RS 1 APRILE 2020

CURA ITALIA, GOVERNO CHIEDE PIÙ FONDI A SOSTEGNO (ANCHE) DEL GIOCO
(GIOCONEWS – 01/04/2020)
Tra gli emendamenti presentati al Dl Cura Italia, anche quello del Governo che chiede di incrementare il fondo rotativo, a disposizione pure degli operatori di gioco.
Non sono numerosi, ma sono significativi, gli emendamenti e gli ordini del giorno che chiamano in causa il gioco presentati al disegno di conversione in legge del Dl Cura Italia alla commissione Bilancio del Senato, che lo sta esaminando in sede referente.
In particolare, c’è da segnalare l’emendamento del Governo all’articolo 19, relativo (ma non solo, visto che è molto corposo) al Fondo Simesti, con il quale si prevede un articolo 54 bis, sulla base del quale “le disponibilità del fondo rotativo di cui all’articolo 2, primo comma, del decreto-legge 28 maggio 1981, n. 251, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 1981, n. 394, sono incrementate di 350 milioni di euro per l’anno 2020”. E queste disposizioni si applicano a una vasta platea di soggetti, tra cui “soggetti che gestiscono teatri, sale da concerto, sale cinematografiche, ivi compresi i servizi di biglietteria e le attività di supporto alle rappresentazioni artistiche, nonché discoteche; sale da ballo, nightclub, sale gioco e biliardi”, come pure a “soggetti che gestiscono ricevitorie del lotto, lotterie, scommesse, ivi compresa la gestione di macchine e apparecchi correlati”.
LE VINCITE NON RISCOSSE AL SUPERENALOTTO – I senatori di Forza Italia Giammanco, Papatheu, Schifani, Siclari chiedono invece “Risorse finanziarie per l’acquisto di dispositivi medici”, chiamando in causa le vincite non riscosse al Superenalotto. “Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da emanare entro 15 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto – si legge nellaloro proposta di modifica all’articolo 15 – sono fissate le modalità per destinare al versamento sul conto corrente bancario di cui all’articolo 11, comma 1, del decreto-legge 9 marzo 2020, n. 14, per la durata dello stato di emergenza da COVID-19, dichiarato dalla delibera del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, il 30 per cento del valore in euro dei premi per i quali non sono risultati vincitori prima della sospensione disposta con la determinazione direttoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli 21 marzo 2020, associati ai giochi Superenalotto e del suo gioco complementare e opzionale SuperStar, nonché dell’estrazione speciale del SuperEnalotto denominata SiVinceTutto SuperEnalotto”.
VERSAMENTI E GIOCO – Gianluigi Paragone, del Gruppo Misto, chiede invece che la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria si applichi “a prescindere dal volume dei ricavi o compensi percepiti”, a numerosi soggetti, tra cui quelli che gestiscono “sale gioco e biliardi”, e “ricevitorie del lotto, lotterie, scommesse, ivi compresa la gestione di macchine e apparecchi correlati”.
FORZA ITALIA E IL PREU – I senatori di Forza Italia Pichetto Fratin, Damiani, Fantetti, Ferro, Saccone, Siclari chiedono di modificare l’articolo 69, quello che prevede, al comma 1, la proroga del versamento del Preu di slot e Vlt. In dettaglio, chiedono che “Tutti i termini di riversamento all’erario ed all’Agenzia delle dogane e dei Monopoli da parte dei concessionari in scadenza entro il 30 maggio 2020 sono prorogati al 30 giugno 2020. Le somme dovute possono essere versate con rate mensili di pari importo, con debenza degli interessi legali calcolati giorno per giorno; l’ultima rata è versata entro il 18 dicembre 2020”. Inoltre, “Fino al 31 dicembre 2020, il versamento del prelievo erariale, stabilito dal relativo regolamento di istituzione, emanato ai sensi dell’articolo 16 della legge 13 maggio 1999, n. 133, può essere effettuato dai concessionari del gioco del Bingo entro novanta giorni dalla data del ritiro delle cartelle e comunque entro il 15 dicembre di ciascun anno per il periodo relativo all’ultimo trimestre. Sull’importo costituente prelievo erariale, coperto da idonea cauzione definita ai sensi del citato regolamento, sono dovuti gli interessi nella misura del saggio legale, calcolati dal primo giorno e fino a quello dell’effettivo versamento”. Infine, “Fino al 31 dicembre 2020, il versamento del prelievo erariale, stabilito dal relativo regolamento di istituzione, emanato ai sensi dell’articolo 16 della legge 13 maggio 1999, n. 133, può essere effettuato dai concessionari del gioco del Bingo entro novanta giorni dalla data del ritiro delle cartelle e comunque entro il 15 dicembre di ciascun anno per il periodo relativo all’ultimo trimestre. Sull’importo costituente prelievo erariale, coperto da idonea cauzione definita ai sensi del citato regolamento, sono dovuti gli interessi nella misura del saggio legale, calcolati dal primo giorno e fino a quello dell’effettivo versamento”.
FRATELLI D’ITALIA E IL PREU – Il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Bertoldi propone di sostituire il comma 1 dell’articolo 69 con il seguente: “Tutti i termini di riversamento all’Erario ed all’Agenzia delle dogane e dei monopoli da parte dei concessionari pubblici in scadenza entro il 30 maggio 2020 sono prorogati al 30 giugno 2020. Le somme dovute possono essere versate con rate mensili di pari importo, con debenza degli interessi legali calcolati giorno per giorno; l’ultima rata è versata entro il 18 dicembre 2020”.
Inoltre, il senatore chiede di aggiungere dopo l’articolo 69 il 69 bis, intitolato “Regime straordinario di determinazione del prelievo erariale unico e del canone di concessione per gli apparecchi da intrattenimento”.
Il testo è il seguente: “La determinazione del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n° 77, prevista con le modalità di cui all’articolo 6, comma 3, del decreto direttoriale del 12 aprile 2007 è sospesa dal mese di marzo 2020 e fino all’ultimo giorno del primo mese intero successivo alla conclusione del periodo dello stato di emergenza dichiarato con delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020. Fatto salvo il versamento del prelievo a titolo di saldo relativo al 2019 nonché il quarto versamento del prelievo relativo al primo periodo contabile 2020, il prelievo dovuto a decorrere del mese di marzo 2020 e per tutto il periodo di sospensione dell’attività è determinato in base alla raccolta effettiva registrata dai contatori degli apparecchi rilevati tramite la rete telematica pubblica”.
GLI ORDINI DEL GIORNO – Ci sono poi due ordini del giorno che, indirettamente, si riferiscono anche al gioco. In particolare, i senatori di Liberi e Uguali Errani, De Petris, Grasso, Laforgia chiedono l’impegno del Governo “ad assumere iniziative normative atte a prevedere che dagli esercenti l’attività di commercio ambulante su area pubblica, come definita e disciplinata dagli articoli 27 ss. del decreto legislativo n. 114 del 1998, non siano dovuti relativamente al periodo di non effettiva occupazione degli spazi e delle aree pubbliche a seguito delle chiusure dei mercati e delle fiere disposte dai Sindaci con proprie ordinanze in occasione dell’emergenza epidemiologica COVID-19, i relativi tributi Tosap e Cosap” e in premesssa sottolineano che il Dl “al fine di mitigare e contenere le ricadute economiche e sociali determinatesi a causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19, dedica l’intero Titolo IV ad una serie misure fiscali a sostegno della liquidità di famiglie ed imprese prevedendo, in particolar modo agli articoli 61 e 62, la sospensione, senza limiti di fatturato, per i settori più colpiti (turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cinema, teatri, sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse), dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi-per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile, e del relativo versamento dell’Iva, oltre alla sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi a carico dei contribuenti in scadenza nel periodo compreso tra 1’8 marzo 2020 ed il 31 maggio 2020”.
LA TUTELA DEGLI EQUIDI – Numerosi senatori della Lega, con Matteo Salvini come primo firmatario, chiedono invece che il Governo si impegni “a prevedere per le associazioni o società sportive dilettantistiche iscritte al registro, di cui all’art. 7, comma 2, del decreto legge 28 maggio 2004, n.136, che detengono equidi non D.P.A regolarmente registrati all’Anagrafe equina, istituita ai sensi dell’articolo 15 della legge 1 agosto 2003, n. 200 e impiegati per l’attiva sportiva, un bonus, per il mese di marzo, che non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, per il mantenimento e le cure veterinarie, non già a carico dei legittimi proprietari, al fine di garantire le condizioni minime necessarie alla salute e al benessere degli animali”. In premessa, evidenziano che “in questo periodo emergenziale è necessario prevedere un sostegno economico per il mantenimento e la cura di un’altra tipologia di collaboratori sportivi presenti nelle associazioni o società sportive del comparto equestre, i c.d. cavalli atleti; le scuole di equitazione si sostengono esclusivamente con le lezioni effettuate dagli allievi che consentono di accudire gli animali presenti nel circolo ippico. In questo momento di sospensione delle attività, le scuole devono comunque garantire quotidianamente il benessere dei cavalli attraverso l’accudimento, il foraggiamento, la movimentazione e la stabulazione; il settore versa in un gravissimo stato di sofferenza con numerosi centri ippici che hanno seri problemi per reperire le risorse finanziarie necessarie per gli approvvigionamenti quotidiani e per pagare il personale specializzato all’accudimento dei cavalli; è prevedibile che la sospensione dell’attività si protrarrà più a lungo della data prevista, e la situazione delle associazioni o società sportive del comparto equestre potrebbe ulteriormente peggiorare con danni gravi e irreparabili soprattutto al benessere dei cavalli”.

CORONAVIRUS: CHIUSURA PROROGATA FINO AL 13 APRILE
(PRESSGIOCHI – 01/04/2020)
Italia ferma fino a dopo Pasqua. Il ministro della Salute Roberto Speranza, durante l’informativa in Senato sulla situazione dell’emergenza coronavirus, ha confermato il prolungamento delle misure restrittive adottate dal governo per contenere la diffusione dell’epidemia.
“I dati migliorano ma sarebbe un errore cadere in facili ottimismi. L’allarme non è cessato e per questo è importante mantenere fino al 13 aprile tutte le misure di limitazioni economiche e sociali e degli spostamenti individuali”.
La ripresa – precisa – “sarà prudente e graduale”. Sulle modalità “sono al lavoro gli scienziati”.

CORONAVIRUS, INDUSTRIA MONDIALE DEL GAMING IN GINOCCHIO. LA SITUAZIONE IN ITALIA, GRAN BRETAGNA, FRANCIA, SPAGNA, GERMANIA, STATI UNITI
(AGIMEG – 01/04/2020)
L’epidemia di coronavirus ha messo in ginocchio l’industria del gaming a livello mondiale. Nel mese di marzo le drastiche misure prese da Europa e Usa per tentare di arginare il diffondersi della pandemia hanno colpito inevitabilmente anche l’industria del gioco, che ha visto crollare i propri ricavi. Di fatto praticamente in ogni Paese le attività di gioco sulla rete fisica sono ferme. La situazione di emergenza ha bruciato il 95% del giro d’affari delle scommesse sportive a livello mondiale, a causa della cancellazione di quasi la totalità degli eventi sportivi, che ha azzerato le giocate e i ricavi degli operatori di gioco.
In Italia, dopo lo stop nelle scorse settimane a scommesse, bingo, apparecchi da intrattenimento, Lotto, Superenalotto, dal 31 marzo è sospesa anche la raccolta dei giochi rimasti ancora attivi (10eLotto, Million Day, Winforlife, Vincicasa e scommesse su eventi sportivi e non e simulati) presso le tabaccherie, tranne il Gratta e Vinci. Per il settore degli apparecchi da intrattenimento, tra esercizi con slot e sale vlt, sono state chiuse circa 68.000 attività. A queste si aggiungono circa 10.000 punti di accettazione scommesse e migliaia di tabaccherie e ricevitoria che non possono può offrire Lotto, SuperEnalotto, 10eLotto e vari altri giochi.
Industria del gaming al palo anche nella patria delle scommesse. Nel Regno Unito tutte le sale gioco, sale scommesse, bingo e casinò sono state chiuse e, dopo un primo momento in cui i lavoratori del settore erano stati esclusi, anche gli operatori del gioco – 70 mila le persone che lavorano direttamente nel comparto giochi – potranno beneficiare dei sussidi fiscali previsti dal Governo a causa della chiusura imposta a seguito delle misure per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
L’effetto dell’epidemia sta colpendo anche il mercato dei giochi in Francia. Secondo l’autorità di regolamentazione, Francaise des Jeux, le scommesse sportive sono praticamente ferme a causa dello stop ai campionati delle diverse discipline, in Francia e nel resto d’Europa. In forte rallentamento anche le lotterie, sebbene a seguito delle disposizioni del Governo circa l’80% delle tabaccherie siano autorizzate a restare aperte. Sospesi alcuni giochi ad estrazione, per evitare assembramenti nei punti vendita davanti allo schermo. La FDJ prevede un calo dei ricavi non inferiore al 50% su base mensile nei punti fisici. Le scommesse sportive invece incideranno con una perdita stimata nel 2020 di almeno 120 milioni di euro.
Sempre in Francia, l’operatore di scommesse ippiche PMU mette in congedo quasi tutti i dipendenti (in totale 1.250). Le corse ippiche in Francia sono state sospese dal 17 marzo e la PMU ha chiuso tutta la rete a terra. Continua a commercializzare online solo il poker, le scommesse sportive e quelle ippiche sui pochi eventi internazionali che ancora vengono disputati.
In Spagna il Governo, vista la drammaticità dell’epidemia nel Paese, ha disposto la chiusura a tempo indeterminato di casinò, sale bingo, sale scommesse, ippodromi. Stop anche alla vendita dei biglietti della lotteria a partire dallo scorso 15 marzo. Tutte le estrazioni sono rimandate a data da destinarsi e i biglietti già acquistati avranno validità fino a che non avverranno le estrazioni. Inoltre, saranno prolungati i termini di riscossione delle vincite a causa dell’obbligo dei cittadini di rimanere nelle proprie abitazioni. Nessuna misura restrittiva invece per quanto riguarda il gioco online, che può continuare a svolgersi normalmente.
Situazione critica anche in Germania, a seguito della decisione del Governo che ha portato alla chiusura delle sale giochi a livello nazionale. La Deutsche Automatenwirtschaft, l’Associazione tedesca dell’industria dell’automatico, lancia l’allarme per il settore: a rischio 6.000 aziende e 70.000 dipendenti.
Anche negli Stati Uniti stop al gioco. In particolare il settore dei casinò ha già perso un miliardo di dollari a causa del lockdown in atto per arginare l’epidemia di coronavirus e il bilancio sembra destinato ad aggravarsi visto che le misure restrittive continueranno anche per tutto aprile. Al momento – tra casinò commerciali e tribali – sono chiuse 989 case da gioco. Negli Usa l’industria del gaming dà lavoro a 650 mila persone, l’indotto inoltre conta 17 mila addetti tra le aziende che forniscono servizi per le attività di gioco, e 350 mila persone impiegate presso piccole attività sostenute dal settore del gioco. Uno stop di soli due mesi causerebbe nelle stime un ‘buco’ di 43,5 miliardi di dollari.
L’emergenza Coronavirus ha colpito in misura più o meno importante tutti gli Stati. In Egitto il presidente Abdel Fatah al Sisi ha deciso di estendere la chiusura di alcune delle attività del Paese, tra cui i casinò, fino al 15 aprile.
In controtendenza invece Macao: l’ex colonia portoghese, duramente colpita durante la diffusione del coronavirus in Cina, torna a raccogliere gioco. Ad oggi circa l’80% dei tavoli verdi sono nuovamente aperti e si sta lentamente tornando alla normalità.

INPS: “NESSUNO RESTERÀ SENZA BONUS”
(JAMMA – 01/04/2020)
“Nessuno rimane senza questi bonus perchè, qualora le risorse già stanziate si esaurissero ne verranno aggiunte delle altre”. Lo ha detto il vicepresidente dell’Inps, Luisa Gnecchi, in diretta streaming sul sito del Sole 24 Ore.
“Inviterei tutti ad aspettare, stiamo studiando accessi mirati”, ha detto Gnecchi spiegando che è allo studio uno scaglionamento degli accessi.
“Chiederei un minimo di attesa, un minimo di pazienza per accedere al sito dell’Inps. La cosa importante è che tutte le prestazioni arrivino a tutti”, ha detto ancora, Luisa Gnecchi.