ANCORA SULLE LEGGI REGIONALI

Sulla Gazzetta Ufficiale 3a Serie Speciale – Regioni n. 44 del 17 novembre 2018 è stata pubblicata la legge della Regione Liguria 26 aprile 2018, n. 2   Proroga del termine di cui all’articolo 2, comma 1, della legge regionale 30 aprile 2012, n. 17 (Disciplina delle sale da gioco).

Il comma 1 – articolo 2 – della legge del 2012 prevedeva l’applicazione del c.d. distanziometro, che era stabilito in 300 metri da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, impianti sportivi e centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale ed inoltre strutture ricettive per categorie protette.

Con la legge n. 2 del 2018 si stabilisce che l’entrata in vigore della norma è  prorogata fino alla “data di entrata in vigore del testo  unico  in  materia  di prevenzione e trattamento del Gioco d’azzardo patologico (GAP)”.

C’è il riconoscimento, in sostanza, della necessità di una normativa nazionale, sia esso un testo unico o un codice, che provveda a riordinare e rivedere tutta la materia del gioco pubblico.

Come ho avuto modo di scrivere anche recentemente, in quasi tutte le regioni: dal Piemonte alla Puglia, dalla Liguria alla Calabria passando per l’Emilia-Romagna, la Toscana, l’Abruzzo ecc…, si prende tempo, si rinvia o si discute sul “se, come e per quanto tempo eventualmente rinviare” la piena entrata in vigore delle norme regionali.

La decisione da prendere, in tutte le Regioni interessate, dovrebbe essere quella adottata dalla Regione Liguria: prorogare tutto in attesa del riordino del settore.

Questa decisione da un lato farebbe chiarezza rispetto alla confusione del momento, dall’altro costituirebbe una forte spinta per Parlamento e Governo ad avviare e portare a termine, in tempi rapidi, il riordino di tutta la materia.

I tempi potrebbero non essere eccessivamente lunghi in quanto non si parte da zero. C’è il documento approvato a settembre dello scorso anno dalla Conferenza Unificata, ci sono alcune proposte di legge che sono state già presentate in Parlamento, che riprendono proprio i contenuti di quell’accordo.

Questo sarebbe un chiaro e forte segnale, da parte della politica, della volontà di rimettere mano a tutta l’offerta di gioco legale e, contemporaneamente, di intensificare la lotta all’illegale.