RS 17 OTTOBRE 2019

MIRABELLI (PD): “DOPO IL VARO DELLA MANOVRA SERVE UNA RIFORMA COMPLESSIVA DEL SETTORE”
(PRESSGIOCHI – 17/10/2019)
“Subito dopo la manovra credo che sia opportuno che la maggioranza affronti una riforma complessiva del settore dei giochi, per puntare a ridurre sia la domanda che l’offerta. Continuare ad aumentare il Prelievo erariale unico, se da un lato risponde a legittime esigenze di bilancio, dall’altro penalizza le imprese del settore e non va nella giusta direzione. Bisogna valutare piuttosto l’aumento della tassazione sulle vincite per incrementare il gettito complessivo, ma anche rimettere mano alla governance dell’intero settore”.
Lo dice il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd e primo firmatario del disegno di legge di riforma dei giochi.

DOCUMENTO PROGRAMMATICO BILANCIO: ‘AUMENTO PREU E PIÙ ACCERTAMENTI SUI GIOCHI’
(GIOCONEWS – 17/10/2019)
Il governo include nel suo Documento programmatico di bilancio l’aumento del Preu su slot e Vlt: gli effetti sul Pil dal 2020 al 2022.
“Viene incrementato il preliero erariale unico applicabile agli apparecchi da intrattenimento ed effettuati altri interventi minori nel settore”. Questi i contenuti delle misure in materia di revisione della tassazione sui giochi, contenute nel Documento programmatico di bilancio approvato dal consiglio dei ministri e trasmesso non solo alla Commissione europea a Bruxelles, ma anche al Senato e alla Camera, dove è stato assegnato all’esame delle quinte commissioni Bilancio.
“Gli effetti finanziari dell’inasprimento del Preu sul Pil – si legge nel documento – sono pari allo 0,031 percento nel 2020, dello 0,027 percento nel 2021 e dello 0,034 nel 2022”. Quello che invece non si legge nel testo è l’importo effettivo di questo aumento della tassazione, il quale sarà specificato nel testo della manovra vera e propria. Dalle indiscrezioni trapelate da via Venti Settembre, tuttavia, si sa già che il governo avrebbe previsto che dal prossimo 10 febbraio l’imposta sulle Awp dovrebber passare al 23 percento delle giocate, rispetto all’attuale 21,6 percento (e al 21,68 percento già previsto a partire da gennaio 2020) mentre il prelievo sulle vlt salirebbe al 9 percento.
Tra le misure in materia di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale vengono inoltre citati nel Documento programmatico “strumenti per l’inasprimento dell’accertamento in materia di giochi”. Da questi e da altre misure il governo si attende un incremento del Pil dello 0,181 percento nel 2020, dello 0,260 percento nel 2021 e dello 0,237 nel 2022. Il Documento ricorda inoltre che c’è da predisporre il disegno di legge per il riordino dei giochi, a completamento della manovra di bilancio 2020-2022.

ZAPPONINI (SGI): “FILIERA DEL GIOCO LEGALE UTILIZZATA DALLO STATO SOLO PER FARE CASSA, NON C’È INDUSTRIA CHE POSSA SOPRAVVIVERE IN QUESTE CONDIZIONI”
(AGIMEG – 17/10/2019)
“Sentiamo parlare di discontinuità, ma non rileviamo segni di cambiamento per la filiera del gioco legale che viene utilizzata dallo Stato ogni anno, per far cassa in Legge di Bilancio. Sulle sole AWP la pressione fiscale è arrivata al 73%: non c’è Industria che possa sopravvivere in queste condizioni”. E’ il commento di Stefano Zapponini, Presidente Sistema Gioco Italia, all’ennesimo aumento di tassazione sul Settore del Gioco Legale. Senza una riforma organica del settore che possa ridisegnare anche gli aspetti fiscali, per SGI non c’è sostenibilità della filiera di settore e il gioco è destinato a ritornare in mano all’illegalità. “Sentiamo parlare di manovra per la crescita, ma nelle azioni del Governo vediamo solo interventi prociclici e non anticiclici. Sentiamo parlare di lotta all’evasione, ma quello che stanno facendo i Governi, compreso l’attuale, va esattamente nel senso contrario: si sta rendendo il gioco illegale competitivo e conveniente per il cittadino rispetto al Gioco legale, una controriforma strisciante che riporta il Settore ante 2003. Sentiamo parlare di misure per favorire l’occupazione, ma nel settore del gioco le normative territoriali in contrasto con gli affidamenti concessori dello Stato hanno cancellato e stanno cancellando l’Industria legale che non può che licenziare e certamente non creare nuova occupazione. Sentiamo parlare di contrasto al gioco patologico, ma non si ha alcuna consapevolezza che il gioco illegale così favorito non consente certo di adottare strumenti di controllo a favore e tutela dei giocatori: non ci sono regole, né monitoraggio, né contromisure da adottare: si moltiplica l’effetto GAP e certo non lo si riduce. Sono invece fermamente convinto e ritengo che in questo ci possa essere un’assoluta convergenza di tutte le rappresentanza datoriali e dei lavoratori – conclude Zapponini – che solo una riforma complessiva possa essere l’obiettivo responsabile e comune del Cittadino, dello Stato, dell’Industria: una riforma capace di garantire equilibrio nei territori, sostenibilità, sicurezza per il cittadino e una stabilità nelle politiche fiscali di filiera che dia continuità al settore legale e renda possibile gli investimenti nelle nuove concessioni”.

MANOVRA E TASSE SUI GIOCHI. BARETTA: ‘NON MI ASPETTO APPLAUSI. PRONTO A REAZIONI DELL’INDUSTRIA’
(JAMMA – 17/10/2019)
‘Non mi aspetto applausi, so bene che l’industria avrà delle reazioni e io sono pronto’. Così il sottosegretario Pier Paolo Baretta a proposito delle tasse introdotte nella Manovra di Bilancio.
“So benissimo che in manovra ci sono la plastic tax, la sugar tax e le tasse sui giochi e sul tabacco. Non mi aspetto applausi, so bene che l’industria avrà delle reazioni e io sono pronto. Ma una vera rivoluzione nei consumi, in ottica sostenibile, ha necessità anche di essere orientata”. E’ quanto dichiarato dal sottosegretario all’Economia Baretta in una intervista.

DISTANTE (SAPAR): ‘AUMENTI PREU NON PIÙ TOLLERABILI, CHIAMATE A RACCOLTA LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA’
(JAMMA – 17/10/2019)
Un altro durissimo colpo inferto a migliaia di imprese del settore. È l’ulteriore conferma che c’è un preciso disegno di questo governo il quale, alla stessa stregua di altri Esecutivi, attraverso sistematiche tassazioni, intende cancellare definitivamente il comparto del Gioco di Stato, in particolare quello degli apparecchi da intrattenimento. Le misure previste dalla manovra di bilancio appena varata tra cui l’ulteriore aumento del Preu (il prelievo unico erariale) a carico di gestori e operatori, pur di far cassa, rappresentano l’anticamera del fallimento per migliaia di piccole e medie aziende con pesantissime ricadute sul futuro di circa 150 mila lavoratori.
È il duro commento del presidente nazionale Sapar Domenico Distante il quale preannuncia una ferma opposizione ai previsti nuovi aumenti del Preu che dovrebbero portare nelle casse dello Stato circa 560 milioni di euro. Risorse che il governo Conte bis intende rastrellare nel settore del Gioco di Stato a copertura della manovra finanziaria e della legge di bilancio.
Distante ha preannunciato nei prossimi giorni una conferenza stampa, invitando ad una massiccia partecipazione tutte le associazioni e le organizzazioni di categoria per una valutazione delle azioni da intraprendere e da mettere in campo a partire dalle prossime settimane. Si fa più aspro il confronto con le organizzazioni settoriali che respingono al mittente definendoli non più tollerabili gli ulteriori incrementi sui prelievi erariali, che si aggiungerebbero a quelli programmati dal precedente governo giallo-verde.