RS 12 GENNAIO 2021

DEBORAH CINQUE E ANTONIA CAMPANELLA (PROMOTRICI MANIFESTAZIONE ‘ROSA’) AD AGIMEG: “OGGI PRETENDIAMO UN DIALOGO E DELLE RISPOSTE CONCRETE DAL GOVERNO PER LA RIAPERTURA DL SETTORE DEI GIOCHI”
(AGIMEG – 12/01/2021)
“Oggi speriamo di ottenere un dialogo con il Governo perché il settore è caduto nello sconforto. Abbiamo tante domande e speriamo di ricevere delle risposte. La riapertura nelle eventuali ‘zone bianche’ potrebbe comportare solo delle difficoltà se poco dopo la situazione dovesse aggravarsi e tornare in fasce in cui ci farebbero chiudere di nuovo causando danni irreparabili per il comparto. Abbiamo bisogno di riaprire e non chiudere più perché abbiamo già subito uno stop di sei lunghi mesi, non possiamo permetterci altri giorni di chiusura perché ci porterebbero al fallimento. Le perdite sono già molto pesanti e non è possibile che altri settori economici, seppur con delle restrizioni, continuano ad essere aperti e noi siamo completamente chiusi. Dunque, il Covid-19 non è la causa principale per la chiusura del comparto”. E’ quanto hanno affermato ad Agimeg due promotrici della manifestazione ‘rosa’: Deborah Cinque (gruppo Facebook Uniti per il Bingo) e Antonia Campanella (EMI Rebus – GiocareItalia).

DONNE IN PIAZZA. CHIACCHIO (CONFEDERAZIONE GIOCAREITALIA) A PRESSGIOCHI: “TANTE ATTIVITÀ RISCHIANO IL FALLIMENTO, RIAPRIRE CON LE REGOLE””
(PRESSGIOCHI – 12/01/2021)
“Il settore del gioco è formato da un tessuto imprenditoriale e lavorativo composto da molte donne, mamme, ragazze che lavorano in un settore troppo spesso bistrattato. Oggi a Roma scende questa rappresentazione, che fa parte in maniera importante della filiera.
Il comparto del gioco legale – afferma a PressGiochi Pasquale Chiacchio presidente Agsi e Confederazione GiocareItalia in occasione della manifestazione delle donne a Roma – è chiuso da tempo, tuttavia i contagi aumentano a dimostrazione del fatto che gli untori non siamo noi. Quindi le Istituzioni dovrebbero comprendere che qualcosa si è sbagliato. Se le attività vengono costrette a chiudere, vanno ristorate in un modo congruo. Le attività chiuse vanno ristorate mese per mese, i costi fissi restano e se non arriva la cassa integrazione dobbiamo sostenere noi il personale.
La proposta da fare è quella di far riaprire tutte le attività produttive nel rispetto di determinate regole. Poi chi contravviene paga le conseguenze delle proprie azioni. Siamo per un confronto costruttivo e condiviso. Siamo per costruire non per distruggere. La nostra controparte, il Governo, ha l’obbligo di confrontarsi con una parte produttiva importante.
Questo di oggi è un modo per dare un segnale al Governo per far capire all’esecutivo che il nostro settore è composto da tantissime famiglie che ora stanno in sofferenza e che molte aziende rischiano il fallimento”.

MILLEPROROGHE, DOSSIER SERVIZIO STUDI: “PROROGA LOTTERIA SCONTRINI AL 1° FEBBRAIO NECESSARIA A CAUSA DELL’EMERGENZA COVID-19”
(JAMMA – 12/01/2021)
“L’articolo 3, commi 9-11, prevede che il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, d’intesa con l’Agenzia delle entrate, che stabilisce le modalità attuative dell’avvio e dell’operatività della lotteria dei corrispettivi sia emanato entro e non oltre il 1° febbraio 2021. Viene inoltre spostato al 1° marzo 2021 la decorrenza del termine per i consumatori, nel caso in cui gli esercenti rifiutino di acquisire il codice lotteria al momento dell’acquisto, di effettuare le relative segnalazioni. Si prevede infine la possibilità per il Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi del Ministero dell’economia e delle finanze di conferire incarichi di collaborazione”. E’ quanto si legge nel dossier – schede di lettura e profili di carattere finanziario sul Decreto Milleproroghe realizzato dal Servizio Studi di Camera e Senato. […]

PROVINCIA TRENTO, LEGGE GIOCO: SÌ AL CONFRONTO CON GLI ESERCENTI
(GIOCONEWS – 12/01/2021)
Al via l’iter del Ddl di modifica della legge sul gioco della Provincia di Trento: primo confronto in commissione Sanità, il firmatario Leonardi chiede di tutelare esercenti e legalità.
Al consiglio provinciale di Trento, primi passi per il disegno di legge 65 sul gioco, a firma del consigliere Giorgio Leonardi (Forza Italia), finalizzato alla modifica alla legge del 2015 che dallo scorso 1° agosto ha sancito lo spegnimento degli apparecchi installati negli esercizi pubblici – bar e tabaccherie in testa – che non rispettano il distanziometro.
Il testo infatti è stato esaminato dalla commissione Sanità nella seduta pomeridiana di ieri, 11 gennaio, con la fissazione delle audizioni.
Leonardi ha osservato che la proposta mira alla salvaguardia del comparto imprenditoriale e nel contempo alla tutela della salute pubblica. “Se resta in vigore l’attuale legge 13/2015, si stima una perdita di occupazione che va dalle 300 alle 400 unità: persone per la maggior parte non più giovanissime, operai generici e difficilmente ricollocabili, anche a fronte dell’attuale difficile congiuntura economica.
Dobbiamo tutelare gli esercenti del gioco legale – ha aggiunto – anche se non mi stupirei se gli imprenditori toccati nella propria attività ricorressero a contenziosi. Con queste norme, penso che potrà essere preservata un’attività di enorme rilievo a livello locale e nazionale con 40-50 milioni di euro di introiti solo per la nostra Provincia. Stiamo parlando di attività lecita e non patologica: il vuoto lasciato dal gioco lecito, infatti, potrebbe lasciare spazio a quello illecito, con le conseguenti infiltrazioni criminali, per non parlare del gioco online”.
In risposta al forzista, l’assessore al Commercio, Roberto Failoni, ha assicurato che seguirà l’iter del disegno di legge, a seguito del quale esprimerà le valutazioni di merito.
“Dalle audizioni mi attendo dei dati, se disponibili, rispetto all’illegalità”, ha osservato Paola Demagri, consigliera del Partito Autonomista Trentino Tirolese.
Secondo Sara Ferrari (Partito democratico) “forse si potrebbe sentire il Commissariato del Governo su questo ultimo aspetto ed anche il dipartimento di Sociologia che nel 2018 fece uno studio interessante sul tema, coinvolgendo anche gli esercenti, nell’indirizzo ‘formativo’ di cui parla il collega Leonardi”.
Lucia Coppola (Gruppo misto) si è chiesta se si possano anche ascoltare gli esercenti che hanno deciso di eliminare gli apparecchi dalla loro offerta, per la prevenzione del gioco patologico.
Infine Paolo Zanella (Futura 2018), viste le nuove competenze assegnatele dalla recente legge finanziaria, ha suggerito l’ascolto anche della Fondazione Demarchi.