni”.

TORINO, A LUGLIO CONTROLLI IN 87 ESERCIZI: 123 SANZIONI E 143 APPARECCHI DA GIOCO SEQUESTRATI PER MANCATO RISPETTO DISTANZIOMETRO
(JAMMA – 15/07/2019)
Nei primi giorni del mese, le diverse forze di polizia, a livello nazionale, hanno effettuato un servizio coordinato di controlli in materia di giochi e tutela dei minori. Oggetto della verifica è stato il rispetto della legalità e regolarità degli apparecchi di intrattenimento.
Per quanto riguarda la città di Torino, l’attività della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, dei Commissariati di P.S., sezionali e distaccati, e del Comando del Corpo della Polizia Municipale ha portato al controllo di 87 esercizi pubblici. Una persona è stata denunciata in stato di libertà per aver esercitato l’attività di VLT con rappresentante non indicato in licenza. Sono 123 le sanzioni amministrative elevate; 143, invece, i sequestri amministrativi con la conseguente confisca delle attrezzature per non aver rispettato le distanze dagli obiettivi sensibili.

DECRETO DIGNITÀ. MARASCO (LOGICO) A PRESSGIOCHI: “COLPO MORTALE ALLA PARTE PIÙ VIRTUOSA DEL SETTORE GIOCHI”
(PRESSGIOCHI – 15/07/2019)
“Con il divieto introdotto dal Decreto Dignità ai giochi d’azzardo si è inferto un colpo mortale a quella parte del settore dei giochi che aveva dimostrato più di altri di essere virtuosa. Il gioco online prevede le più rigide tutele nei confronti del giocatore, come l’autoesclusione, i divieti ai minori, i limiti di deposito e così via. Anzi, i Monopoli ci avevano promesso che queste tutele avrebbero presto dovuto riguardare il gioco fisico, se non altro per garantirne la sostenibilità, ma non è avvenuto”.
Lo afferma a PressGiochi Moreno Marasco, presidente di Logico, associazione dei bookmaker online.
“Le linee guida dell’Agcom, – continua Marasco – che hanno chiarito alcuni dettagli su come applicare la norma, tutelano in qualche modo un livello minimo di informazione. E questo ci consente un po’ di mettere la testa fuori dall’acqua, all’interno di paletti giuridici pieni di pregiudizi. Ma spiace vedere che comunque tutelano le informazioni ex post e non quelle ex ante. Cioè, se ragioniamo senza pregiudizi, pensiamo che chi si occupa di marketing, con la pubblicità vorrebbe creare dei bisogni.
Questo, in realtà, non succede perché la pubblicità si limita a orientare i bisogni che già esistono. Quindi, una pubblicità di puro brand, e non di promozione, avrebbe un carattere informativo. Direbbe al consumatore che esiste quel brand. E questo dovrebbe essere ancora consentito.
In realtà, il concessionario non può fare altro che servire i giocatori che atterrano sul suo sito, se parliamo di online, o che capitano nella sua agenzia, se opera sul fisico. E questo vuol dire che non può svolgere più il compito di tutela del consumatore, aiutandolo a scegliere le proposte più convenienti, ma non fa altro che raccogliere una domanda che, in maniera spontanea, si reca nel suo punto vendita, fisico o virtuale”.

BASILICATA, DISTANTE (SAPAR): ‘GIOCO, TUTELARE I LAVORATORI’
(GIOCONEWS – 15/07/2019)
Il presidente di Sapar, Domenico Distante, risponde all’appello del consigliere della Basilicata, Gianni Perrino (M5S), su ‘intoccabilità’ della legge sul gioco.
“Quando uno come Perrino (M5s) sostiene che il gioco di Stato in Basilicata è ‘un vortice che causa enormi costi sanitari, sociali e umani’ più che raccontare sciocchezze dovrebbe, da politico qual è, dimostrare dati alla mano ciò che racconta ma che purtroppo a noi non consta. Le considerazioni di questo signore sono supportate da una visione ideologica molto ristretta dello stato delle cose che nella realtà non trova alcun genere di riscontro”.
Così il presidente di Sapar, Domenico Distante, risponde all’appello lanciato dal consigliere della Basilicata, Gianni Perrino (M5S), per la “tutela” della legge regionale vigente sul gioco dopo l’audizione in commissione Politica sociale dell’associazione con la richiesta di “eliminare il distanziometro”.
“Non ci sarebbe molto da aggiungere alle osservazioni del consigliere regionale pentastellato della Basilicata il quale, coraggioso delle sue affermazioni, scantona gloriosamente parlando in modo improprio di lobby dell’azzardo la cui definizione manifesta la sua posizione demagogica.
Se un settore industriale come quello del gioco di Stato, composto da imprenditori, da piccole e medie imprese e da migliaia di lavoratori rappresenta una lobby significa che Perrino deve rivedere le sue conoscenze sull’argomento”, rimarca Distante.
“In ordine all’audizione di Sapar in Commissione, vorremmo solo precisare che l’associazione di categoria intende tutelare gli interessi del settore, e quindi dei lavoratori della filiera, attraverso un confronto con le istituzioni improntato alla massima collaborazione, laddove è possibile in uno spirito di reciproco rispetto individuare elementi di condivisione che puntano a salvaguardare i lavoratori coniugando gli interessi sociali, consapevoli che le azioni di contrasto alla ludopatia richiedono provvedimenti più organici e seri.
Affermare che il distanziometro funziona ed è efficace da parte del consigliere Perrino significa ignorare quanto istituti come Eurispes e lo stesso Istituto superiore della sanità hanno detto al riguardo.
Pensare di immaginare il ‘distanziometro’ come lo strumento dissuasivo più efficace appare davvero anacronistico rispetto alle valutazioni che hanno indotto regioni come Puglia, Abruzzo e Liguria a riconsiderare forme di limitazione che avrebbero ottenuto due soli risultati: l’espulsione del gioco legale in favore della criminalità, la limitazione della libertà d’impresa delle aziende e la crescita del numero di disoccupati. Senza risolvere il problema della ludopatia”, conclude il presidente di Sapar.