RS 16 APRILE 2021

MARIO DRAGHI (PREMIER): “DAL 26 APRILE SI RIAPRONO TUTTE LE ATTIVITÀ ALL’APERTO, COME I RISTORANTI. VIA POI A MUSEI, TEATRI, CINEMA, PALESTRE, FIERE, CONGRESSI”
(AGIMEG – 16/04/2021)
“In tema di riaperture, volevo rimarcare i fatti usciti a seguito della cabina di regia di stamattina. Anticipiamo al 26 aprile l’introduzione della zona gialla, dando precedenza alle attività all’aperto a pranzo e a cena, così come riapriremo in presenza le scuole con le eccezioni per le zone rimaste rosse. Con la decisione di oggi il Governo ha preso un rischio ragionato fondato sui dati in miglioramento. Ma è un rischio che si fonda sullo scrupolo dei cittadini di osservare comportamenti virtuosi, saranno necessarie mascherine e distanziamento. E’ un’opportunità straordinaria per l’economia e per la nostra vita sociale. La campagna di vaccinazione continua ad andare bene, questa è stata una considerazione fondamentale per prendere questa decisione”. Lo ha detto il Premier Mario Draghi nella conferenza stampa odierna sulle riaperture, aggiungendo: “Per darvi l’idea dell’ampiezza dei provvedimenti presi oggi, l’elenco delle riaperture va dalla scuola alla ristorazione, dai musei ai teatri, ai cinema, agli eventi sportivi, alle piscine, palestre, attività sportive, fiere, congressi, parchi tematici”.

GIOCHI. RISTORI, L’AGENZIA DELLE ENTRATE VUOLE VEDERCI CHIARO E SOSPENDE LE PRATICHE IN ATTESA DI CHIARIMENTI
(JAMMA – 16/04/2021)
Arrivano segnalazioni circa la sospensione delle pratiche di attribuzione dei ristori previsti dalla normativa per le attività che hanno subito una riduzione del fatturato a seguito delle restrizioni legate allo stato di emergenza per il Coronavirus.
Alla richiesta di alcuni imprenditori sullo stato della pratica alla Agenzia delle Entrate risulta che la stessa abbia riferito essere stata sospesa per alcune problematiche legate al calcolo degli aggi.
Nello specifico un esercente ci riferisce che gli sono state segnalate incongruenze di fatturato nel caso di una sala giochi con annesso bar in quanto viene fatto un conteggio solo sui corrispettivi del bar mentre non è previsto il conteggio degli aggi.
Quindi tutte le pratiche che includono scontrini ed aggio sono sospese in attesa di chiarimenti.

PIEMONTE, OOSS: ‘LEGGE GIOCO, POLITICA RESPONSABILE SU OCCUPAZIONE’
(GIOCONEWS – 16/04/2021)
Applicare ora delle restrizioni pensate in epoca pre-Covid, per Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uiltucs Uil richiede un senso di responsabilità sociale.
“Buona occupazione, legalità e tutela della salute pubblica possono correre insieme”. Ad affermarlo, riferendosi al dibattito in corso in Piemonte sulla modifica della legge regionale sul gioco d’azzardo (il consiglio regionale è nuovamente convocato sull’argomento per martedì 20 aprile), sono i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uiltucs Uil. Si tratta infatti di una legge recente, ma che va a normare oggi un settore completamente cambiato dalla pandemia.
“Condividiamo i principi sanciti dalla legge in vigore – chiariscono i tre sindacati con una nota pubblicata dall’agenzia Ansa – e gli obiettivi e le finalità che la stessa intende perseguire. È necessaria però una presa in carico delle ricadute occupazionali e la responsabilità di individuare soluzioni da parte della politica”. “Restituire dignità alle lavoratrici e ai lavoratori del gioco lecito pubblico in concessione deve essere la parola d’ordine per un comparto chiuso dal 2020 causa Covid che coinvolge 150 mila addetti in tutta Italia, di cui una considerevole quantità in Piemonte”.
Per la triade sindacale occorre tener conto che la pandemia ha costretto queste attività a una chiusura totale e “il futuro sul piano occupazionale appare drammatico. Nonostante il ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali, ancora in fortissimo ritardo sui pagamenti, i redditi si sono fortemente indeboliti”.
“Le scelte del Governo Conte prima e del Governo Draghi dopo – aggiungono i sindacati – rischiano di alimentare un sistema di gioco illegale e difficilmente perseguibile. Ad aggravare la situazione si sono aggiunte le normative regionali. Le prescrizioni e le limitazioni nate in periodo pre-Covid e che stanno entrando in vigore richiedono senso di responsabilità sociale, anche alla luce del contesto del tutto mutato”.

PIEMONTE, BERTOLDI (ISTITUTO FRIEDMAN): “SALVARE GIOCO LEGALE È SALVARE OLTRE 5.000 FAMIGLIE”
(PRESSGIOCHI – 16/04/2021)
In Piemonte si è riacceso il dibattito sulla legge, approvata dalla Regione nel 2016, che sostanzialmente proibisce il gioco lecito espellendolo dai centri urbani. Quest’anno scadrebbero infatti i cinque anni di deroga previsti dalla stessa normativa.
Oggi, specie con la pandemia, il nostro è un Paese caratterizzato da una crescita economica debole. Non ci si può quindi permettere di ignorare gli enormi vantaggi sia in termini di gettito fiscale che di occupazione che il settore del gioco porta con sé. La progressiva regolamentazione del settore ha comportato una decrescita del fenomeno del gioco sul territorio: dalle oltre 800.000 slot-machine (più o meno irregolari), oggi si è passati a 265.000 macchine legali.
La legalizzazione ha portato benefici anche alle casse dello Stato con un aumento del gettito fiscale pari a circa 5 miliardi negli ultimi anni. Al contrario le conseguenze della proibizione del gioco lecito si caratterizzano per l’incremento del gioco illegale (immediatamente reperibile anche solo attraverso uno smartphone), che diventa l’alternativa più semplice. Sui vantaggi del gioco regolamentato è intervenuto anche il comando provinciale della Guardia di Finanza di Torino già nel 2019, spiegando che con il gioco non regolato e illegale vengono “danneggiati, oltre all’erario, anche il giocatore che non ha alcuna garanzia sulla regolarità del gioco”.
Con i vari lockdown e le chiusure dei punti di gioco regolamentati si è assistito a una crescita esponenziale del gioco online non regolamentato. Nel 2019, una ricerca Eurispes mostrava chiaramente che il distanziometro (misura contenuta nella legge del Piemonte) non è in grado di mitigare la pulsione al gioco dei giocatori problematici e patologici e che, al contrario, “oltre all’inefficacia dello strumento sul fronte socio sanitario, produce un vero e proprio aiuto alla criminalità organizzata”. Tale aspetto è stato evidenziato anche dal Procuratore Nazionale Antimafia dott. Cafiero de Raho, che giustamente ha ricordato come la repressione dovrebbe riguardare l’illegalità e non le libertà individuali.
Tutto ciò premesso, le conseguenze dell’applicazione della normativa del 2016 sarebbero devastanti. Sia per gli operatori che per i giocatori. Quest’ultimi si vedrebbero costretti a rivolgersi al gioco online o a quello irregolare che non sono controllati e che non producono alcun gettito per lo stato. In Piemonte inoltre ci sono 5.200 addetti che operano in questo settore e che rischiano la chiusura. Per tutti questi motivi siamo convintamente al fianco di quei politici che, con coraggio, stanno provando ad eliminare una norma liberticida difendendo, al contempo, la legalità, la salute dei pazienti e l’occupazione. Così in una nota Alessandro Bertoldi Direttore Esecutivo Istituto Milton Friedman Institute.