RS 21 DICEMBRE 2020

MANOVRA, VIA LIBERA DALLA COMMISSIONE BILANCIO DELLA CAMERA: NEL TESTO RINVIO GARA CONCESSIONI BINGO E LOTTERIA SCONTRINI SOLO CON PAGAMENTI ELETTRONICI
(JAMMA – 21/12/2020)
Via libera della commissione Bilancio della Camera alla Manovra 2021, con mandato al relatore. Il testo da martedì sarà all’esame dell’aula di Montecitorio.
“Abbiamo scritto una bella pagina di politica”, ha detto il presidente della commissione Bilancio alla Camera, Fabio Melilli. ”Non era né facile né scontato, dato il periodo e i tempi con cui siamo stati chiamati a lavorare a questa legge di Bilancio”, ha sottolineato. ”Ci auguriamo di aver prodotto un lavoro che potrà aiutare il nostro Paese a superare questa crisi senza precedenti. Voglio ringraziare il Governo, i ministri, tutti i colleghi di maggioranza e opposizione che hanno collaborato, discusso e che si sono confrontati in questi giorni di intenso lavoro”.
Per quanto riguarda il settore giochi il testo prevede il rinvio al 31 marzo 2023 della gara per le concessioni Bingo e la modifica della lotteria degli scontrini secondo cui si potrà partecipare esclusivamente attraverso strumenti che consentano il pagamento elettronico.

RANIERI RAZZANTE (DIR. CENTRO RICERCA SICUREZZA E TERRORISMO): “BCE HA BACCHETTATO L’ITALIA PER INOPPORTUNITÀ DI LIMITAZIONE AL CONTANTE INTRODOTTA CON IL CASHBACK”
(AGIMEG – 21/12/2020)
“La Banca Centrale Europea ha fatto arrivare un richiamo all’Italia, bacchettandola per l’ennesima brutta figura, per l’inopportunità di limitazione al contante e di sperequazioni tra contante e mezzi sostitutivi del contante. Il cashback non è conforme ai principi UE, crea sperequazione tra chi utilizza il contante, che è la maggioranza dei cittadini italiani, che ne hanno diritto come tutti i cittadini europei, e chi non lo utilizza”. E’ quanto afferma il Professor Ranieri Razzante, Direttore del Centro di Ricerca sulla Sicurezza e il Terrorismo e Docente di Legislazione antiriciclaggio nell’Università di Bologna, commentando la lettera inviata dalla BCE all’Italia in cui si afferma che “l’introduzione del cashback è sproporzionata e mina la neutralità dei mezzi di pagamento”.
Il monito della BCE, ricorda Razzante, “riprende la lettera del 13 dicembre 2019. La BCE è l’unica autorità monetaria europea che può decidere le emissioni ed il quantum in circolazione delle banconote. La Banca centrale critica l’Italia per non essere stata avvertita dell’introduzione del cashback, che non è conforme a principi UE. La BCE chiede di dimostrare che qualsiasi provvedimento di natura fiscale adottato contro l’evasione abbia determinati effetti messi a budget. Da ultimo e ben più grave, la BCE ripete che non è inclusione sociale allontanare i cittadini deboli, non bancarizzati, meno acculturati, allontanare chi decide di non avere una carta di credito – che ricordiamo non è obbligatoria – di non poter utilizzare la propria moneta. Tra l’altro questo provvedimento costa tantissimo, gli esercenti devono applicare dei programmi che costano 350 euro l’anno mentre i cittadini dovranno avere un ristoro, ma non sanno che stanno pagano un minimo di commissioni. Una carta di credito costa in media 200 euro l’anno. E’ antigiuridico – ricorda Razzante – che qualsiasi Governo europeo adotti una politica contro la moneta, la moneta unica si chiama euro, è assolutamente anticostituzionale per l’Italia: è contro il trattato dell’UE, contro il trattato sulla libera circolazione dei beni e servizi ogni politica che miri a contenere arbitrariamente l’utilizzo del contante. La limitazione al contante è corretta, già esiste ed è quella dettata dalle norme contro il riciclaggio. Tuttavia, affermare che se si spende con carta credito si detrae e se si spende in banconote non si detrae, è una violazione dell’articolo 3 della Costituzione. Continueremo a batterci – ha concluso Razzante – affinché quantomeno si raggiunga un’eguaglianza tra utilizzo della moneta cartacea e utilizzo della moneta elettronica”.

GIOCHI. RISSO (FIT): “IN ABRUZZO I RICEVITORI NON DOVRANNO PREOCCUPARSI PIÙ DI ALCUN DISTANZIOMETRO”
(PRESSGIOCHI – 21/12/2020)
“I tabaccai ricevitori dell’Abruzzo non dovranno più preoccuparsi di alcun distanziometro.
Questo – spiega Giovanni Risso della FIT – in sintesi il formidabile risultato di un lavoro lunghissimo e straordinario svolto dalla Federazione Italiana Tabaccai e dal Sindacato Totoricevitori Sportivi, in occasione dell’adozione della nuova legge regionale sul gioco pubblico con vincita in denaro. Legge regionale che, dopo essere stata approvata in Consiglio Regionale il 17 novembre scorso, finalmente è stata anche pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione del 9 dicembre scorso.
Si tratta della Legge 7 dicembre 2020, n. 37 «Interventi per la prevenzione e il trattamento delle dipendenze patologiche ed altre disposizioni»; questa la rubrica formale del provvedimento, già perché la legge non regolamenta solamente il gioco pubblico con vincita in denaro ma anche altri ambiti che presentano dei particolari rilievi in ordine alle dipendenze patologiche. Infatti si parla anche della dipendenza da sostanze (bevande alcoliche, tabacco, sostanze psicotrope e stupefacenti), dipendenze tecnologiche (Internet, social network, videogiochi e simili), shopping compulsivo e, per finire, ipersessualità.
Insomma, quello approvato dalla Regione Abruzzo è un progetto molto ambizioso, che ha impegnato l’Amministrazione per un periodo di tempo davvero lungo e che FIT con STS hanno seguito, con costanza e attenzione, fin dal primo giorno.
Un lavoro che non sempre è stato pubblicizzato nei media ma che è proseguito in maniera instancabile e competente senza alcuna soluzione continuità, neanche durante il periodo di lockdown dovuto all’emergenza epidemiologica.
Da qui, il risultato più atteso: i tabaccai sono sollevati dalle previsioni delle distanze minime, fissate in 300 metri, dai luoghi sensibili cui, invece, devono sottostare tutti gli altri operatori del settore. E sia chiaro: non si tratta solamente della salvaguardia della rete esistente, ma di una disposizione che vale anche per le future installazioni.
In sostanza, un vero e propria diploma per i tabaccai ricevitori, che finalmente sono riconosciuti come la rete più affidabile, sicura e professionale cui affidare il gioco pubblico.
Con la nuova legge regionale dell’Abruzzo, dunque, si allarga il fronte delle regioni che decidono di abbandonare il proibizionismo più becero che, senza alcuna razionalità, vorrebbe appiattire tutte le tipologie di esercizi sullo stesso piano.
Già la Calabria e la Campania avevano sollevato i tabaccai ricevitori del distanziometro per l’installazione delle slot, subordinando l’esonero a una condizione: gli apparecchi dovevano essere collocati nell’area di vendita in posizione sottoposta al controllo visivo del titolare e non in aree materialmente o fisicamente separate.
L’Abruzzo si muove sulla stessa scia, ma aggiunge un altro tassello formidabile: l’esonero è riconosciuto in funzione del fatto che le nostre rivendite sono già soggette a una rigida regolamentazione di distanze posta dal DM n. 38/2013.
Insomma, le tabaccherie – nessuna esclusa e senza alcuna condizione aggiuntiva – partecipano di diritto all’attività di raccolta del gioco, in nome delle caratteristiche che le contraddistinguono e dell’articolata e rigida normativa che ne regola il funzionamento nonché la loro stessa dislocazione territoriale.
Il risultato portato a casa da FIT-STS in Abruzzo è dunque storico.
E ora, -conclude il presidente della Federazione, con il vento di un simile ottimismo, la domanda sorge spontanea: quale sarà la prossima Regione in cui i tabaccai-ricevitori potranno dire addio al distanziometro?”.

LIGURIA: PREGIUDICATI IN MATERIA GIOCO ESCLUSI DA ATTIVITÀ SOMMINISTRAZIONE
(GIOCONEWS – 19/12/2020)
Modificato il Testo unico in materia di commercio in Liguria: chi è stato condannato per reati legati al gioco è escluso dall’attività di somministrazione di alimenti e bevande.
Novità e modifiche, per quanto riguarda il Testo unico in materia di commercio della Regione Liguria. La legge regionale del 13 luglio 2020 che va a modificare il Testo entrato in vigore nel 2007 prevede delle novità anche legate al gioco.
Infatti, secondo quanto si legge nella legge pubblicata in Gazzetta, “non possono esercitare l’attività di somministrazione di alimenti e bevande” coloro che “hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna per reati contro la moralità pubblica e il buon costume, per delitti commessi in stato di ubriachezza o in stato di intossicazione da stupefacenti; per reati concernenti la prevenzione dell’alcolismo, le sostanze stupefacenti o psicotrope, il gioco d’azzardo, le scommesse clandestine, nonchè per reati relativi ad infrazioni alle norme sui giochi”.