RS 22 SETTEMBRE 2021

GIOCHI, FIEGL CONFESERCENTI: “NEL 2020 PERDITA DI 1,5 MILIARDI DI EURO PER ESERCENTI DEL SETTORE. A RISCHIO IL PRESIDIO DI LEGALITÀ SUL TERRITORIO”
(JAMMA – 22/09/2021)
In seguito alla pubblicazione del Libro Blu 2020 da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la Federazione Italiana Esercenti Gioco Legale di Confesercenti Nazionale mette in luce il grave impatto economico subito dagli esercenti del settore in termini di perdita di fatturato, rispetto al quale i ristori economici previsti per tale categoria di imprenditori sono risultati non sufficientemente adeguati.
L’analisi dei dati presentati nel Libro Blu consente infatti di affermare che è proprio la dimensione di gioco su rete fisica ad aver subito l’impatto maggiore legato all’emergenza sanitaria da Covid-19, soprattutto in relazione alle ripetute chiusure attuate dal Governo per contrastare la diffusione del contagio.
Nello specifico la raccolta su rete fisica ha registrato una spesa netta da parte dei giocatori in calo del 41%, passando da 17,5 miliardi di euro nel 2019 a 10,3 miliardi di euro nel 2020; ciò ha comportato, come sottolineato dalla stessa ADM, che “una larga fetta della raccolta è stata assorbita dal mondo del gioco illegale, a riprova di come il gioco pubblico e il presidio del territorio tramite gli esercizi autorizzati sia un argine fondamentale contro il dilagare del gioco illegale in mano alla criminalità organizzata”.
Dall’analisi di quanto sopra riportato, ne discende che sono stati proprio gli esercenti del comparto, presidio di legalità sul territorio, ad aver subito l’impatto economico maggiore dalla pandemia; il margine lordo degli esercenti è infatti passato da 3,7 miliardi di euro nel 2019, a 2,2 miliardi di euro nel 2020, con un calo di circa 1,5 miliardi, di cui più di 1 miliardo riferibile ai soli apparecchi da intrattenimento. Mentre infatti nel 2019, oltre il 51% del margine lordo degli esercenti di gioco legale era attribuibile al settore degli apparecchi da intrattenimento, nel 2020 quasi il 55% del margine lordo risulta imputabile al settore Lottery (SuperEnalotto, Lotto e 10eLotto, Gratta e Vinci, etc.). A tal proposito è importante sottolineare che, durante il 2020, tali tipologie di gioco su rete fisica, a differenza degli apparecchi da intrattenimento, sono state consentite anche all’interno dei punti vendita generalisti, mentre gli esercizi specializzati non hanno potuto effettuare alcuna raccolta di gioco negli oltre 5 mesi di chiusura completa delle proprie attività.
“La perdita economica che abbiamo subito è davvero insostenibile” afferma il Presidente Stefano Papalia “abbiamo potuto riaprire le nostre attività solo a metà giugno e siamo ancora in una fase di lenta ripresa; per il 2021 stimiamo una perdita, in termini di margine lordo per gli esercenti del comparto, di circa 1,8 miliardi di euro. L’impossibilità di accedere ai finanziamenti, a causa degli arbitrari rifiuti da parte degli istituti di credito e l’assenza di ristori economici adeguati alle perdite subite, stanno davvero mettendo a dura prova la sopravvivenza di molte imprese specializzate del settore, complessivamente circa 12 mila attività commerciali, che danno lavoro a più di 81 mila occupati diretti e indiretti. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha più volte ribadito il nostro fondamentale ruolo di presidio di legalità e tutti noi abbiamo visto le tragiche conseguenze, in termini di aumento del gioco illegale, derivanti dalla chiusura dei nostri punti vendita. Se la nostra sopravvivenza è a rischio, lo è anche quella del presidio di legalità sul territorio”.

ADM. DECADENZA NOE: AZZERAMENTO DEI GIORNI DI MANCATO FUNZIONAMENTO
(PRESSGIOCHI – 21/09/2021)
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli rende nota la circolare recante indicazioni sui termini decadenziali dei titoli autorizzatori relativi agli apparecchi da intrattenimento. Di seguito si legge:
Si fa seguito alle disposizioni emanate dall’Agenzia a seguito della riapertura delle attività di raccolta del gioco pubblico mediante apparecchi da intrattenimento.
La legge 16 settembre 2021, n. 126 di conversione del decreto-legge 23 luglio 2021, n. 105, ha prorogato fino al 31 dicembre 2021 lo stato di emergenza nazionale, determinando, tra l’altro, l’accesso con il c.d. Green pass a molteplici esercizi commerciali ed attività fra cui le sale gioco e le sale scommesse e, più in generale, agli esercizi in cui si svolge attività di raccolta del gioco tramite apparecchi da intrattenimento.
Ad oggi, pertanto, sebbene l’attività di raccolta del gioco pubblico mediante apparecchi da intrattenimento sia riaperta su tutto il territorio nazionale, si pone l’esigenza di verificare l’impatto di tali regolamentazioni emergenziali sul corretto svolgimento della raccolta del gioco tramite apparecchi da intrattenimento.
Come già avvenuto nei mesi di agosto e settembre 2020 si è osservato, dai dati in possesso dell’Agenzia, un aumento pari al triplo dell’ordinario degli apparecchi posti in magazzino o in manutenzione, per i quali, nel perdurare della situazione emergenziale, non è possibile assicurare il collegamento alla rete telematica ai sensi dell’art. 38, comma 5, della legge 23.12.2000, n. 388, con conseguenze in termini di decadenza dei relativi titoli autorizzatori ove il mancato collegamento si protragga “per un periodo superiore a novanta giorni, anche non consecutivi”.
Come confermato dall’analisi dei database dell’Agenzia e dalle istanze pervenute dall’intera filiera del gioco tali criticità nella gestione delle attività di raccolta del gioco sono ascrivibili alla necessità di assicurare l’osservanza delle norme di distanziamento sociale e, in particolare, alla tuttora parziale riapertura degli esercizi pubblici ove si svolge l’attività di gioco, al ridotto funzionamento degli apparecchi da intrattenimento anche nelle sale “attive”, in ragione dell’impossibilità di garantire pienamente il mantenimento della distanza interpersonale richiesta, nonché, considerata tale circostanza, alla riscontrata volontà di privilegiare, negli esercizi c.d. generalisti, le attività prevalenti in luogo delle attività di raccolta del gioco, scelta dovuta anche all’obbligo di possesso del Green pass.
La ratio della norma di cui all’articolo 38, comma 5, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 era evitare che rimanessero validi ad libitum nulla osta di esercizio inutilizzati per lungo tempo da parte dei concessionari ma si inquadrava in un mercato non calmierato nel quale, pertanto, il nulla osta di esercizio non veniva dismesso dai concessionari in quanto non obbligatoriamente collegato alla possibilità di richiederne uno sostitutivo. Nella situazione attuale, che prevede un numero massimo di nulla osta rilasciabili e, pertanto, la necessità di dismissione ai fini della sostituzione con altro nulla osta, tale norma risponde più ad un’esigenza di garantire da parte dei concessionari una efficace ed efficiente gestione dei nulla osta.
Vista, pertanto, la nota del 16 settembre u.s. firmata da tutti i Concessionari che, richiedendo un intervento di ADM, informano collettivamente dei problemi esistenti sottolineando un interesse generalizzato, confermato dalle note pervenute dalle associazioni rappresentative dei gestori, si comunica l’adozione, in via straordinaria, della misura di azzeramento, ai soli fini della decadenza dei titoli autorizzatori, dei giorni di mancato funzionamento finora maturati dagli apparecchi presenti nel territorio nazionale e sino al termine del periodo emergenziale.
Nulla muta, invece, in relazione alla necessità di trasmissione delle comunicazioni dei dati dei contatori e degli apparecchi attivi, ai fini della restituzione del deposito cauzionale di cui all’articolo 1, comma 530, lettera c), della legge 23 dicembre 2005, n. 266, come interpretato dall’articolo 1-ter, comma 2, del decreto legge 25 settembre 2008, n. 149, convertito con modificazioni dalla legge 19 novembre 2008, n. 184.

DECRETO LOTTERIE, ANCHE NEL 2021 AVREMO ‘SOLO’ LA LOTTERIA ITALIA
(GIOCONEWS – 22/09/2021)
Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana il decreto lotterie, nel 2021 individuata la sola Lotteria Italia, con eventuale abbinamento a trasmissioni televisive.
Il decreto lotterie, del 2 luglio scorso, stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Per il 2021 è stata individuata la sola Lotteria Italia, con eventuale abbinamento a trasmissioni televisive. La pubblicazione, come di consueto, segue l’analisi di tutti gli elementi e dei riferimenti di legge, anche da parte di Adm e delle commissioni parlamentari competenti (quest’anno piuttosto articolata), il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze riguardante l’Individuazione delle lotterie nazionali ad estrazione differita dell’anno 2021 prosegue dunque il suo iter.
Come riporta, nel dettaglio, la determina del direttore generale di Adm, Marcello Minenna, la lotteria nazionale “Italia” – manifestazione 2021, è collegata alla trasmissione televisiva della Rai “Soliti Ignoti – Il ritorno”. La lotteria nazionale Italia 2021 ha avuto inizio il 20 settembre 2021 e si concluderà il 6 gennaio 2022. Il biglietto della lotteria nazionale “Italia” 2021 prevede dodici rappresentazioni grafiche. Il layout dei biglietti, unici e non modificabili, sono visionabili sui siti www.adm.gov.it e www.lotteria-italia.it.

PROCESSO “SCOMMESSA”: MAXI SEQUESTRO DA 22 MILIONI DI EURO A GRUPPO CRIMINALE DI BARI CHE AVEVA INTERESSI ANCHE IN SALE SCOMMESSE IRREGOLARI
(AGIMEG – 22/09/2021)
Maxi sequestro milionario nei confronti di un gruppo criminale, con base a Bari ma con ramificazioni all’estero, che aveva interessi in partecipazioni societarie, disponibilità finanziarie, automezzi, imbarcazioni, accessori di lusso come auto, orologi, gioielli, immobili e sale scommesse in diversi paesi, tra cui Malta, Antille olandesi, Isole Vergini britanniche e Seychelles. Nella mattinata i finanzieri del Servizio Centrale Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Scico) e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca definitiva – emesso dal Tribunale di Bari nell’ambito del processo la “Scommessa” – per beni dal valore complessivo di circa 22 milioni di euro, tra i quali partecipazioni societarie, disponibilità finanziarie, automezzi, imbarcazioni, accessori di lusso e immobili ubicati nelle province di Bari, Taranto, Foggia, Cagliari e Napoli.
L’inchiesta rivelò l’operatività di un sodalizio criminale transnazionale, con base operativa a Bari e ramificazioni a Malta, Antille olandesi, Isole Vergini britanniche e Seychelles, dedito principalmente – tra il 2012 e il 2016 – all’abusiva raccolta e gestione di scommesse sportive sul territorio nazionale ed estero, attraverso società straniere e utilizzando siti web irregolari, per un volume di affari illecito stimato in 650 milioni di euro.