RS 3 DICEMBRE 2018

BEZZI (PROVINCIA AUTONOMA TRENTO): “RICERCA DEL CONSENSO PORTA A INIZIATIVE NELLA GESTIONE DEL GIOCO DEL TUTTO INEFFICACI”
(AGIMEG – 03/12/2018)
Politici superficiali e ricerca del consenso sui social network. Questi i problemi che hanno portato molte amministrazioni a prendere iniziative nella gestione del gioco d’azzardo del tutto inefficaci o, addirittura, molto dannose. Lo ha detto il deputato altoatesino Giacomo Bezzi al convegno che si è tenuto a Portogruaro, a iniziativa dell’Istituto Milton Friedman, dal titolo “Gioco d’azzardo patologico: istruzioni per un corretto contrasto” nel quale si è parlato del regolamento comunale appena approvato. Basato su restrizioni orarie, con orari intermittenti per consentire il gioco, il regolamento è stato bocciato da tutti i relatori. “Affrontare le situazioni analizzando gli algoritmi dei social network vuol dire non fare bene l’amministratore, ma cercare solo il consenso. Chi amministra e chi governa, se non studia e non si informa, fa un danno alla società e non né un buon amministratore. Qui ci sono le evidenze scientifiche che dimostrano come la frammentazione oraria sia un danno e un errore.
Altrettanto netto il parere di Cesare Guerreschi, medico e psicoterapeuta, fondatore della Siipac (Società italiana intervento patologie compulsive): “Non c’è niente di più dannoso che interrompere il giocatore mentre gioca” ha detto senza mezzi termini “perché la conseguenza logica è la dissociazione e non sappiamo cosa accade in questa fase nella sua testa, ma siamo sicuri che aumenta nel giocatore la voglia di giocare con maggiore compulsività”.
Basandosi sulla esperienza di Bolzano, dove una delle prime normative ha praticamente eliminato il gioco dalla città, il presidente dell’associazione culturale La Sentinella, Luigi Nevola, ha detto che “dopo i divieti contro il gioco lecito, sono proliferati su tutto il territorio totem da gioco illegali sequestrati solo dopo due anni e con grandi sforzi tecnico-giuridici delle forze dell’ordine”. Secondo Nevola, le Amministrazioni comunali “finiscono con il dare involontariamente sostegno alla criminalità organizzata vietando il gioco lecito”.
“Ho parlato io steso con l’assessore Geronazzo” ha detto Alessandro Bertoldi, direttore esecutivo dell’istituto Milton Friedman “spiegandogli che tutti gli esperti e gli studi già realizzati sono concordi sul pericolo costituito dalle restrizioni orarie che finiscono con il danneggiare i giocatori, in particolare quelli patologici. Trovo scandaloso il fatto che non si tenga conto del parere di chi ha studiato e verificato con competenza questi fenomeni”.

MANOVRA BILANCIO 2019. SUB-EMENDAMENTO DI FI PER ASSICURARE MAGGIORE EQUITÀ PRELIEVO ERARIALE GIOCHI PUBBLICI
(JAMMA – 03/12/2018)
Due parlamentari di Forza Italia, D’Attis e Cannizzaro, hanno presentato un sub-emendamento all’emendamento del Governo n.89.026 al fine di assicurare una maggiore equità del contributo richiesto dallo Stato al settore dei giochi pubblici.
La proposta prevede un aumento della tassazione dell’1,5% per Lotto, giochi numerici a totalizzatore nazionale e Gratta e Vinci, diminuzione dell’aggio al 6,5% ai ricevitori per i suddetti giochi, applicazione di un canone di concessione dello 0,35% della raccolta per tutte le concessioni di gioco e soppressione dell’aumento del Preu per awp e vlt.
La riduzione degli aggi porterebbe ad un incremento di entrate erariali pari a 270 milioni di euro, mentre l’applicazione di un canone di concessione pari allo 0,35% della raccolta di gioco fisico e a distanza genererebbe un incremento di 117 milioni di euro. Ecco il testo integrale del subemendamento e la nota tecnica.
Il testo dell’emendamento
“A decorrere dall’entrata in vigore della presente legge l’aggio per i raccoglitori del gioco del lotto e dei giochi accessori, il compenso al ricevitore dei giochi numerici a totalizzatore nazionale e l’aggio per il venditore al dettaglio delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea è fissato nella misura del 6,5% della raccolta di gioco e le entrate erariali dei suddetti giochi aumentano dell’1,5% della raccolta. Per tutte le concessioni di gioco in essere è applicato un canone di concessione commisurato allo 0,35% della raccolta di gioco, fatta eccezione per quella riferita alle scommesse a distanza a quota fissa con interazione diretta fra giocatori. Il ministero dell’economia e delle finanze, entro e non oltre 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, definirà i criteri di calcolo dei suddetti canoni di concessione apportando le modifiche necessarie alle convenzioni di concessione vigenti, anche in regime di proroga, e che già non prevedano tale misura”.
Conseguentemente al comma 1 dell’articolo 80 le parole “le misure del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b) del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n 773 previste dall’articolo 9, comma 6 del decreto legge 12 luglio 2018, n 87, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2018 n 96 sono incrementate dello 0,5% a decorrere dal 1 gennaio 2019” sono soppresse.
Nota
Al fine di assicurare una maggiore equità della distribuzione del contributo richiesto dallo Stato al settore dei giochi pubblici sono individuate misure che rimodulano l’incidenza delle disposizioni tra le diverse filiere del gioco pubblico. A seguito delle disposizioni di cui all’articolo 9, comma 6, del decreto legge 12 luglio2018, n° 87, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n° 96:
– sui giochi attraverso apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettera a) grava (al momento attuale) un prelievo fiscale pari al 19,25% della raccolta con una incidenza fiscale pari a circa il 65% della differenza tra raccolta e quanto attualmente restituito ai giocatori.
– sui giochi attraverso apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b) grava) al momento attuale un prelievo fiscale pari al 6,25% della raccolta con una incidenza fiscale pari a circa il 52% della differenza tra raccolta e quanto attualmente restituito ai giocatori.
Tali livelli costituiscono i livelli più elevati dell’incidenza della tassazione sulle somme che residuano dalla raccolta complessiva di gioco e quanto restituito ai giocatori.
L’attuale distribuzione del cosiddetto margine di filiera tra Stato, Concessionari, gestori ed esercenti rappresenta un punto di equilibrio precario in termini di sostenibilità economica complessiva del gioco.
Le misure via via adottate:
– hanno fatto diminuire la redditività del gioco;
– hanno generato l’effetto di traslare l’aumento dell’imposta sui giocatori attraverso una riduzione della percentuale delle vincite che si è spostata verso il limite minimo dalla legge.
Non sussistono motivazioni economiche di mercato o di equità tali da indurre ad un ulteriore incremento della tassazione su tale prodotto di gioco.
Relazione tecnica
La soppressione del comma 1 dell’articolo 80 comporterebbe un decremento di circa 239 milioni di euro di entrate erariali secondo quanto esposto in relazione tecnica del DDL, compensabili integralmente dagli interventi su altre filiere del gioco pubblico individuati nel presente emendamento.
Infatti:
– la riduzione di 1,5 punti percentuali degli aggi ai ricevitori (passaggio dall’8% al 6,5% della raccolta di gioco), tenuto conto del livello della raccolta di gioco registrata nell’esercizio 2017 pari a 18 miliardi di euro, genera un incremento di entrate erariali pari a 270 milioni di euro;
– l’applicazione di un canone di concessione pari allo 0,35% della raccolta di gioco attraverso il canale fisico ed il canale a distanza genera un incremento delle entrate erariali di 117 milioni di euro. Ciò in ragione del fatto che al momento attuale la situazione dei canoni di concessione mostra difformità illogiche frutto di stratificazioni regolatorie intervenute in periodi diversi (per alcuni prodotti di gioco il canone è pari all’1% della raccolta, mentre per altri non è presente alcun canone di concessione). Facendo riferimento ai valori della raccolta di gioco per il 2017, l’ammontare complessivo delle entrate erariali da canoni di concessione è stato di circa 235 milioni di euro. La previsione dell’introduzione e dell’armonizzazione del canone di concessione per tutte le concessioni alla misura dello 0,35% genererebbe, con riferimento alla raccolta di gioco del 2017, un gettito erariale da canoni di concessione di 352 milioni di euro;
– il saldo netto positivo delle entrate erariali da canoni di concessione risulta quindi pari, come indicato, a 117 milioni di euro;
– l’ammontare complessivo delle maggiori entrate erariali derivante dalle misure previste dal presente emendamento risulta pari a 148 milioni di euro (dati dalla differenza tra le entrate erariali di 387 milioni di euro derivanti dalle misure previste dal presente emendamento e le entrate erariali pari a 239 milioni di euro previste dall’articolo 80, comma 1, del DDL, di cui si chiede la soppressione).

ENDRIZZI (M5S): “DOBBIAMO POTENZIARE STRUMENTI DELLE FORZE DELL’ORDINE PER CONTRASTARE MERCATO ILLEGALE DEL GIOCO”
(AGIMEG – 03/12/2018)
“Dobbiamo smettere di incentivare nuova domanda, di portare nuovi cittadini a impoverirsi a causa del gioco. Per questo, oltre al divieto di pubblicità al gioco contenuto nel Decreto Dignità, dobbiamo potenziare gli strumenti delle Forze dell’ordine per contrastare il mercato illegale”. Sono le parole del senatore del Movimento Cinque Stelle Giovanni Endrizzi che ha ribadito, inoltre, la necessità di “introdurre misure restrittive di un mercato che ormai ha toccato cifre record, e che continua a crescere, secondo le stime”. Il M5S sottolinea come il tema del gioco non sia solo un problema per la dipendenza che può creare ma anche per gli effetti negativi sulla stessa economia.

LEGGE BILANCIO, RIFORMULATO EMENDAMENTO BARONI (M5S) SU CONTROLLO RISPETTO LIMITI ORARI SLOT TRAMITE SOGEI
(JAMMA – 03/12/2018)
E’ stato riformulato l’emendamento alla legge di Bilancio presentato dall’on. Massimo Enrico Baroni (M5S) con cui si intende consentire agli enti locali di monitorare il rispetto dei limiti orari per le slot e di irrogare le relative sanzioni utilizzando i sistemi informatici di Sogei.
Dopo l’articolo 42 aggiungere il seguente:
Art. 42-bis.
(Misure di prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo)
1. Al fine di rendere effettive le norme degli enti locali che disciplinano l’orario di funzionamento degli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettera a) e b), del regio decreto n. 773 del 1931, ovvero di monitorarne il rispetto e di irrogare le relative sanzioni:
a) a decorrere dal 1 luglio 2019, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, avvalendosi di SOGEI spa, mette a disposizione degli enti locali gli orari di funzionamento degli apparecchi di cui al citato articolo 110, comma 6, lettera b); le norme di attuazione della presente lettera sono stabilite con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli da emanare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente legge;
b) le regole tecniche di produzione degli apparecchi di cui al citato articolo 110, comma 6, lettera a), che consentono il gioco pubblico da ambiente remoto, da emanarsi con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze di cui all’articolo 1, comma 943, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, devono prevedere la memorizzazione, conservazione e trasmissione al sistema remoto dell’orario di funzionamento degli apparecchi medesimi. Tale dato viene messo a disposizione degli enti locali dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, avvalendosi di SOGEI spa. Il Ministero dell’economia e delle finanze notifica lo schema di decreto alla Commissione europea, ai sensi della direttiva (UE) 2015/1535 del 9 settembre 2015, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
2. La riforma complessiva in materia di giochi pubblici, di cui all’articolo 9, comma 6-bis, del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 96, in attuazione di quanto previsto dall’intesa sancita nella Conferenza unificata tra Governo, Regioni ed enti locali del 7 settembre 2017, nell’ambito dell’autonomia degli Enti locali, definisce criteri omogenei su tutto il territorio nazionale in ordine alla distribuzione e agli orari degli esercizi che offrono gioco pubblico, anche al fine del monitoraggio telematico del rispetto dei limiti definiti.
3. Agli oneri previsti per la realizzazione delle funzionalità necessarie a rendere disponibili agli enti locali gli orari di funzionamento degli apparecchi, pari a 50 mila euro all’anno, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli fa fronte con le risorse finanziarie disponibili e nell’ambito della dotazione organica dell’amministrazione.

GIOCO ILLECITO, GDF DI BOLOGNA SEQUESTRA DUE SALE SCOMMESSE
(GIOCONEWS – 03/12/2018)
La Guardia di finanza di Bologna, nell’operazione ‘Live betting’, mette a segno un altro colpo contro il gioco illecito: 2 sale sequestrate e 6 persone denunciate.
La Guardia di finanza di Bologna mette a segno un altro grosso colpo contro il gioco illecito.
È questo il risultato dell’operazione denominata “Live betting” con cui i finanzieri del comando provinciale, nell’ambito del contrasto all’abusiva offerta di giochi e scommesse, al termine di numerosi controlli effettuati in città ma anche in provincia hanno denunciato a piede libero sei soggetti e sequestrato due sale scommesse, 44 personal computer 28 stampanti termiche e 710 euro in contanti.
In particolare, dai controlli effettuati dai militari del secondo gruppo di Bologna è emerso che all’interno di diverse attività commerciali si agevolasse la raccolta abusiva di scommesse.
L’attività illecita veniva condotta camuffando la raccolta abusiva di scommesse dietro l’apparente attività di internet point e ricarica di conti di gioco e assistenza ai clienti.
In realtà, i titolari delle attività permettevano agli avventori privi di conto di gioco di effettuare direttamente le giocate a pronostico previste dal palinsesto nazionale, utilizzando gli account aperti dai titolari stessi e non riconducibili a clienti registrati.
L’attività di raccolta abusiva di scommesse veniva quindi effettuata nella totale assenza della prescritta autorizzazione rilasciata al bookmaker, il quale non risulta in possesso di alcuna concessione per il gioco rilasciata dall’Aams.
L’attività di servizio testimonia il costante impegno della Guardia di finanza sul territorio, a salvaguardia delle norme che disciplinano il delicato ambito dei giochi. L’operato del corpo, infatti, è finalizzato a prevenire e reprimere fenomeni di abusivismo e clandestinità in un settore di per sé fortemente attrattivo per la criminalità organizzata e comune, oltre che garantire la sicurezza e la tutela di tutti i giocatori.

MANOVRA: IL GOVERNO SI PRENDE PIÙ TEMPO SU GARE SUPERENALOTTO, SCOMMESSE, BINGO E DISMISSIONE SLOT MACHINE
(PRESSGIOCHI – 03/12/2018)
Il governo presenta il primo pacchetto di emendamenti in Commissione Bilancio della Camera, ma Reddito di Cittadinanza e Riforma della legge Fornero restano fuori, in attesa che la maggioranza trovi un punto di equilibrio e presenti le norme in Senato.
Le proposte di modifica presentate ieri sono 54: 15 del governo e 39 dei relatori della legge di Bilancio e tra le misure trovano posto anche ‘disposizioni in materia di giochi’.
Nello specifico i relatori della Commissione Bilancio chiedono: “Al fine di consentire l’espletamento della procedura di selezione per l’attribuzione della nuova concessione per l’esercizio dei giochi numerici a totalizzatore nazionale, di cui all’articolo 1, comma 576, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, la gestione del gioco continua ad essere assicurata dall’attuale concessionario fino all’aggiudicazione della nuova concessione e, comunque, non oltre il 30 settembre 2019.
Per quanto riguarda la concessione del Bingo, si prevede che ”All’articolo 1, comma 636, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, le parole: «anni dal 2013 al 2018» sono sostituite dalle seguenti: «anni dal 2013 al 2019»”.
Per quanto riguarda invece le concessioni per le scommesse, “All’articolo 1, comma 1048, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, le parole: «sono prorogate al 31 dicembre 2018» sono sostituite dalle seguenti: «sono prorogate fino all’aggiudicazione delle nuove concessioni e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2019»”.
Infine in attesa dell’implementazione delle Awp-R, si prevede che “All’articolo 1, comma 943, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, le parole: «dopo il 31 dicembre 2018» sono sostituite con le seguenti: «dopo il 31 dicembre 2019» e le parole: «tali apparecchi devono essere dismessi entro il 31 dicembre 2019» sono sostituite con le seguenti: «tali apparecchi devono essere dismessi entro il 31 dicembre 2020»”.