RS 22 APRILE 2021

GIOCHI, ACADI: “IL LAZIO RISCHIA DI METTERE IL GIOCO LEGALE IN UN LOCKDOWN PERENNE”
(PRESSGIOCHI – 22/04/2021)
Il blocco delle attività nel settore del gioco pubblico ha superato i 10 mesi complessivi, mettendo in ginocchio nel Paese 150mila lavoratori e 75mila imprese più l’indotto. Nel Lazio il quadro rischia di venire drammaticamente aggravato dalla Legge Regionale 5/2013 che, nonostante intenda contrastare il disturbo da gioco d’azzardo, non appare risolutiva sotto il profilo clinico e sanitario perché in concreto determinerebbe un divieto sulla sostanziale totalità del territorio anche per le realtà esistenti e andrebbe ad affondare definitivamente un comparto già stremato dal lockdown. La norma entrerebbe in vigore il 28 agosto e innescherebbe una dinamica simile a quanto sta avvenendo in Piemonte con la legge regionale 9/2016, che già sta determinando pesanti effetti a livello occupazionale.
Saranno questi i temi al centro del webinar “Analisi dell’impatto sociale del settore del Gioco Pubblico nella Regione Lazio e delle conseguenze dell’entrata in vigore della L.R 5/2013”, organizzato dall’Associazione concessionari di giochi pubblici (Acadi) e che si svolgerà lunedì 26 aprile, alle ore 15:30.
L’introduzione dei lavori sarà affidata a Geronimo Cardia, Presidente di Acadi, e le conclusioni saranno svolte dal Sottosegretario del Ministero dell’economia e delle finanza, On. Claudio Durigon. Interverranno al webinar, il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, il Direttore dell’Istituto Tolomeo Studi e Ricerche Paolo Feltrin che presenterà e illustrerà lo studio “Analisi dell’impatto sociale del settore del Gioco Pubblico nella Regione Lazio e delle conseguenze dell’entrata in vigore della L.R. 5/2013”. L’analisi del fenomeno verrà realizzata anche dal vicedirettore dell’Istituto di Ricerca Eurispes Alberto Baldazzi. Il dibattito si articolerà poi con diversi interventi: il medico e psichiatra Sarah Viola, il componente Osservatorio della Regione Lazio su gioco d’azzardo patologico Domenico Faggiani, il già sottosegretario con delega ai Giochi Pier Paolo Baretta, il Presidente della Commissione della Regione Lazio allo Sviluppo Economico Marietta Tidei, il consigliere regionale del Lazio Sergio Pirozzi, la già consigliera della Regione Campania Antonella Ciaramella, il consigliere della Regione Puglia Francesco Paolo Campo. Concluderà i lavori il Sottosegretario al Ministero dell’economia e delle finanze Claudio Durigon.

LEGGE GIOCO PIEMONTE. CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE VOTA A FAVORE DELLA SOSPENSIONE DELLA DISCUSSIONE DELLA PDL 99 SUL GIOCO D’AZZARDO
(AGIMEG – 22/04/2021)
Il Consiglio regionale del Piemonte ha votato a favore della sospensione della discussione della pdl 99 sul gioco d’azzardo. Nelle prossime settimane verrà presentato un Ddl della Giunta. La decisione è stata presa con 23 favorevoli e 17 non votanti. Dopo la votazione, il Consiglio procede con la discussione dei successivi punti all’ordine del giorno.

DEF IN PARLAMENTO, BOND E DE BERTOLDI CRITICI SU CHIUSURA GIOCO
(GIOCONEWS – 22/04/2021)
Le due Aule del Parlamento esaminano favorevolmente il Def e la richiesta di scostamento di bilancio, ma focus anche sul gioco in lockdown.
Le due Aule del Parlamento sono impegnate, oggi 22 aprile, nell’esame del Documento di economia e finanza che si accompagna alla richiesta di scostamento di bilancio da 40 miliardi, parte dei quali saranno destinati a sostenere il secondo decreto Sostegni, atteso nelle prossime settimane.
E nell’ambito della discussione, non mancano politici che accendono i riflettori sulla drammatica situazione che sta vivendo il settore del gioco, tanto più che pure il recentissimo decreto Riapertura non fa nessuna data per il riavvio della sua attività.
Alla Camera, è il deputato di Forza Italia Dario Bond a prendere la parola: “C’è un altro settore che grida vendetta, è il settore del gioco: 11,5 miliardi di introiti mancati da parte dello Stato nel 2020, 60 mila addetti a casa, 12 mila aziende che rischiano di chiudere. Ma, attenzione, c’è un altro settore, quello non consentito, quello del gioco d’azzardo, quello del gioco dei delinquenti, quello gestito dalla criminalità che nel 2020, da 8 miliardi, è arrivato a 22 miliardi di fatturato; 22 miliardi di droga, di prostituzione, di malaffare, e cosa facciamo? Nell’ultimo ‘decreto Riaperture’ non prevediamo assolutamente alcuna apertura per il gioco, quello consentito, quello legale. Anche qui è una bestemmia, perché, in qualche maniera, dobbiamo dire a questi signori: aprite o non aprite? Non ci volete più o non mi volete più? Anche qui dobbiamo riflettere. Su queste considerazioni io sono pessimista e penso che molti italiani lo siano, come me”.
Molto critico, dai banchi dell’opposizione in Senato, l’intervento di Andrea De Bertoldi (Fratelli d’Italia): “Non è accettabile che si continui con lockdown immotivati. Imparate da Stoccolma, imparate da Madrid, città che non rappresentano il terzo mondo e che sono messe meglio di Milano, meglio delle nostre metropoli. Questo dovete fare, se avete un minimo di dignità e di rispetto per questo Paese. E invece no, invece si continua: chiusura alle ventidue e aziende chiuse. Penso a settori come le palestre o come il gioco pubblico, che sono chiusi da un anno; li state prendendo in giro e non date loro alcun ristoro, perché quelle che avete previsto nel decreto sostegni sono elemosine, e li tenete chiusi. Ebbene se violando le libertà costituzionali il Governo Conte è caduto, violando le libertà costituzionali, onorevole Sottosegretario, il Governo Draghi certamente non farà molta strada, ma soprattutto – ahimè – non ne farà il nostro Paese”.
COSI’ IN SENATO – Il Senato ha approvato, con 213 sì, 30 no e due astensioni, la proposta di risoluzione di maggioranza, n. 2, testo 2, relativa al Documento di economia e finanza 2021 e, con 242 sì, 3 no e nessuna astensione, la proposta di risoluzione di maggiornaza n. 101, relativa all’annessa Relazione al Parlamento sull’aggiornamento del piano di rientro verso l’Obiettivo di medio termine. Sono risultate precluse le altre proposte di risoluzione presentate.
COSI’ ALLA CAMERA – La Camera, con votazione nominale elettronica, approva a maggioranza assoluta dei componenti la risoluzione Davide Crippa, Molinari, Serracchiani, Occhiuto, Boschi, Fornaro, Schullian, Silli, Lapia, Lupi e Magi n. 6–00185, riferita alla Relazione di cui all’articolo 6 della legge n. 243 del 2012, con conseguente preclusione della risoluzione Lollobrigida ed altri n. 6–00184; approva quindi la risoluzione Manzo, Bitonci, Ubaldo Pagano, Pella, Del Barba, Fassina, Rizzone n. 6–00186, riferita al Documento di economia e finanza 2021, con conseguente preclusione delle risoluzioni Lollobrigida ed altri n. 6–00183 e Fratoianni e Sarli n. 6–00187.

APPARECCHI DA GIOCO SENZA VINCITA IN DENARO, INTERROGAZIONE CONTE (ID) IN COMMISSIONE EUROPEA: “PROGETTO DI REGOLE TECNICHE, FARE CHIAREZZA”
(JAMMA – 22/04/2021)
“Il 16 febbraio 2021 l’Italia ha notificato alla Commissione europea un progetto di regole tecniche in relazione agli apparecchi da gioco senza vincite in denaro. Il provvedimento definirà le caratteristiche delle singole tipologie di apparecchio, indicandone le modalità di funzionamento, i requisiti minimi, la documentazione tecnico-amministrativa necessaria, i meccanismi di gioco e le regole di certificazione. Il progetto di decreto, una volta entrato in vigore, sottoporrebbe i giochi senza vincita in denaro al medesimo regime di monopolio cui sottostanno i giochi d’azzardo, equiparando di fatto le due tipologie di gioco. La direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno esclude dal proprio campo d’applicazione “le attività di azzardo che implicano una posta di valore pecuniario in giochi di fortuna, comprese le lotterie, i giochi d’azzardo nei casinò e le scommesse”, ricomprendendo invece il gioco senza vincita in denaro. Alla luce di quanto sopra, può la Commissione confermare l’interpretazione secondo cui, a seguito dell’approvazione del progetto di decreto italiano, la direttiva 2006/123/CE escluderebbe dal proprio campo d’applicazione il settore dei giochi da intrattenimento senza vincita in denaro?”. E’ quanto chiede l’europarlamentare Rosanna Conte (Identità e Democrazia) in un’interrogazione a risposta scritta alla Commissione Europea.