RS 11 GENNAIO 2022

SUPER GREEN PASS E GIOCO, I TECNICI DEL SENATO: ‘ECCO LE SANZIONI’
(GIOCONEWS – 11/01/2022)
I tecnici del Senato ricordano le sanzioni previste per chi viola l’obbligo di green pass rafforzato anche per l’accesso alle location di gioco.
Il decreto Festività del 24 dicembre amplia l’obbligo di super green pass anche alle “attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò (ivi comprese le ipotesi di attività svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente)”, e ovviamente “resta fermo che lo svolgimento delle attività e la fruizione dei servizi sono ammessi nel rispetto delle condizioni, dei limiti e dei divieti stabiliti dalle disposizioni transitorie in materia di emergenza epidemiologica Covid-19 e variabili a seconda del colore della zona”.
Lo ricordano i tecnici del Servizio Studi nella schede di lettura del testo, che si aggiungono a quelle del Dl del 30 dicembre, nel quale si chiarisce che continua a essere sanzionata la violazione degli obblighi previsti appunto dal Dl festività e relativi all’accesso ad una serie di luoghi e attività quali: i musei, istituti e luoghi della cultura, mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra o di contatto, centri benessere, centri termali parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi, – attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo nonché ai corsi di formazione privati, svolti in presenza”.
Chiunque violi queste misure è soggetto “alla sanzione amministrava pecuniaria del pagamento di una somma da 400 a 1.000 euro”, come prevede l’articolo 4 del Dl Covid, che fissa anche l’obbligo per i titolari o i gestori di determinati servizi e attività, di verificare che l’accesso a questi ultimi avvenga nel rispetto delle disposizioni di legge e contiene disposizioni relative all’attività di verifica; e l’applicazione della sanzione amministrativa accessoria, a partire dalla terza violazione, della chiusura dell’esercizio o dell’attività da uno a dieci giorni, alle violazioni delle disposizioni relative all’accesso a determinati servizi e alle attività.

MEF, ENTRATE TRIBUTARIE: NEI PRIMI UNDICI MESI DEL 2021 DAI GIOCHI 10,8 MILIARDI DI EURO (+19%)
(AGIMEG – 11/01/2022)
Nel periodo gennaio-novembre 2021 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 441.477 milioni di euro, segnando un incremento di 47.831 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno 2020 (+12,2%).
Il confronto tra i primi undici mesi 2021 e quelli del corrispondente periodo del 2020 presenta ancora un evidente carattere di disomogeneità per effetto del lockdown e delle conseguenti misure economiche e di sospensione dei versamenti dirette ad affrontare l’emergenza sanitaria. Tali misure hanno continuato a influenzare il gettito relativo all’anno 2021, modificando il consueto profilo temporale dei versamenti delle imposte. Infatti, per effetto della sospensione dei versamenti, che potevano essere effettuati in unica soluzione entro il 16 marzo 2021, ovvero in quattro rate, le entrate relative al quadrimestre marzo-giugno 2021 contengono anche quote dei versamenti sospesi in scadenza nell’ultimo trimestre del 2020 (IVA e ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati e su indennità di cessazione del rapporto di collaborazione a progetto).
Il mese di novembre registra una variazione positiva delle entrate tributarie pari a 7.385 milioni di euro (+13,1%), determinata dall’incremento del gettito delle imposte dirette di 5.373 milioni di euro (+17,2%) e delle imposte indirette di 2.012 milioni di euro (+8,0%).
IMPOSTE DIRETTE
Nei primi undici mesi del 2021 le imposte dirette ammontano a 244.663 milioni di euro, con un incremento di 19.095 milioni di euro (+8,5%).
Il gettito dell’IRPEF si attesta a 181.211 milioni di euro con un incremento di 10.605 milioni di euro (+6,2%). Andamento positivo registrano le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+6.814 milioni di euro, +9,6%), il cui gettito ha beneficiato della proroga disposta dal “Decreto Ristori” a favore dei sostituti d’imposta che hanno provveduto al versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati e su indennità di cessazione del rapporto di collaborazione a progetto corrisposti negli ultimi tre mesi del 2020. Positivo risulta anche l’andamento delle ritenute effettuate sui redditi da lavoro dipendente del settore pubblico (+1.278 milioni di euro, +1,8%) e di quelle dei lavoratori autonomi (+1.056 milioni di euro, +10,8%). I versamenti IRPEF da autoliquidazione evidenziano una crescita (+779 milioni di euro, +4,5%).
Tra le altre imposte dirette, si segnalano gli andamenti in crescita dell’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (+1.918 milioni di euro, +25,0%) e delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+898 milioni di euro, +54,8%). Il gettito complessivo delle altre imposte dirette cresce di 4.405 milioni di euro (+51,4%), tra cui si evidenzia, per effetto dei provvedimenti introdotti dal D.L. 104/2020, l’incremento di gettito pari a 3.246 milioni di euro dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi sulle rivalutazioni dei beni aziendali iscritti in bilancio e sullo smobilizzo dei fondi in sospensione di imposta L’IRES registra un gettito L’IRES pari a 31.168 milioni di euro in crescita di 1.555 milioni di euro (+5,3%).
IMPOSTE INDIRETTE
Le imposte indirette ammontano a 196.814 milioni di euro, in aumento di 28.736 milioni di euro (+17,1%). Al risultato ha contribuito prevalentemente l’IVA (+22.114 milioni di euro, +21,1%) e, in particolare, l’IVA sugli scambi interni (+17.582 milioni di euro, +18,4%). Anche la componente relativa alle importazioni ha segnato un incremento del gettito (+4.532 milioni di euro, +49,2%).
Tra le altre imposte indirette, registrano un andamento positivo le entrate dell’imposta sulle assicurazioni (+ 316 milioni di euro, +8,7%). Evidenziano una crescita anche le entrate dell’imposta di bollo (+216 euro, +3,4%) e dell’imposta di registro (+1.169 milioni di euro, +33,8%).
ENTRATE DA GIOCHI
Le entrate totali relative ai giochi (che includono varie imposte classificate come entrate erariali sia dirette che indirette) sono risultate pari a 10.888 milioni di euro (+1.737 milioni di euro, pari a +19,0%); considerando solo le imposte indirette, il gettito delle attività da gioco (lotto, lotterie e delle altre attività di gioco) è di 10.355 milioni di euro (+1.651 milioni di euro, pari a +19,0%);
ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO
Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo si attestano a 7.055 milioni di euro (-391 milioni di euro, –5,2%) di cui: 3.466 milioni di euro (+82 milioni di euro, +2,5%) affluiti dalle imposte dirette e 3.619 milioni di euro (-473 milioni di euro, –11,6%) dalle imposte indirette.

SALERNO. GIOCHI E SCOMMESSE ILLEGALI: 33 ARRESTI. BLITZ IN VARIE CITTÀ D’ITALIA CON INTERVENTI ANCHE A MALTA, PANAMA E ROMANIA
(JAMMA – 11/01/2022)
Sono 33 le persone arrestate nell’ambito dell’operazione “Nautilus” condotta dai Carabinieri del comando provinciale di Salerno, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia. Il gip del tribunale di Salerno ha disposto per tutti la custodia cautelare in carcere.
Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere di tipo mafioso nell’ambito di giochi e scommesse illegali, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro provento di delitto in attività economiche, auto-riciclaggio con l’aggravante di agevolare diverse organizzazioni criminali contigue alla camorra e ad altre mafie.
Il maxi blitz è scattato all’alba e da Salerno ha interessato anche le province di Napoli, Roma, Potenza, Ravenna e diversi Stati esteri: in particolare Panama, Romania e Malta.
I Carabinieri stanno procedendo nel sequestro di 11 siti internet e di due società con sede legale a Mercato San Severino più 3 milioni di euro nei confronti di C.L.G. e di altre persone che, allo stato delle investigazioni, sono state ritenute prestanome. C.L.G, che nell’ordinanza cautelare viene ritenuto capo e promotore del sodalizio criminale, è accusato di aver costituito una vera e propria holding dedita al gaming on line illecito sul territorio nazionale ed estero, avvalendosi anche dei legami con i vertici dei Casalesi. Nella ricostruzione fatta propria dal giudice emerge che l’uomo, servendosi di un sistema di gestione ed amministrazione telematico ideato da T.L. nei primi anni 2000 ne avrebbe nel tempo incrementato notevolmente le potenzialità e la diffusione, sfruttando competenze nel settore tecnico-informatico di uno dei sodali grazie ad una community di gioco fatta di diversi milioni di giocatori diffusi in tutto il mondo. I giocatori fruivano della piattaforma messa a disposizione, potevano giocare e scommettere on line l’uno contro l’altro a distanza di migliaia di chilometri e senza alcun vincolo di tempo e luogo. Il G.I.P., in particolare, ha ritenuto fondata la ricostruzione degli investigatori, in particolare del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno, secondo la quale la presunta organizzazione criminale avrebbe effettuato le proprie attività mediante siti internet prevalentemente con domini .com ed .eu, tutti privi delle prescritte autorizzazioni dei Monopoli di Stato italiani, posizionati presso diversi server che, seppur coordinati da Mercato San Severino, sono stati materialmente ubicati all’estero, in paradisi fiscali, tra i quali Panama e l’Isola di Curacao. Proprio tali elementi hanno reso particolarmente complesse e difficoltose le operazioni di monitoraggio. Il sodalizio criminale avrebbe abusivamente programmato ed eseguito il gioco delle scommesse, del casinò e del poker Texas Hold’em, associandosi alla rete dbgpoker (piattaforma di poker on-line attiva su siti allocati all’estero e non autorizzati ad operare in Italia). Alcuni giochi, inoltre, risultavano fruibili anche su slot machines e totem, materialmente posti in diverse attività commerciali, per lo più nel sud Italia, alle quali questi giochi venivano imposti. Alcune sale giochi individuate in Italia sono riconducibili alle due società di Mercato San Severino oggetto di sequestro preventivo. Sempre secondo l’ipotesi accusatoria ritenuta fondata dal GIP, la capillare diffusione dei siti di gioco avveniva mediante un sistema piramidale alla cui base vi era il player, facente parte della community di gioco globale, elemento di maggior importanza di tutto il sistema, poiché di fatto finanziatore e fruitore finale del sistema di gioco.

BINETTI (UDC): “LA RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI SUL GIOCO PREOCCUPA, TUTELARE I GIOVANI”
(PRESSGIOCHI – 11/01/2022)
“La relazione della Corte dei Conti ha fatto risuonare un grido di allarme, utilizzando come parametri la spesa complessiva e il tempo dedicato al gioco d’azzardo. Sorprende che il governo non abbia messo in evidenza misure concrete a sostegno dei giovani per evitare questa deriva personale e sociale che brucia risorse economiche e impoverisce il loro spirito di iniziativa. Nulla è stato fatto a favore di questi soggetti, che col tempo diventano sempre più problematici. Nulla è stato fatto neppure per scoraggiare il gioco d’azzardo nonostante sia evidente anche il maggior ricorso dei giovani e dei giovanissimi all’alcol e alle droghe.
Il nostro evidentemente non è un Paese per giovani ma è urgente che lo diventi predisponendo iniziative positive a favore dello studio, dello sport, del loro inserimento nel lavoro. Abbandonarli a se stessi significa assumersi la responsabilità delle loro potenziali dipendenze e non riuscire a tirarli fuori dall’inferno delle droghe che qualcuno vorrebbe depenalizzare per facilitarne uso e abuso.”
Commenta così Paola Binetti, senatrice dell’Udc, la relazione della Corte dei Conti sul gioco patologico.
“L’obiettivo- conclude- è quello di predisporre un’azione coordinata di interventi normativi, di natura preventiva diretti a contrastare gli effetti del disturbo da gioco d’azzardo (DL n. 87 del 2018). Ma il problema vero è che lo Stato ha il Monopolio dell’Agenzia, attraverso la quale gestisce anche il gioco d’azzardo.
Un evidente e clamoroso conflitto di interesse, per cui da un lato il governo guadagna molto dal gioco e dall’altro tenta di ridurre gli effetti più clamorosi della dipendenza che contribuisce a sviluppare. Per ovviare, solo molto parzialmente, a questa situazione paradossale, è stato stabilito un fondo, coperto dalle entrate fiscali relative al gioco d’azzardo, gestito dal Ministero della Salute per contrastare gli effetti della dipendenza dall’azzardo”.