RS 25 OTTOBRE 2021

RIFORMA DEL GIOCO PUBBLICO, IACCARINO (CENTRO STUDI AS.TRO): “NECESSARIO UN APPROCCIO LAICO CHE COINVOLGA ANCHE GLI OPERATORI DEL GIOCO”
(AGIMEG – 25/10/2021)

La tavola rotonda su “Gioco pubblico, legalità e tutela del consumatore” tenutasi a Roma il 20 ottobre scorso suggerisce, a mio parere, alcune riflessioni non trascurabili all’inizio di quella che potrebbe essere la stagione della riforma del “gioco pubblico”.
Innanzitutto emerge la necessità di un approccio laico al tema del gioco legale, che è sembrata attitudine presente in quasi tutti i relatori. Illuminante in questo senso l’affermazione del neo sottosegretario all’Economia, allorché si chiede come sia possibile che un settore che contribuisce in misura così rilevante all’economia nazionale non trovi cittadinanza nell’ordinamento nazionale. È, questo, il problema dei problemi; da anni il settore rivendica un riconoscimento come comparto industriale con pieno diritto di cittadinanza nel “sistema Italia”, scontrandosi con barriere innalzate da comportamenti pregiudiziali figlie di analisi approssimative ed emotive. E’ quanto si legge in una nota del presidente del centro studi di As.Tro, Armando Iaccarino.
In altra sede sarà utile approfondire le ragioni di tutto ciò, a cui non sono estranei, dobbiamo dirlo, comportamenti interni al mondo del gioco che dovrà essere impegno degli operatori contrastare.
Nel contesto di un approccio laico è ormai un dato acclarato ed indiscutibile lo stretto legame tra limitazione del gioco legale e crescita dei fenomeni di illegalità. Non è un’affermazione apodittica di una fazione. Lo afferma con forza il Direttore di ADM, partendo da una considerazione semplice: la domanda di gioco è anelastica e, quindi, se compressa, si trasferisce sui canali più difficili da limitare e, in percentuali significative, verso il mondo dell’offerta illegale. Con buona pace, è evidente, di quelle posizioni che, semplificando un tema complesso, teorizzavano la dipendenza della domanda di gioco dalla relativa offerta.
Lo ribadisce un economista della qualità del prof. Cottarelli quando, analizzando i dati del periodo pandemico, mette in relazione la crisi del “gioco legale”, nettamente superiore nei numeri a quella media dei settori produttivi nazionali, con un indubbio travaso verso l’economia illegale.
Può un sistema così caratterizzato risolvere le proprie contraddizioni limitandosi a rafforzare le già notevoli forme di controllo e contrasto all’illegalità ed a ritenere di affrontare il tema delle dipendenze con misure pseudo proibizioniste?
In quell’approccio laico cui facevo cenno, accanto ad interventi sempre più mirati per scongiurare fenomeni di illegalità – e qui può farla da padrona la tecnologia – risaltano in maniera forte e prioritaria due emergenze ormai improrogabili:
– una razionalizzazione della regolamentazione che abbia carattere di stabilità e di omogeneità nel tempo e nello spazio, conseguenza di un centro di governance forte, competente ed affidabile;
– un regime fiscale che, al di fuori di logiche punitive o ragionieristiche, si faccia strumento di politica industriale per un settore di cui venga riconosciuto diritto di cittadinanza. Mi sembra particolarmente pertinente a questo proposito citare ancora il Prof. Cottarelli. L’aumento progressivo e continuo del peso fiscale in un settore come il gioco, sostenuto principalmente dai consumatori, ma espulsivo delle aziende medio-piccole, giova solo allo Stato. Con queste politiche fiscali lo Stato trasforma il proprio ruolo da soggetto che esercita la governance di un settore delicato, come altri, a Stato biscazziere. Da tutto questo si deve partire per arrivare ad un riordino del settore che non sia un maquillage a fini elettorali, peraltro di dubbio risultato.
E da quello che, in conclusione di incontro, ha ribadito il Sottosegretario On.le Freni, e cioè che questo percorso non può prescindere dalla partecipazione di tutti i soggetti interessati, compresi gli operatori del gioco.
È una bella sfida a cui vogliamo partecipare, auspicando che una volta tanto ed in una fase così importante le endemiche contrapposizioni presenti nel mondo del gioco, anche di recente riproposte, trovino composizione in una unità di intenti. Se così non fosse, parleranno le idee in un confronto che sarà da stimolo per l’intero sistema.

LEGGE DI BILANCIO: AL VAGLIO STOP AL DIVIETO DI SPONSORIZZAZIONE DELLE SCOMMESSE E FONDO SALVACALCIO
(PRESSGIOCHI – 25/10/2021)
Prende il via l’iter che dovrà portare entro fine anno all’approvazione della Manovra 2022. Dopo il via libera alla Nota di aggiornamento al Def (Nadef) da parte del governo lo scorso 29 settembre (confermata dal Parlamento con l’ok alla risoluzione di maggioranza il 6 ottobre) e l’invio a Bruxelles del Documento programmatico di bilancio (Dpb) il 19 ottobre, il consiglio dei Ministri di giovedì prossimo darà il via libera al disegno di legge di Bilancio, vale a dire la manovra vera e propria per il 2022. Il testo dovrà essere approvato dal Parlamento entro il 31 dicembre, per entrare in vigore il 1° gennaio 2022.
Secondo quanto anticipa Il Sole 24 Ore, all’interno della legge di Bilancio potrebbe essere inserita la sospensione fino al 30 giugno 2023 del divieto di sponsorizzazione da parte di aziende del betting e la creazione del “Fondo Salvacalcio” attraverso la destinazione, sempre fino al 30 giugno 2023, della quota dell’1% della raccolta sulle scommesse sportive che supera annualmente i 10 miliardi. Il fondo da 100 milioni sarebbe gestito dalla Figc. «Il mondo del calcio – ha affermato Gabriele Gravina, presidente della FIGC – merita rispetto perché rappresenta un settore produttivo tra i più importanti: aiutando il calcio si aiuta il Paese a ripartire perché genera introiti fondamentali per lo Stato, coinvolge 12 categorie merceologiche garantendo decine di migliaia di posti di lavoro, ma soprattutto perché incide in maniera positiva nel nostro tessuto sociale. Stiamo lavorando incessantemente con il Governo per creare le condizioni necessarie all’accoglimento delle nostre richieste che, è bene ribadirlo, non prevedono aiuti diretti ma interventi normativi finalizzati nel breve periodo al riconoscimento del danno emergente generato dalla pandemia e nel medio periodo al supporto concreto delle autoriforme già avviate».
Iter Legge di Bilancio – Dopo l’ok al decreto fiscale, il Senato passerà all’esame clou della Manovra 2022, a partire dalla commissione Bilancio. Come per le ultime due sessioni di bilancio, anche quest’anno la manovra dovrebbe ricevere solo due letture: una dal Senato e una dalla Camera. Montecitorio, per rispettare i tempi di approvazione, dovrà tuttavia limitarsi ad approvare il testo blindato del Senato. Sarà quindi Palazzo Madama l’unica camera dove potranno concentrarsi le modifiche parlamentari al testo approvato dal governo. Il via libera del Senato dovrebbe arrivare entro la settimana tra il 13 e 17 dicembre.
Montecitorio ha come obiettivo dare l’ok definitivo al testo nella settimana prima di Natale, quella che va dal 20 al 23 dicembre. In teoria c’è tempo fino al 31 dicembre per dare il disco verde, ma in questo caso i deputati dovrebbero lavorare nella settimana tradizionalmente riservata alla pausa dei lavori per le ferie natalizie.

INDAGINE MOIGE “VENDUTI AI MINORI”, SAPAR: “GIOCHI, IL PERICOLO CORRE ONLINE”
(JAMMA – 25/10/2021)
“L’indagine “Venduti ai minori 2021”, realizzata dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori, in collaborazione con l’istituto Piepoli e condotta su un panel di oltre 1.000 minori dai 10 ai 17 anni intervistati in tutta Italia, apre a una serie di riflessioni importanti per il nostro settore e conferma il pericolo che si insinua nel gioco online e non solo. Infatti le tipologie di gioco d’azzardo più diffuse tra i minori continuano ad essere i gratta e vinci (69%), le scommesse sportive (45%), il gioco del lotto e del superenalotto (16%), Per quanto riguarda il gioco online, il report evidenzia come il 30% dei minori intervistati ammetta che sui siti di gioco da loro frequentati non sono pubblicati avvisi sul divieto ai minorenni e solo il 28% di loro li ha notati qualche volta. Inoltre, al momento dell’iscrizione, il 33% di loro riferisce che il sito web non ha richiesto l’età e, aspetto ancora più preoccupante, nel 45% dei casi i minori, pur di accedere alla piattaforma, hanno mentito. Soprattutto quest’ultimo dato ci deve far riflettere sul poco controllo che c’è nel gioco online”. E’ quanto scrive in una nota Sapar.

AMUSEMENT, NASCE ANDIMEPA: ‘IL NOSTRO È COMMERCIO, NON GIOCO’
(GIOCONEWS – 25/10/2021)
L’Associazione nazionale distributori meccanici piccolo amusement presenta il suo direttivo e ribadisce con forza il suo settore di appartenenza.
“I distributori meccanici/automatici sono strumenti di commercio e non di gioco”. Così l’Andimepa, l’Associazione nazionale distributori meccanici piccolo amusement che si presenta domani, 26 ottobre, nel corso di una call conference su Zoom. Nel corso della conferenza verrà presentato il consorzio, partendo dalla spiegazione di “cosa significa Andimepa e le sue finalità”, quindi la presentazione del direttivo e dei collaboratori, le collaborazioni con le riviste di settore, e la spiegazione di quelli che sono gli obiettivi del Consorzio oltre alla spiegazione dell’iter per certificare le macchine nel caso in cui la normativa non venisse modificata, ma si parlerà anche di tassazione e di altre eventuali problematiche.
“L’obiettivo principale”, spiega il nuovo consorzio in una nota, “è di far capire, una volta per tutte, che i distributori meccanici/automatici sono strumenti di commercio e non di gioco (le nostre macchine, che sono nel mercato da oltre cinquant’anni, nulla hanno avuto mai a che vedere con il gioco d’azzardo o la ludopatia), per cui uscire in modo definitivo da Adm e, a tutto titolo appartenere al mondo del commercio il cui Ministero è quello dello Sviluppo Economico”.
L’intento del consorzio, che sarà guidato da Giorgio Bosa, è quello di unire il settore per affrontare con un peso specifico diverso la nuova riforma del settore del gioco. “Vorrei proporvi la creazione di un Consorzio (non è una associazione) che serva a creare ‘massa critica’ ed arrivare all’obiettivo che vorremmo prefiggerci: essere invitati nei tavoli di lavoro ministeriali e non, dove si decidono le normative del nostro settore portando la nostra ultradecennale esperienza; creare la nostro interno un supporto legislativo e fiscale per risolvere le varie problematiche che nessuna Associazione, fino ad ora, ha voluto prendersi carico delle nostre istanze ma, al contrario, si sono appropriati dei nostri ‘numeri’ per le loro finalità escludendoci nel condividere le iniziative”.
Il percorso dovrebbe portare all’apertura di un tavolo tecnico con l’Agenzia delle entrate, così come nel 2016, ricorda ancora la nota, “quando con l’aiuto dell’avvocato Maurizio Crisanti abbiamo aperto un tavolo tecnico con la Direzione Generale dell’Agenzia delle Entrate di Roma trovando dei funzionari preparati i quali, capendo il problema, ci hanno ascoltato e da quella riunione è scaturita la risoluzione 116/E del dicembre 2016”.
A distanza di qualche anno, infatti, la situazione sembra esserci nuovamente complicata, e in vista della riforma generale del settore del gioco si rende necessaria una presa di posizione. “Oggi ci troviamo nuovamente a combattere con la burocrazia, per cui, oggi più che in passato, serve l’unione. Questo consorzio sarà di tutti noi ed avrà l’onore e l’onere di interloquire tra il noleggiatore e i vari ministeri ed uffici preposti, potrà aprire un tavolo tecnico con i funzionari statali in quanto non è possibile farlo da semplice cittadino o come azienda privata”.