RS 15 OTTOBRE 2019

RINNOVO ISCRIZIONI RIES ANNO 2020
(ILGIOCOLEGALE – 15/10/2019)
Si riporta, di seguito, la nota RU 153062 del 14 ottobre 2019, a firma del Dirigente Antonio Giuliani, avente per oggetto il Rnnovo iscrizioni Ries anno 2020
L’Agenzia comunica che a partire dal 1° novembre p.v. è possibile rinnovare l’iscrizione all’elenco dei soggetti di cui all’art.1 comma 82 della legge n.220/2010, e ss. mm. ed ii. per l’anno 2020: il rinnovo dovrà avvenire tassativamente entro e non oltre il 20 gennaio 2020 in modalità esclusivamente telematica attraverso il sito internet istituzionale, utilizzando le credenziali acquisite. In proposito, si rammenta che le suddette credenziali sono composte da utenza (user – id) e password: l’utenza, una volta rilasciata, non è soggetta a scadenza, quindi rimane sempre nota ai sistemi informatici che garantiscono il controllo degli accessi, mentre la password, scelta dal richiedente, ha una validità limitata nel tempo, per ovvie ragioni di sicurezza poste a tutela dell’integrità dei dati comunicati dagli operatori, e va reimpostata, ove non più valida, utilizzando la funzionalità automatica “Recupero credenziali”, direttamente a cura dell’utente, con operatività immediata. In caso di smarrimento delle credenziali in corso di validità, il recupero delle stesse può essere effettuato in autonomia utilizzando la medesima funzionalità “Recupero credenziali”. Si rammenta altresì che le modalità da seguire per effettuare il rinnovo telematico dell’iscrizione sono consultabili nelle “Linee guida” pubblicate sul sito istituzionale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli – Area monopoli. A partire dal 21 gennaio 2020, sul sito istituzionale, sarà consultabile esclusivamente l’elenco degli iscritti per il 2020 e di conseguenza le posizioni di coloro che non avranno provveduto al rinnovo dell’iscrizione per tale anno non saranno più visualizzabili: questi ultimi, com’è noto, non risultando presenti nell’elenco pubblicato, non potranno intrattenere rapporti contrattuali con terzi, salvo procedere ad una “re- iscrizione”.

MANOVRA, TANTE VOCI UN SOLO OBIETTIVO: PRENDERE ANCORA SOLDI DA SETTORE DEI GIOCHI. ECCO CHI E COME SARÀ “COLPITO”
(AGIMEG – 15/10/2019)
La Legge di Bilancio approderà questa sera alle 21 in Consiglio dei Ministri, intanto però si rincorrono le anticipazioni sugli interventi che riguarderanno il settore dei giochi. Nel pacchetto sui giochi contenuto nella Manovra entrano anche l’aumento del prelievo sugli apparecchi e l’inasprimento della tassa sulla fortuna.
Aumento del prelievo su slot e vlt
Il precedente Governo ha già inasprito il prelievo sugli apparecchi con il Decreto Dignità e con la precedente Manovra. Con il primo provvedimento ha introdotto un aumento graduale delle aliquote (ad esempio, il 1° maggio scorso sarebbero dovute scattare quella del 19,6% per le slot e del 6,65 per le vlt; dal prossimo 1° gennaio sarebbero dovute passare al 19,68 e del 6,68, per salire ancora nel gennaio 2021), la Manovra dell’anno scorso ha però aumentato tutte le aliquote dell’1,35% per le slot e dell’1,25% per le vlt. Adesso è probabile un ulteriore inasprimento, ancora da quantificare.
Tassa sulla fortuna
Si tratta di una tassa applicata alle vincite di Gratta e Vinci, Videolottery e giochi numerici a totalizzatore (SuperEnalotto, WinForLife, etc). Attualmente l’aliquota è del 12%, e la tassa si paga solamente sui premi al di sopra dei 500 euro, sulla somma che eccede questo importo. Il Governo adesso vuole adottare un sistema a scaglioni, l’aliquota base salirà al 15% e si applicherà alle vincite dai 500 ai 1.000 euro, poi fino a scaglioni fino ad arrivare al 23% per quelle tra i 50mila e i 10 milioni e del 25% per le vincite di importo superiore ai 10 milioni di euro.
Proroga delle concessioni delle scommesse
La gara doveva essere indetta nel 2017, le leggi regionali per il contrasto al gioco patologico impediscono tuttavia di aprire nuovi punti di gioco, il Governo quindi è stato costretto di volta in volta a rinviare le gare e a prorogare le concessioni esistenti. Con la Manovra, il termine ultimo per indire le gare slitterà al 31 dicembre 2020. Le concessioni verranno comunque prorogate in via onerosa: corner e agenzie scommesse verseranno rispettivamente 3.500 e 6.000 euro, complessivamente quindi 16,9 e 35,9 milioni, per una somma finale di 52,8 milioni,
Proroga delle concessioni per le sale da bingo
La stessa situazione ha determinato anche lo slittamento della gara per il bingo. Anche in questo caso la proroga sarà onerosa, ciascuna sala verserà 90mila euro, per un totale di 17 milioni.
Proroga del termine per il lancio delle AWP3
Si tratta della terza generazione delle slot che normalmente si trovano nei bar e nelle tabaccherie. Le nuove macchine saranno controllate da remoto. Il decreto ministeriale con le regole tecniche per i nuovi apparecchi non è ancora stato varato, il termine per il lancio – originariamente fissato al 31 dicembre 2018 – è così slittato a fine 2019. Adesso si parla di un termine “mobile”, ovvero 12 mesi dalla data di pubblicazione del decreto.
Registro unico degli operatori del gioco pubblico
Dal prossimo 1 gennaio, tutti i soggetti che operano nel settore del gioco dovranno iscriversi in un Registro unico istituito presso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Un Registro simile già esiste, ma riguarda solamente i soggetti che operano nel settore degli apparecchi. Per l’iscrizione saranno necessari le licenze di Pubblica sicurezza di cui agli articoli 86 e 88 del Tulps, la certificazione antimafia prevista dalla disciplina vigente. L’iscrizione dovrà essere rinnovata ogni anno, e avrà un costo di 200 euro.
Censimento dei Punti Vendita e Ricarica
A questo registro dovranno essere iscritti anche i Punti Vendita e Ricarica, ovvero quegli esercizi che non raccolgono direttamente gioco, ma che – per conto dei concessionari dell’online – consentono di stipulare i contratti di gioco, e vendono le ricariche dei conti. Si tratta della prima iniziativa che riconosce la figura del PVR e sarà anche l’occasione per una sorta di censimento dei punti interessati. Anche in questo caso saranno necessari le licenze di Pubblica sicurezza di cui agli articoli 86 e 88 del Tulps, la certificazione antimafia, nonché il versamento della quota di euro 200.
Blocco dei pagamenti nei confronti degli operatori senza concessione
Si tratta di una misura pensata per contrastare il gioco illegale. In sostanza banche, operatori finanziari e postali dovranno bloccare i pagamenti che i giocatori effettuano nei confronti di società di gioco senza concessione italiana. Non è previsto invece che vengano congelate anche le vincite, ovvero le somme che queste società accreditano ai giocatori. Le banche e gli altri soggetti che falliscono nei controlli dovranno versare sanzioni che vanno dai 300mila euro a 1 milione e 300mila euro
Agenti sotto copertura
La norma prevede che l’Agenzia delle Dogane invii degli agenti in incognito nelle sale per verificare che non ci siano minori presenti. L’ADM a tal proposito potrà creare un fondo di 100mila euro proprio per finanziare i controlli
Violazioni fiscali e previdenziali
La norma rafforza i divieti per la gestione delle sale da gioco, in particolare saranno interdetti i soggetti che abbiano commesso gravi violazioni sul pagamento di imposte, tasse, e contributi assistenziali e previdenziali
Fondi di investimento
Una norma della Manovra vieterà di partecipare alle gare per le concessioni alle società partecipate da fondi di investimento, quando titolare o il rappresentante legale o negoziale o il direttore generale abbiano riportato delle condanne anche non definitive o siano imputati per una serie di reati specifici.

REDDITO DI CITTADINANZA USATO PER IL GIOCO D’AZZARDO: STRISCIA LA NOTIZIA SCOPRE SALE IN TOSCANA CHE LO PERMETTONO
(JAMMA – 15/10/2019)
Striscia la Notizia continua a documentare i casi in cui il reddito di cittadinanza viene utilizzato per scopi vietati dalla legge. L’inviata Chiara Squaglia ha scoperto diverse sale da gioco in Toscana che accettano i soldi del reddito per giocare. In almeno tre occasioni, a Lucca, Livorno e Firenze, gli esercenti accettano senza alcun problema la carta del reddito di cittadinanza.
L’inviata è poi tornata in ciascuno dei tre posti per far presente l’irregolarità. Nelle prime due sale è riuscita ad avere un confronto pacifico con i titolari, in quella di Firenze è stata invitata a uscire senza ricevere alcuna spiegazione. Dopo l’intervento di Striscia però, alcuni degli esercenti coinvolti hanno provveduto ad esporre dei cartelli, diretti ai loro dipendenti, nei quali si vieta loro di accettare le carte del reddito di cittadinanza.

ENDRIZZI (M5S): “SERVE RIORGANIZZARE IL SETTORE DEI GIOCHI MA VA SUPERATO IL SISTEMA CONCESSSORIO”
(PRESSGIOCHI – 14/10/2019)
“Certamente le leggi regionali vanno impugnate nel momento in cui non tutelano la salute pubblica. Mi sto attivando perché la legge regionale del Veneto sul gioco possa essere impugnata dal Consiglio dei ministri, almeno nelle parti che riducono le tutele per i cittadini”.
Lo ha detto il senatore Giovanni Endrizzi (Movimento 5 Stelle), nel corso della conferenza “L’industria dell’azzardo”.
Approvata di recente, la legge del Veneto sul gioco patologico salva dal distanziometro gli esercizi già attivi al momento dell’entrata in vigore della normativa. Endrizzi ha fatto cenno anche alle norme che dovrebbero essere contenute nella prossima manovra e nel decreto fiscale ad essa collegato: «Sono totalmente in disaccordo con la lotteria degli scontrini, ma non vorrei che ci attaccassimo a un dettaglio, invece di concentrarci su una riorganizzazione generale del settore». La riconversione del settore giochi «è necessaria, ma sarà molto impervia finché non mettiamo in discussione il sistema concessorio, che crea un conflitto di interessi per lo Stato». Al raduno del Movimento 5 stelle che si è appena concluso a Napoli Endrizzi ha chiesto «l’istituzione di una task force che recuperi e organizzi le conoscenze che ci sono sul gioco patologico».

CIARAMELLA: ‘SUBITO LEGGE SUL GIOCO MA NON DEMONIZZARE IL SETTORE’
(GIOCONEWS – 15/10/2019)
La consigliera regionale della Campania Ciaramella, commentando l’apertura di una sala slot vicino a una scuola, spiega l’importanza di una legge regionale sul gioco.
In merito a un caso di cronaca che vede coinvolti i genitori degli studenti della scuola media Moscati-Maglione di Casoria che stanno protestando per l’apertura di una sala giochi vicino all’edificio scolastico, la consigliera di maggiornaza della Regione Campania Antonella Ciaramella (Pd) spiega che “con la legge sulla disciplina e sul contrasto al gioco d’azzardo patologico che stiamo approvando in Regione e di cui sono firmataria e coordinatrice per la maggioranza, questo non sarà più possibile”.
La legge regionale sul gioco in Campania, infatti, non ha ancora trovato l’ufficialità ma sono stati fatti passi in avanti verso la redazione del testo di legge unico sul gioco, frutto della commistione delle sette proposte presentate in questa consiliatura.
Nella prima riunione del tavolo tecnico costituito allo scopo dalla commissione Sanità, che si è tenuto lo scorso 1° ottobre, è stata fatta una prima ricognizione delle misure presentate.
È proseguito il lavoro sul testo unificato arrivato lo scorso martedì 8 ottobre, in sottocommissione.
“Il sindaco di Casoria Raffaele Bene – continua Ciaramella – blocchi subito questo scempio e sono felice di apprendere dalle sue parole che sarà pronto ad applicare quanto prima la norma regionale.
Sto lavorando con attenzione ed impegno perché è fondamentale introdurre una legge che gestisca e controlli i fenomeni connessi al gioco d’azzardo. La nostra attenzione è soprattutto sui soggetti più vulnerabili e dei minori ma anche non demonizzare il settore perché se ci sono regole anche chi lavora onestamente in questo comparto potrà essere più rispettoso e più rispettato verso e dai cittadini”.