RS 31 MAGGIO 2022

FRENI (SOTTOSEGR. MEF): “CHIUSURA CONTI CORRENTE A OPERATORI DI GIOCO NON È GIUSTIFICATA SE FATTA NEI CONFRONTI DI UN’INTERA CATEGORIA. RIORDINO DEL SETTORE POTRÀ PORTARE CHIAREZZA”
(AGIMEG – 31/05/2022)
Alcuni deputati di Forza Italia hanno presentato un’interrogazione a risposta immediata in Commissione Finanze alla Camera, in merito al problema dei conti bancari chiusi agli operatori del settore del gioco.
“Da subito ADM ha preso contatti con l’ABI al fine di comprendere le motivazioni dei comportamenti posti in essere dalle banche e di individuare soluzioni che consentano la prosecuzione dell’attività degli operatori nel rispetto delle norme concessorie e dell’interesse pubblico”. E’ la risposta del sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze, Federico Freni.
“Il settore bancario fa presente che esiste il tema del rispetto dei principi comunitari e l’impossibilità di intervenire su legittime scelte commerciali dei singoli istituti di credito spesso legati alla volontà di non intrattenere, a torto o a ragione, rapporti con il settore del gioco con vincite in denaro poiché è ritenuto a forte rischio”.
“ADM sta ponendo la massima attenzione nella risoluzione del problema reso ancora più difficile dall’insicurezza e dall’instabilità legata all’attuale fase di proroga delle concessioni. In merito alla questione rappresentata dagli interroganti, il Dipartimento del Tesoro osserva che la normativa europea e nazionale in materia di contrasto del riciclaggio e finanziamento del terrorismo prevede presidi di prevenzione a carico delle banche proporzionali all’entità dei rischi. Tanto con riferimento a particolari categorie di clienti che risultino essere più esposti a tali rischi. D’altro canto – prosegue Freni -, tali previsioni devono essere lette in combinazione con i principi generali dell’ordinamento che riconoscono ampia libertà all’autonomia negoziale delle parti. A ciò si aggiunga, come la stessa normativa antiriciclaggio, riconosca che le banche possano, nell’ambito delle proprie attività, decidere di non stabilire o terminare relazioni d’affari o di non effettuare una transazione in considerazione dell’elevato rischio di riciclaggio. Secondo il quadro normativo europeo tale decisione potrebbe non essere giustificata quando viene fatta in modo collettivo nei confronti di un’intera categoria di imprese senza prendere in considerazione il profilo di rischio dei singoli clienti che potrebbe variare significativamente nell’ambito della medesima categoria. Al contrario, un approccio che prevede la cessazione massiva ed indiscriminata delle relazioni d’affari con intere categorie di clientela non sarebbe coerente con l’approccio basato sul rischio stabilito dalla normativa Unionale e domestica. A questo fine, sono state avviate interlocuzioni con Bankitalia e UIF per verificare se il fenomeno sussiste sul territorio italiano, nonché le eventuali categorie di professionisti maggiormente colpiti al fine di valutare l’effettiva portata e di determinare le opzioni di intervento più efficaci. Alla luce di quanto esposto il Governo potrà valutare tutte le iniziative compatibili con l’attuale sistema regolatorio per aiutare le piccole e medie imprese del settore a garantire la corretta gestione dei flussi di cassa anche sollecitando un intervento di Bankitalia nei confronti delle imprese del circuito bancario che sarà volto ad individuare le misure anche transitorie di prosecuzione dell’attuale sistema in vista dell’adozione, con le nuove convenzioni di concessione, di una disciplina che risponda ai molteplici interessi presenti al fine di conseguire un loro equo bilanciamento. Aggiungo, da ultimo, il riassetto del settore a cui il Governo sta lavorando potrà portare sul punto maggiore chiarezza”, ha concluso il sottosegretario.
“Siamo soddisfatti in parte perché esprimiamo una forte perplessità nel non avere una soluzione pronta. Ricordiamo che solo all’Erario rende sei miliardi di euro questo settore, quindi non è possibile che ci siano problemi bancari per questo comparto. Questa problematica porta tante aziende in grave difficoltà e in questa situazione non ce lo possiamo permettere”. E’ la replica della deputata Patrizia Marrocco alla risposta di Freni.

ASSEMBLEA GENERALE SAPAR, DISTANTE RICONFERMATO PRESIDENTE
(GIOCONEWS – 31/05/2022)
Domenico Distante riconfermato all’unanimità come presidente dell’associazione Sapar, ecco gli altri eletti.
Le elezioni del nuovo direttivo dell’associazione Sapar, in programma oggi 31 maggio a Rimini, hanno avuto l’esito ampiamente annunciato.
Lo spoglio dei voti ha infatti sancito la riconferma ai vertici di Domenico Distante, presidente uscente.
“Dobbiamo essere uniti, coesi e orgogliosi di essere di Sapar”: sono state le prime parole del presidente che ha ricordato il ruolo dell’associazione a servizio dei gestori: “Sapar agli associati dà tanto, siamo sempre vicini a loro, sempre a disposizione di tutti. Per questo siamo fieri di essere Sapar: dobbiamo essere forti, insieme. Auguro a tutti voi un buon lavoro”.
Distante ha ricordato gli ultimi anni che sono stati una sfida sotto diversi punti di vista, dal Covid al problema con le banche, dal riordino agli attacchi politici: “A causa della pandemia – sostiene il presidente di Sapar – tutti i settori sono stati colpiti: mentre altre attività hanno riaperto, le nostre serrande sono rimaste abbassate e molti purtroppo sono stati costretti a chiudere le loro attività. Si sta parlando tanto e da tempo di riordino, ma ad oggi siamo ancora in attesa di questo importante cambiamento. Speriamo che i prossimi mesi possano essere decisivi da questo punto di vista.
Negli anni – continua il presidente – abbiamo dovuto difenderci da attacchi di una parte politica che ha voluto screditarci: insieme continueremo a far valere le nostre ragioni a difesa delle piccole e medie imprese e dei loro dipendenti.
Nonostante tutto, però, questi anni che ci hanno visto sempre in prima linea: abbiamo fatto tanto e continueremo a farlo per il bene del settore. Grazie a tutti e continuiamo, insieme, a difendere il nostro comparto”.
Quanto al resto del direttivo, si registrano le dimissioni di Lorenzo Musicco, la designazione di Sergio D’Angelo, Andrea Lo Massaro, Salvatore Pistoia e Andrea Soriano in qualità di vice presidenti dell’associazione e del quartetto composto da Domenica Matera, Leonello Ciccetti, Claudio dalla Pria, Franco Angelastri come nuovi revisori.
Resta solo di conoscere il risultato delle votazioni per l’elezione del presidente di Sapar service.

IN GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIA LA MODIFICA ALLA LEGGE SUL GIOCO
(PRESSGIOCHI – 31/05/2022)
“L’ultimo periodo dell’articolo 1, comma 2, della legge regionale 21 luglio 2021, n. 18, è sostituito dal seguente ‘Costituisce nuova installazione il subingresso nella licenza di altro soggetto, ai sensi della normativa statale vigente”.
Così recita la legge di stabilità regionale 2022-2024 che entra ufficialmente in vigore con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale regione Sicilia del 28 maggio.
A modifica apportata dall’Assemblea regionale alcune settimane fa in modo che chi riceverà la licenza Tulps sarà soggetto al distanziometro (300 metri per i comuni inferiori ai 50mila abitanti, 500 metri per i comuni oltre 50mila). I subingressi nelle licenze di pubblica sicurezza per sale giochi e apparecchi rappresentano nuove installazioni e come tali devono rispettare il distanziometro previsto dalla legge regionale sul gioco.
Ricordiamo che proprio la previsione dell’ultimo periodo del comma 2 dell’articolo 1 della legge regionale n. 18/2021 che introduceva l’istituto del subingresso per atto tra vivi nelle licenze di pubblica sicurezza che non è previsto dalla disciplina statale in materia di pubblica sicurezza Tulps era finito il Corte Costituzionale dopo l’impugnativa da parte del Governo.

SPETTACOLO VIAGGIANTE, GIOSTRINE E CANONI PATRIMONIALI. FRENI (MEF): “VALUTARE L’OPPORTUNITÀ DI UN INTERVENTO LEGISLATIVO APPOSITO CHE RISOLVA LA QUESTIONE”
(JAMMA – 31/05/2022)
“Sarebbe certamento più opportuno valutare l’opportunità di un intervento legislativo apposito che risolva la questione, tenuto anche conto degli effetti finanziari di una eventuale esenzione”. Così il sottosegretario al Mef con delega ai giochi, Federico Freni, rispondendo a un’interrogazione parlamentare presentata da alcuni deputati della Lega a proposito della problematica dei canoni patrimoniali applicati alle piccole attrazioni.