RS 15 MARZO 2021

GIOCHI. RAGIONERIA DELLO STATO: A GENNAIO ENTRATE TRIBUTARIE A -32,3 PER CENTO
(JAMMA – 15/03/2021)
Le entrate di lotto e lotterie nel mese di gennaio ammontano a 836 milioni di euro registrando una flessione pari a 399 milioni di euro (-32,3 per cento) a causa della diminuzione del Preu per l’annullamento degli acconti dovuti sul primo bimestre (determina del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del 22 gennaio 2021.
E’ quanto registra la Ragioneria dello Stato nell’ultimo bollettino delle Entrate tributarie.

IL COVID GONFIA IL GIOCO ILLEGALE: BOOM A 20 MILIARDI E L’ITALIA TORNA INDIETRO DI VENT’ANNI
(AGIMEG – 15/03/2021)
Questo è titolo di un interessantissimo articolo pubblicato dal quotidiano il “Domani. “Tra gli effetti negativi della pandemia c’è anche la ripresa del gioco nero che prima del 2020 sembrava ormai relegato in una posizione marginale. L’allarme del direttore dei Monopoli Marcello Minenna, alla commissione Antimafia, che ha calcolato che nell’anno terribile del Covid il volume stimato del gioco illegale supera i 20 miliardi di euro. Una cifra colossale che di colpo fa indietreggiare l’Italia a vent’anni fa”. Apre così l’articolo de il “Domani”.
“A causa del Covid le sale dedicate ai giochi legali sono state chiuse per 240 giorni e molti giocatori si sono rivolti al gioco nero. Il gettito statale diminuito di 4,5 miliardi di euro, quasi la metà di quanto lo stato incassava prima della pandemia – riporta il quotidiano che sottolinea come il settore abbia una forza lavoro di 120 mila dipendenti e che: “ La crescita dell’illegale è soprattutto nell’online: si gioca ovunque, dal bar alla lavanderia”
“Alla ripresa del gioco nero l’agenzia specializzata Agimeg ha dedicato uno speciale e i dati riportati sono eloquenti: gli arresti per le attività illecite nel 2020 sono stati 200, con un incremento del 257 per cento rispetto all’anno prima (56 arresti). Le denunce sono cresciute del 158 per cento, da 62 a 160. Nei primi mesi del 2021 sono già state arrestate 14 persone e altre 37 denunciate. Quasi triplicati i sequestri di slot illegali”. Si legge sempre nell’articolo, dove si sottolinea anche il poco invidiabile record europeo di giorni di chiusura per le sale giochi, sale scommesse e sale bingo.

DDL OMNIBUS, GIUNTA VDA: ‘GIOCO, RIDURRE IL NUMERO DEI LUOGHI SENSIBILI’
(GIOCONEWS – 15/03/2021)
Nel Ddl Omnibus, la Giunta della Valle d’Aosta propone la riduzione dei luoghi sensibili per l’apertura di attività di gioco, Ordine dei medici e opposizioni consiliari dicono no.
Controcorrente. È l’orientamento scelto dalla giunta regionale della Valle d’Aosta, che nell’ambito della legge di manutenzione dell’ordinamento regionale per il 2021 – il cosiddetto “Omnibus” – si propone di intervenire sulla normativa vigente in materia di contrasto del gioco patologico, riducendo il numero dei luoghi ritenuti “sensibili” per l’apertura di nuove attività.
Scorrendo il testo del disegno di legge, all’esame della commissione Affari generali in seduta oggi, 15 marzo, e delle commissioni Servizi sociali e Sviluppo economico in calendario sul finire di questa settimana, ci si imbatte nell’articolo 16, relativo alla modificazione che riguarda, in particolare, il riferimento, nell’ambito dei luoghi sensibili, alle strutture culturali, ricreative o sportive, nonché alle strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale e alle strutture ricettive per categorie protette, per le quali il divieto vale solo qualora si tratti di strutture pubbliche. Si prevede, inoltre, di espungere, dall’elenco dei luoghi sensibili, gli sportelli bancomat.
IL TESTO INTEGRALE DELL’ARTICOLO 16 – (Disposizioni in materia di prevenzione del vizio del gioco d’azzardo e contrasto alla dipendenza dallo stesso. Modificazione alla legge regionale 15 giugno 2015, n. 14)
Il comma 1 dell’articolo 4 della legge regionale 15 giugno 2015, n. 14 (Disposizioni in materia di prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico. Modificazioni alla legge regionale 29 marzo 2010, n. 11 (Politiche e iniziative regionali per la promozione della legalità e della sicurezza)), è sostituito dal seguente: “1. È vietata l’apertura di sale da gioco e di spazi per il gioco in luoghi che siano ubicati ad una distanza, misurata in linea d’aria, inferiore a 500 metri da istituti scolastici di ogni ordine e grado, da strutture culturali, ricreative o sportive pubbliche, da strutture residenziali o semiresidenziali pubbliche operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale, da strutture ricettive pubbliche per categorie protette e ludoteche per minori, da istituti di credito, da esercizi di compravendita di oro e oggetti preziosi usati, nonché da luoghi di culto”.
CONTRARIO L’ORDINE DEI MEDICI – Una proposta che ha subito sollevato critiche, a cominciare da quelle mosse dal Consiglio dell’ordine dei medici e degli odontoiatri della Valle di Aosta.
“È intenzione voler molto ridurre le limitazioni ora esistenti per l’apertura di sale da gioco e di spazi per il gioco – spiega in una nota il presidente dell’ordine Roberto Rosset – e noi, come organi sussidiari dello Stato vigilati dal Ministero della Salute, non possiamo non esprimere la nostra perplessità su un intervento legislativo che va ad incidere sulla salute dei nostri concittadini.
Il disturbo da gioco d’azzardo (Dga) non è solo un fenomeno sociale ma è una vera e propria malattia che rende incapaci, alla vista del luogo dove sia possibile esercitare l’azzardo, di resistere all’impulso di giocare o fare scommesse in denaro. Ha in comune con la dipendenza da sostanze il comportamento compulsivo che, oltre che ad incidere in modo invalidante sulla salute e sulle relazioni sociali, produce gravi danni economici alle famiglie.
Siamo certi – auspica il presidente dell’ordine dei medici e degli odontoiatri – che il Consiglio regionale valuterà attentamente tali problematiche prima di approvare tale articolo perché da noi la problematica è purtroppo molto diffusa fra giovani e pensionati”.
PROGETTO CIVICO PROGRESSISTA: “BLOCCARE MODIFICA” – Ad esprimere contrarietà alla modifica intervengono anche i membri del gruppo consiliare Progetto civico progressista, che reputano “preoccupante l’inserimento di un articolo nella legge omnibus per limitare i luoghi sensibili che sono determinanti per definire la collocazione delle slot ai soli luoghi pubblici lasciando libera apertura presso strutture identiche ma private”.
Secondo i consiglieri, “tale proposta è priva di alcuna motivazione plausibile che non sia l’interesse dei gestori delle sale da gioco e simili e rischia di vanificare i frutti del faticoso lavoro non solo della regione ma anche dei comuni che hanno emesso i regolamenti”.
Il Pcp quindi lancia “un appello a tutte le forze presenti in consiglio regionale per evitare che questo articolo arrivi in Aula, costringendo il Consiglio, e a cascata gli Enti locali, a reiterare un percorso già fatto con dedizione e sensibilità per arginare questo problema universalmente riconosciuto”.

100 KM, LA MARCIA A PIEDI PER MANIFESTARE CONTRO LA LEGGE REGIONALE SUL GIOCO DEL PIEMONTE
(PRESSGIOCHI – 15/03/2021)
Una camminata di 100 km, una marcia per arrivare a Torino da Bosco Marengo (Alessandria) e protestare contro le chiusure del settore del gioco legale e contro la definitiva entrata in vigore della legge regionale del Piemonte che colpisce duramente con il distanziometro sale giochi e attività di gestione.
Sono Piero Corrado e Gaetano Giorgio Franchina i due marciatori che vogliono così sensibilizzare in modo diverso sulle problematiche del settore giochi.
“Siamo partiti ieri mattina alle 6,30 dalla nostra filiale di Bosco Marengo – affermano a PressGiochi – e ci siamo fermati dopo una prima giornata di cammino a Quarto Inferiore dopo aver percorso 40 km.
Questa mattina ne abbiamo già percorsi 25 di Km e ora siamo ad Asti centro dove abbiamo già incontrato un altro operatore del settore che ha mostrato sostegno alla nostra iniziativa volta a sensibilizzare sui problemi del gioco legale tanto più qui a Torino. Stiamo raccogliendo il supporto del settore in una situazione che non è semplice. Lo assicuro.
Arriveremo questa sera a Cantarana e domattina ripartiremo alla volta di Chieri per poi mercoledì fare l’ultima camminata che ci porterà a Torino per presenziare alla manifestazione di giovedì mattina”.
Una iniziativa un po’ diversa per accendere i riflettori sulla manifestazione anche da parte dell’opinione pubblica e delle politica locale Piemontese su un settore chiuso da troppi mesi per via delle pandemia e sulla situazione regionale che vedrà il prossimo 20 maggio l’entrata definitiva in vigore della legge sul gioco con le disposizioni del distanziometro che verranno applicate anche alle sale dedicate licenziate per ultime.
“La legge regionale farà morire questo settore. Siamo a casa da novembre e la nostra protesta è questa, arrivare a Torino a piedi” conclude Corrado.