RS 4 FEBBRAIO 2022

CONTO RIASSUNTIVO DEL TESORO: NEL 2021 DAI GIOCHI ENTRATE PER 11,7 MLD, ERANO 15 MLD NEL 2019
(PRESSGIOCHI – 04/02/2022)
Nell’intero anno 2021 gli incassi per entrate del bilancio dello Stato relativi alla voce lotto, lotterie ed altre attività di gioco ammontano a 11.752 milioni di euro.
Erano 9,8 miliardi nello stesso periodo 2020 e addirittura 15 mld nel 2019.
Come riporta il Conto riassuntivo del Tesoro, di questi:
3.041 mln sono relativi al Prelievo erariale dovuto ai sensi del decreto legge del settembre 2003, n. 269, sugli apparecchi e congegni di gioco, di cui all’art. 110, comma 6, del regio decreto n. 773 del 1931;
7.841 milioni relativi ai proventi del Lotto;
294 milioni derivano dai proventi di altre attività di gioco;
393 mln dalla quota del 40 per cento dell’imposta unica sui giochi di abilità e sui concorsi pronostici;
62 mln dal diritto fisso erariale sui concorsi pronostici.
A gennaio-dicembre 2021 ammontano a 1.155 milioni i proventi derivanti dal gioco del bingo, 8.304 mln di euro quelli derivanti dal versamento di somme da parte dei concessionari di gioco praticato mediante apparecchi di cui all’articolo 110, c. 6, t.u. di cui al r. d. 18 giugno 1931, n. 773.
Sono 187 milioni i proventi relativi ai canoni di concessione per la gestione della rete telematica relativa agli apparecchi da divertimento ed intrattenimento ed ai giochi numerici a totalizzatore nazionale.
Ammonta infine a 614 milioni la ritenuta del 6 per cento sulle vincite del gioco del lotto.

CONFRONTO A ROMA FRA MINENNA (ADM) E VEZZALI (MINISTERO SPORT)
(GIOCONEWS – 04/02/2022)
L’incontro fra Minenna (Adm) e Vezzali (ministero Sport) ha fornito l’occasione per collaborazioni istituzionali tra l’Agenzia e il dicastero.

Proseguono le interlocuzioni dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli con soggetti della politica e delle istituzioni.
Nel pomeriggio del 3 febbraio il direttore generale Marcello Minenna ha incontrato a Roma la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, alla quale ha illustrato il Libro blu di Adm con i risultati dell’anno 2020.
“L’incontro – si legge in un tweet di Adm – ha fornito l’occasione per collaborazioni istituzionali tra l’Agenzia e il dicastero”.

DISTANZIOMETRO A BOLOGNA, FILCAMS-CGIL: “SALE GIOCHI A RISCHIO CHIUSURA, REGIONE MODIFICHI LEGGE PER SALVARE I LAVORATORI”
(JAMMA – 04/02/2022)
Per effetto della legge regionale contro la ludopatia una società concessionaria si avvia a chiudere entro fine giugno due sale gioco a Bologna perché non rispettano l’obbligo di 500 metri di distanza dai luoghi sensibili. E così sono a rischio licenziamento i 15 lavoratori impiegati in quelle sale.
Per questo – come riporta Il Resto del Carlino – la Filcams-Cgil di Bologna ha chiesto di convocare un tavolo di salvaguardia che si è riunito ieri. “Questa situazione si replicherà purtroppo anche in tutta la regione – avverte il sindacato –. Perciò abbiamo fatto formale richiesta alla Regione perché intervenga per scongiurare tale sorte ai lavoratori coinvolti. Ad oggi al tavolo ha partecipato solo (…), ma auspichiamo che anche le altre aziende si siedano al tavolo”. La Filcams sottolinea che “altre regioni, come il Piemonte e il Lazio, hanno modificato le loro leggi, introducendo il principio che tutte le sale già aperte prima dell’entrata in vigore delle normative possano restare operative”.

TORINO, IN SALA GIOCHI SENZA GREEN PASS: MULTATI I DUE AVVENTORI E ATTIVITÀ CHIUSA PER 5 GIORNI
(AGIMEG – 04/02/2022)
Nelle scorse ore, la Polizia di Stato di Torino ha effettuato una serie di controlli a locali ed esercizi pubblici, volti alla verifica di condotte connesse al disturbo della quiete pubblica nonché del rispetto della normativa anticovid.
Mercoledì pomeriggio, i poliziotti del Comm.to Barriera Nizza, unitamente a personale della Polizia Municipale e dell’ASL Sian, hanno controllato vari esercizi commerciali. In particolare, una sala giochi dove all’interno non venivano rispettate diverse direttive anticovid (il titolare non verificava e consentiva l’accesso al locale a 2 avventori sprovvisti di Green pass e privi di mascherina, mancanza del cartello indicante la capienza massima). Dunque, gli agenti hanno comminato per l’attività la chiusura per 5 giorni, con contestuale sanzione di 400 euro ciascuno per i 2 avventori privi di certificazione verde e per il titolare.