IL RIORDINO DEL SETTORE DEI GIOCHI

In diverse occasioni, anche su queste pagine, ho sottolineato la necessità di pervenire ad un riordino complessivo delle disposizioni in materia di gioco pubblico. Una esigenza che si pone già da diverso tempo.

Nel corso della XVII legislatura sono state presentate proposte di legge in questo senso da quasi tutte le forze politiche. Di alcune di queste proposte è  stata avviata la discussione in Commissione, senza tuttavia arrivare in porto.

La questione è stata affrontata anche in sede di Conferenza Unificata dove, dopo un ampio ed articolato confronto, si arrivò – a settembre dello scorso anno – all’approvazione di un importante documento. La Conferenza Unificata chiedeva che i contenuti del documento venissero trasformati in disposizioni di legge. Anche in questo caso, purtroppo, il testo è rimasto lettera morta.

Con l’avvio della nuova legislatura sono stati subito presentati diversi disegni di legge; qualcuno di questi – penso ad esempio a quello presentato in Senato, primo firmatario il sen. Mirabelli  – potrebbe costituire una utile base di discussione in quanto contiene un vero e proprio codice. Si tratta di ben 103 articoli che si occupano di tutta la materia: dalle disposizioni di carattere generale a quelle specifiche sui singoli giochi, dalla questione delle entrate fino ai controlli ed alle sanzioni.

Successivamente, nel mese di agosto, la legge di conversione del c.d. decreto dignità, legge n. 96/2018, all’articolo 9 comma 6-bis, ha previsto che il Governo, entro sei mesi, provveda a predisporre una riforma complessiva in materia di giochi pubblici.

Ora arriva la Nota di Aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018 , presentata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Conte e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Tria, deliberata dal Consiglio dei Ministri il 27 Settembre 2018. Ebbene a pagina 8 è scritto che a completamento della manovra di bilancio 2019-2021, il Governo dichiara, quali collegati alla decisione di bilancio, tutta una serie di disegni di legge (esattamente dodici) tra i quali il Disegno di legge delega di riordino del settore dei giochi.

Dopo che il Parlamento avrà dato seguito a quanto proposto dal Governo, concedendo la delega, sarebbe auspicabile l’immediato avvio di un confronto con tutte le parti.

In primo luogo con le Regioni e con le Associazioni degli EE.LL., interessate quanto lo Stato centrale alla tutela della salute dei cittadini e dell’ordine pubblico. A Regioni ed EE.LL. dovrebbe essere chiesto, in attesa del riordino dell’intera materia, di intervenire per una temporanea sospensione di tutte quelle disposizioni (leggi regionali e regolamenti comunali) che stanno provocando l’espulsione del gioco legale, favorendo così il proliferare dell’illegalità. Fra i temi del confronto dovrebbe entrare quello di una chiara definizione delle attribuzioni spettanti agli EE.LL. ed anche quello delle risorse necessarie.

Il confronto dovrebbe essere poi esteso alle Associazioni degli operatori del settore ed anche alle Organizzazioni Sindacali, ciò al fine di salvaguardare un settore che occupa diverse decine di migliaia di addetti.

Preso dunque atto della situazione attuale, che vede un’eccessiva diffusione dell’offerta di gioco e la necessità di affrontare in modo più incisivo il problema del disturbo da gioco d’azzardo, si possono così riassumere gli obiettivi da perseguire: la tutela della salute pubblica, la tutela dell’ordine pubblico, la salvaguardia di un settore importante dal punto di vista economico e sociale, ed infine la salvaguardia delle entrate erariali, strettamente legata alla tutela del gioco legale ed al contrasto di quello illegale.