RS 31 GENNAIO 2022

ADM: CONCESSIONI SCOMMESSE PROROGATE FINO AL 30 GIUGNO. ENTRO FINE MARZO ADEGUAMENTO GARANZIE
(AGIMEG – 31/01/2022)
Saranno prorogate fino al 30 giugno prossimo le concessioni scommesse in scadenza a fine marzo, grazie alla proroga dello stato di emergenza che scadrà il 31 marzo 2022. Entro questa data, secondo quanto si legge in una nota di ADM inviata ai concessionari, le società dovranno adeguare l’importo delle garanzie.
Tale soluzione temporanea è stata stabilita dal Decreto Cura Italia che prevede che tutte le concessioni e autorizzazioni in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e la fine dello stato di emergenza rimangono valide per i novanta giorni successivi alla fine dell’emergenza stessa.

FIT: I GIOCHI ATTENDONO LE PROROGHE DELLE CONCESSIONI
(PRESSGIOCHI – 31/01/2022)
Strano ma vero, quest’anno nella Legge di Bilancio non ci sono disposizioni di rilievo che interessano il mondo del gioco.
Già, perché a dirla con toni pungenti,- scrive la Federazione Italiana Tabaccai – negli ultimi anni la stragrande maggioranza delle leggi finanziarie prevedevano sempre, in un modo o nell’altro, di recuperare importanti risorse da questo settore. In primis un ritocchino al Preu degli apparecchi da intrattenimento.
Niente di tutto ciò, a questo giro. Complice la pandemia, che specie nelle ultime settimane ha registrato una spaventosa recrudescenza dei casi, l’aumento di qualsiasi tassazione è stato fortunatamente scongiurato. C’è da dire, a esser onesti, che a mancare sono anche le prescrizioni che il settore attendeva con ansia, ossia la proroga, fosse essa a titolo oneroso o gratuito, delle concessioni dei giochi che sono in scadenza (come ad esempio gli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro, prevista a marzo prossimo) o di quelle che sono già scadute da tempo immemore. È il caso delle scommesse che operano in regime di proroga fin dal lontano 2016.
Ecco però che, nel silenzio della legge, la questione proroga fa almeno capolino in un ordine del giorno approvato in extremis dalla Camera, presentato dall’on. Mauro D’Attis (FI) che impegna il Governo a valutare la possibilità di prorogare le concessioni dei giochi pubblici per tutto il 2022 e comunque fino all’entrata in vigore della prossima regolamentazione del settore. Regolamentazione che, lo ricordiamo, ormai rappresenta un faro per tutti gli operatori, anche e soprattutto a seguito delle promesse del Sottosegretario con delega ai giochi, Freni.
Ma non solo: in attesa del nuovo testo unico sui giochi, l’OdG di D’attis impegna il Governo anche a valutare di sospendere le norme regionali e comunali che hanno effetti espulsivi dell’offerta di gioco nei relativi territori. Un vero e proprio colpaccio, se davvero il Governo traducesse in norma questo impegno.
Per rimanere con i piedi per terra, invece, si segnala un secondo OdG, firmatario stavolta l’on. Silvestri (M5S), che impegna il Governo a porre in essere qualsiasi iniziativa utile a garantire che tutti i dati raccoglibili dagli apparecchi o dalle piattaforme di gioco digitali o con qualsiasi altra modalità di registrazione e associabili a dati identificativi dei giocatori, non siano in alcun modo divulgati o utilizzati per fini diversi dalla tutela della salute pubblica.
Ancor di più, la richiesta è che tali dati non siano acquisibili, cedibili o utilizzabili da soggetti privati. Con tale costrutto, in estrema sintesi, oltreché a garantire un miglior rispetto della privacy, ciò che si vuole impedire è la profilazione dei giocatori e lo sfruttamento delle informazioni sulle loro abitudini e comportamenti di gioco da parte di società senza scrupoli.
Attenzione però: lo stesso ordine del giorno contiene anche un altro impegno, quello cioè per l’ADM di provvedere alla pubblicazione e di rendere pienamente accessibili tutti i dati relativi ai consumi, ai ricavi erariali e ai guadagni delle imprese concessionarie e gestori, almeno a livello comunale, per ciascuna tipologia di gioco.
Si tratta di uno strumento che era stato dato agli enti locali per effettuare una lettura più cosciente e ragionata del gioco nel proprio territorio. E adottare – magari fosse – misure di prevenzione del caso più razionali.
Ora, l’attesa per vedere se e quando questi ordini del giorno verranno effettivamente tradotti in legge, c’è. E non potrebbe essere che così, specialmente in relazione al primo dei due.
Con la scadenza imminente delle concessioni dei giochi, infatti, è impensabile non procedere a una proroga salvo ipotizzare di far andare a gambe all’aria l’intero sistema di raccolta nel nostro Paese. Insomma, l’unica cosa che dobbiamo capire sono i termini e le condizioni che si deciderà di dare a questa proroga.

MINENNA (AGENZIA DOGANE E MONOPOLI): “IL TOTOCALCIO? SEMBRAVA UN PRODOTTO FINITO, SIAMO A UN 30% IN PIÙ”
(JAMMA – 31/01/2022)
Lotta alla contraffazione, controlli doganali import-export, giochi, tabacchi: di tutto questo si parla con il direttore dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM), Marcello Minenna in un’intervista a Quotidiano.net.
Si comincia dal Bilancio 2021. “È stato un anno importante su vari fronti. Abbiamo effettuato una lotta alla criminalità organizzata senza precedenti, sequestrate più di 10.000 tonnellate di merci tra rifiuti, stupefacenti, farmaci, beni di largo consumo, giocattoli e altri oggetti contraffatti, nonché prodotti derivati del petrolio, alcol e derivati come vini e grappe: un totale di 5 milioni di pezzi per centinaia di milioni di euro. Poi sanzioni per svariate decine di milioni di euro per energia, alcol, tabacchi, giochi e anche nel mondo delle dogane. Siamo intervenuti in oltre 100 province e insieme alle forze di polizia abbiamo chiuso 250 sale illegali“, spiega Minenna a Franca Ferri.
Come vi coordinate con le forze di polizia e l’autorità giudiziaria?
“La sinergia è fondamentale: noi svolgiamo opera di vigilanza, sorveglianza e di intelligence grazie ai nostri database ma sul territorio è determinante la collaborazione strategica con guardia di finanza, carabinieri e polizia di stato. Tutti i nostri i dipendenti hanno la qualifica di polizia giudiziaria nelle materia di competenza, l’abbigliamento di ordinanza e le mostrine esistono da sempre, ma non sono armati perché non siamo e non vogliamo essere una forza di polizia, pertanto il nostro intervento è sempre da loro supportato. Ed è costante anche la cooperazione con l’unità di informazione finanziaria e con la Direzione nazionale antimafia”.
ADM ha solo funzioni sanzionatorie?
“No, l’agenzia è un ente pubblico non economico: come amministrazione doganale italiana, attraverso le autorizzazioni, ha anche il compito di garantire una maggior fluidità nel traffico di merci in import ed export“.
I progetti importanti sono tre: quali?
“Il primo è lo sportello unico delle dogane e dei controlli (Sudoco). Un progetto innovativo, a cui lavoriamo da due anni. L’ADM diventa l’unico interlocutore per il traffico di merci, in import e in export negli spazi doganali. In pratica, l’utente potrà rivolgersi solo ad ADM che si interfaccerà con la molteplicità di PA che hanno competenze nell’ambito della logistica delle merci. Un grande passo avanti nella semplificazione, efficienza e velocizzazione dei processi”.
Un altro capitolo è quello legato ai giochi. A cosa serve l’app ‘Gioco Legale’?
“Serve all’utente per verificare se il luogo dove sta giocando, sia sala bingo, bar o altro, è in regola, è legale, e per segnalarne l’irregolarità. Un’esigenza che si è amplificata durante la pandemia, quando molte ‘sale gioco’ sono sorte senza autorizzazione, magari solo con un contratto online con concessionarie non autorizzate in Italia”.
Avete recentemente rilanciato la Lotteria Italia, che sembrava in declino: come avete fatto?
“Abbiamo investito su un progetto speciale ’Disegniamo la fortuna’ che ha coinvolto bambini e persone diversamente abili integrati nelle attività degli enti no profit del terzo settore e che ha parlato al cuore degli italiani. I partecipanti hanno presentato un disegno diventando gli ‘artisti’ della Lotteria Italia. I disegni vincitori sono stati inseriti in una parte del fronte del biglietto della Lotteria Italia 2021″.
E il rilancio del Totocalcio?
“Sembrava un prodotto finito, siamo a un 30% in più. L’abbiamo ripensato, rimodulato per renderlo più moderno, più vicino ai giocatori, più dinamico e personalizzabile”.
Cosa significa per l’ADM il Pnrr?
“In parte è già realtà: il Sudoco è parte del Pnrr. Abbiamo sempre molto investito nelle tecnologie e nel digitale: per noi Pnrr vorrà dire digitalizzazione, efficienza e supporto all’economia reale, attraverso il traffico di merci import-export. Un grande contributo alla bilancia commerciale di questo Paese”.

SPONSORIZZAZIONI SCOMMESSE, VEZZALI: ‘IPOTIZZARE REGOLE DIVERSE’
(GIOCONEWS – 31/01/2022)
La sottosegretaria allo Sport, Vezzali, ribadisce necessità di ‘una diversa e costruttiva regolamentazione’ sulle sponsorizzazioni degli operatori di scommesse ai club.
“Divieto sponsorizzazioni da agenzie di scommesse? Non voglio andare contro la sensibilità di chi nei governi precedenti ha istituito questo divieto, però constato che non ha sortito gli effetti sperati. Penso che, date le circostanze, possa essere ragionevole ipotizzare una diversa e costruttiva regolamentazione che, mantenendo ferma la lotta alla ludopatia, consenta di sfruttare quei budget che comunque sono destinati ai club. Penso che si debba intervenire sul diritto di immagine usato dai concessionari, tant’è che al tavolo ci sarà l’agenzia dei Monopoli”.
Con queste parole, la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, ribadisce l’intenzione, espressa già diverse volte, di verificare i margini di un intervento normativo in merito alla possibile sospensione temporanea del divieto di pubblicità al gioco, in vista dell’apertura del tavolo di confronto fra Governo e Federazione italiana giuoco calcio per risolvere la crisi del settore ma anche alle rappresentanze del mondo dello sport in generale.
In un’intervista al Sole 24 Ore, Vezzali fa il punto su diverse questioni care al mondo del calcio ed evidenziate dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, nel corso dell’ultima riunione del Consiglio federale.
“Una premessa: il calcio italiano è un pilastro dello sport italiano, e non è solo quello super professionistico della serie A, dentro cui pure viaggiano realtà diverse. Ma l’attenzione del Governo deve essere rivolta a tutto lo sport e alle difficoltà che sta affrontando. Riguardo al calcio siamo intervenuti, pur nelle oggettive e gravi difficoltà del momento con il credito d’imposta del 50 percento sulle sponsorizzazioni e con i ristori sui tamponi e altre spese sanitarie. Non dimentico poi le misure di cui hanno usufruito i club nel ‘decreto Crescita’ e in quello degli ‘impatriati’, oltre alle agevolazioni sulle imposte. Prima con la legge 178/20 che prevedeva rate in 24 mesi, poi con la legge di Bilancio per i primi 4 mesi del 2022 e una rateizzazione in 7 mesi. Aggiungo che è allo studio la possibilità di ampliare l’arco temporale fino a 20 mesi. Lo sport, e il calcio, non devono però dimenticare come la crisi sia antecedente al Covid. Non si possono solo invocare aiuti di Stato. Il Governo e la politica possono spingere sull’acceleratore, ma per un reale cambio di passo, c’è bisogno che anche il calcio cominci a correre”.
La sottosegretaria allo Sport poi torna sull’annunciato tavolo di confronto con i vertici dello sport. “Si dedicherà alle difficoltà economiche che sta attraversando lo sport professionistico, di vertice e l’intero comparto, per esaminare la situazione e per la valutazione di proposte serie ed efficaci, tenendo conto che realtà diverse impongono risposte tra loro diverse. Priorità? In questa prima fase dovremo identificare soluzioni che possano, in tempi brevi, dare frutti. Penso a ristori e rimborsi, ma soprattutto ad ”.
Un tavolo al quale mondo del calcio dovrà portare le proprie proposte di riforma, conclude Vezzali: “Vorrei essere di impulso all’attuazione di temi sui quali riscontro resistenze ma che sono ben presenti a tutti e che, peraltro, sono anche presenti nel programma del presidente Gravina: riforme dei campionati, sostenibilità, licenze, controlli e trasparenza dei bilanci e nelle partecipazioni societarie, flessibilità contrattuale con tetti salariali e budget, un freno alle commissioni dei procuratori, contenimento dei costi. Vogliamo, tutti insieme, realizzare il gol della vittoria, ma per farlo c’è bisogno di azioni concrete”.