RS 7 DICEMBRE 2018

LEGGE BILANCIO: RINVIO IN COMMISSIONE E POSTA QUESTIONE DI FIDUCIA IN AULA
(JAMMA – 07/12/2018)
Nella seduta di mercoledì 6 dicembre, l’Aula della Camera ha proseguito la discussione del disegno di legge n. 1334-A: Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021.
La relatrice per la maggioranza, Silvana Andreina Comaroli (Lega), ha chiesto all’Assemblea di rinviare il provvedimento in Commissione per un breve riesame del testo, al fine di modificare o sopprimere dal provvedimento medesimo alcune disposizioni che presentano profili problematici dal punto di vista finanziario.
Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro, a nome del Governo, e autorizzato dal Consiglio dei ministri, ha posto la questione di fiducia sull’approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell’articolo 1 del disegno di legge n. 1334-A/R: Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021, nel testo predisposto dalla Commissione a seguito del rinvio deliberato dall’Assemblea, comprensivo dell’errata corrige testé letta dalla Presidente.
La Conferenza dei presidenti di gruppo, convocata a seguito della posizione della questione di fiducia da parte del Governo sull’articolo 1 del disegno di legge n. 1334 – Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021, nel testo predisposto dalla Commissione a seguito del rinvio deliberato dall’Assemblea, ha stabilito la seguente organizzazione dei lavori.
La votazione per appello nominale avrà inizio venerdì 7 dicembre, a partire dalle ore 18.50, previe dichiarazioni di voto a partire dalle ore 17.30. L’esame del provvedimento proseguirà – eventualmente anche nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 dicembre (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna) – con la votazione degli articoli da 2 a 19 e delle relative proposte emendative. Avrà quindi luogo l’esame degli ordini del giorno. Seguirà l’esame della Nota di variazioni, che dovrà prima essere esaminata dalla Commissione bilancio. Infine, previe dichiarazioni di voto, si passerà alla votazione finale.
La manovra economica per il prossimo anno prevede essenzialmente tre misure sul gioco: l’aumento di mezzo punto percentuale del Preu per slot e Vlt, come nel testo scaturito dal consiglio dei ministri. In commissione sono stati poi approvati due ulteriori emendamenti: uno del governo sulle proroghe delle concessioni vigenti e sul rinvio del debutto dalle Awp da remoto, il secondo, a firma del pentastellato Baroni, sugli orari di funzionamento degli apparecchi.

MANOVRA, TRANO (M5S): ‘TASSE IN PIÙ SOLO A BANCHE, ASSICURAZIONI E A GIOCO’
(GIOCONEWS – 07/12/2018)
Il deputato del Movimento 5 Stelle Raffaele Trano ribadisce in aula alla Camera che la manovra non aumenta le tasse alle imprese ma solo a banche, assicurazioni e gioco.
Si è tornato a parlare di tasse in aula alla Camera, ieri giovedì 6 dicembre, in merito alla discussione del disegno di legge 1334, sul bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021.
È il deputato Raffale Trano del Movimento 5 Stelle che tiene a precisare “ho sentito dire da qualcuno che aumentiamo le tasse alle imprese; non è vero, la realtà è che aumentiamo le tasse a banche, assicurazioni e gioco d’azzardo e a sgravare, finalmente, saranno le piccole e medie imprese e le partite Iva”.

TAR LAZIO: ‘CONFERMATA LA DECADENZA DI ISIBET’
(GIOCONEWS – 07/12/2018)
Il Tar Lazio conferma la decadenza della società Isibet in quanto cancellata dall’elenco Tub dopo la mancata accettazione della garanzia.
“Il ricorso per motivi aggiunti non presenta sufficienti profili di possibile fondatezza, atteso che la mancata accettazione della garanzia presentata dalla ricorrente appare giustificata dalla circostanza che la società garante risulta essere stata cancellata dall’elenco di cui all’articolo 107 Tub e destinataria di un provvedimento di diniego di iscrizione all’albo di cui all’articolo 106 Tub”.
Lo evidenzia il Tar Lazio nel respingere l’istanza cautelare presentata da Isibet contro l’Agenzia delle dogane e dei monopoli per disposto la decadenza della concessione 4809 e stabilito di incamerare la garanzia secondo quanto previsto dall’art. 13 della convenzione, e per la nota con la quale l’Amministrazione ha ravvisato ragioni ostative alla riattivazione dei due diritti di gioco oggetto di dichiarazione di proroga onerosa.
Per i giudici quindi sono insussistenti i presupposti per concedere la misura cautelare richiesta.

EGBA: ITALIA IN PRIMA LINEA NELLA TUTELA DEI GIOCATORI ONLINE, DALLA VERIFICA DEGLI UTENTI AL REGISTRO DI AUTO-ESCLUSIONE
(AGIMEG – 06/12/2018)
La Danimarca è l’unico Stato ad aver attuato in maniera completa la direttiva comunitaria sulla tutela del consumatore per il gioco online, negli altri Paesi c’è il rischio di una tutela inadeguata e non uniforme. E’ l’allarme che lancia l’Egba (l’European Gaming and Betting Association), grazie a quanto emerge dalla ricerca “Consumer protection in EU online gambling regulation” commissionata dalla stessa Associazione e condotta dalla City University London. In particolare dalla ricerca emerge che 25 Paesi impongono di aprire un account a chi intende giocare online, e 22 Paesi prevedono un iter per la verifica dell’identità del giocatore. Tutti i Paesi prevedono un’età minima per i giocatori (in 22 Stati viene fissata a 18 anni) e 13 prevedono che sulle pubblicità di gioco venga esposto il segnale di divieto per i minori. Ancora, 23 Paesi impongono agli operatori di offrire strumenti di autoesclusione, e 14 hanno adottato un registro nazionale dei giocatori autoesclusi, tra cui l’Italia. Nessun Paese però ha adottato misure per trasmettere automaticamente il nome dei giocatori autoesclusi ai sistemi sanitari o ai gruppi di sostegno.
L’Italia comunque ne esce a testa alta, compare spessissimo tra i paesi virtuosi. Tra gli appunti mossi nel report, il fatto di concedere un termine di 30 giorni a chi apre un conto di gioco, per far verificare la propria identità tramite ADM. Inoltre lo studio ricorda come in Italia la pubblicità del gioco sia stata vietata mentre in altri Paesi, come la Lettonia, è consentita solamente nelle sale gioco. In 12 giurisdizioni l’autoesclusione può essere avviata solo dai giocatori interessati, come nel caso dell’Italia che prevede uno stop di 30 giorni, 60 giorni o permanente, ma nel nostro Paese – così come in Finlandia, Germania, Grecia e Malta – è consentito anche agli stessi operatori di escludere i giocatori che violano le misure di responsabilità sociale. L’auto-esclusione permanente può essere revocata in tutte le giurisdizioni, ma in 5 Paesi (Italia, Lituania, Romania, Slovacchia e Spagna) il periodo minimo prima di poter riprendere l’attività di gioco è fissato a 6 mesi. Il report ricorda poi che tutti gli operatori di gioco devono avere sul proprio sito web informazioni su quale organizzazione di supporto o quale linee di assistenza siano disponibili per i giocatori problematici e per coloro che si auto-escludono. Tuttavia, nessuna giurisdizione facilita una presa in consegna automatica da parte di organizzazioni sanitarie o professionisti della salute dopo l’esclusione.
“Il gioco viene regolato a livello nazionale, e di conseguenza il livello di tutela del giocatore varia da Stato a Stato. Il che è del tutto inadeguato per un prodotto, come il gioco, che non conosce confini territoriali”, commenta il segretario dell’associazione, Maarten Haijer. “Le semplici linee giuda si sono dimostrate insufficienti, chiediamo quindi a Parlamento e Commissione Europea di adottare regole vincolanti per assicurare ai giocatori una tutela di altissimo livello, in maniera uniforme in tutta Europa”.

SAPAR AD ADM: ‘NORME LOCALI, PERICOLO ELIMINAZIONE GIOCO LEGALE’
(GIOCONEWS – 06/12/2018)
La possibilità concreta che venga eliminato il settore del gioco lecito a favore del gioco illegale, mediante anche l’utilizzo di apparecchi irregolari.
Questo uno dei temi emersi durante l’incontro tenutosi oggi, 6 dicembre, fra i rappresentanti dell’associazione Sapar – con il presidente nazionale Domenico Distante, il vice presidente Patrizio Perla e il segretario nazionale Giuseppe Argentino – il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Benedetto Mineo, e il direttore della Direzione centrale gestione tributi e monopolio giochi, Roberto Fanelli.
“È stato quindi ribadito il ruolo fondamentale e imprescindibile del gestore sul territorio, a tutela della legalità, della salvaguardia del giocatore potenzialmente patologico e dell’occupazione.
Quindi è stata affrontata la problematica inerente il rilascio dei nulla osta e il passaggio massivo degli apparecchi, questioni già sottoposte ad Adm mediante pregresse sollecitazioni.
Si è discusso della struttura contrattuale ad oggi esistente tra concessionari e gestori, e delle gravi conseguenze che essa sta determinando”, si legge in una nota diffusa dalla Sapar.
La delegazione Sapar ha messo al corrente i vertici di Adm in merito ai ricorsi ed esposti in atto avviati dall’Associazione ed “evidenziato le problematiche delle normative regionali che ad oggi impongono l’obbligo di utilizzo da parte degli esercizi commerciali di apparecchi da intrattenimento per il gioco lecito e su concessione statale, oltre il limite dei 500 metri dai luoghi sensibili e il divieto di accensione degli apparecchi da intrattenimento in fasce orarie prestabilite”, conclude la nota.

PROTOLLO SCOMMESSE CONI-MONOPOLI, MASSIMA DISPONIBILITÀ DI ADM, MA SI ATTENDE PARERE DEL GARANTE PER LA PRIVACY

(AGIEMG – 06/12/2018)
L’Agenzia Dogane e Monopoli si è resa disponibile a venire incontro alle richieste del procuratore Figc, Giuseppe Pecoraro, per quanto riguarda il report dei nominativi degli scommettitori online. “E’ ovvio – aveva detto Pecoraro – che non ci saranno calciatori che scommettono ma possiamo arrivare a qualche situazione particolare”. Secondo l’Adnkronos la richiesta di continuare le iniziative di scambio di informazioni sul progetto è stata rinnovata dal Coni all’Agenzia Dogane e Monopoli, che però dovrà anche valutare varie situazioni. Tra queste c’è la nuova normativa sulla privacy: l’Agenzia sta quindi attendendo il parere da parte del Garante prima di ulteriori passi avanti.