RS 22 MARZO 2021

BANCHE E GIOCHI. PAGANO (PD) AL MEF: “SI INTERVENGA PER GARANTIRE L’ACCESSO AI SERVIZI BANCARI AGLI OPERATORI DEL GIOCO PUBBLICO”
(PRESSGIOCHI – 22/03/2021)
“Con precedenti interrogazioni parlamentari – scrive l’on. Ubaldo Pagano del PD in una interrogazione al MEF – è stato posto all’attenzione del Ministro interrogato il tema delle chiusure dei rapporti di conto corrente ad opera di alcuni istituti di credito nei confronti delle aziende di gioco pubblico. Tale fenomeno, nonostante il perdurare dell’emergenza sanitaria in corso e della conseguente crisi finanziaria, non solo non si è arrestato, ma è proseguito con maggiore intensità e frequenza; innumerevoli e convergenti sono le segnalazioni provenienti dalle imprese del settore relativi ad una restrizione o chiusura dei rapporti di credito da parte del settore bancario.
Il settore del gioco pubblico – afferma Pagano – è oggetto di privativa dello Stato e gestito in virtù delle concessioni assegnate attraverso procedure di selezione emanate dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, da aziende che svolgono, pertanto, attività e funzioni pubbliche in tale materia; tali operatori, nello svolgimento delle proprie funzioni, sono obbligati per concessione all’utilizzo di conti correnti dedicati per il corretto tracciamento dei flussi finanziari derivanti dalla raccolta di gioco e in quanto agenti della riscossione sottoposti al controllo della Corte dei conti.
Nell’ambito delle risorse raccolte durante l’attività di commercializzazione dei giochi pubblici gli operatori movimentano denaro pubblico, in quanto l’imposta da versare all’erario costituisce parte della raccolta; le operazioni comuni a tutte le aziende, quali ad esempio pagamento di stipendi, fornitori, contributi ed altre tasse, non possono che avvenire attraverso l’utilizzo di conti correnti bancari come disposto per legge; i conti correnti sono servizi pubblici essenziali per garantire il funzionamento del ciclo economico e, in quanto tali, non possono essere negati”.
Pagano ha quindi chiesto al Ministero delle finanze di far sapere quali iniziative di competenza anche normative, intenda intraprendere per consentire alle società di gioco pubblico di avere accesso, al pari delle altre aziende appartenenti al settore produttivo, ai servizi bancari e creditizi al fine di poter svolgere regolarmente la propria attività nel rispetto delle normative vigenti, nonché in virtù della normativa generale sulle limitazioni dell’utilizzo del contante di cui alla legge 19 dicembre 2019, n. 157 e della legge 27 dicembre 2017, n. 205, che impone ai cittadini l’esclusivo utilizzo di un conto corrente sul quale depositare emolumenti derivanti da rapporti di lavoro e altre transazioni oltre una somma determinata.

CASTELLI (MEF): “DOPO IL SOSTEGNO ORA ACCESSO AL CREDITO”. PER I GIOCHI E LE SCOMMESSE PRIMA SI GARANTISCA UN CONTO CORRENTE
(JAMMA – 22/03/2021)
“Abbiamo messo al centro del Decreto “Sostegni” la protezione dei lavoratori, il sostegno alle famiglie, alle imprese ed ai professionisti”.
Così la viceministra all’Economia Laura Castelli annuncia i prossimi interventi a sostegno delle imprese.
“Sono 32 miliardi che rappresentano un primo passo, a cui ne dovranno seguire altri. Lo faremo già con il prossimo Documento di Economia e Finanza, ad aprile.
A breve, infatti, sarà necessario mettere in campo interventi ancora più mirati per far ripartire il sistema produttivo italiano”, annuncia .
“Come ha sottolineato il Presidente del Consiglio, questo “è un anno in cui i soldi non si chiedono, si danno”. Continueremo a fare, come abbiamo fatto in questi mesi, tutto il necessario per far uscire il Paese da questa pandemia.
Supportare le imprese, che stanno vivendo un grave momento di difficoltà, vuol dire sostenere l’economia reale.
Servirà, ad esempio, favorire l’accesso al credito, prorogando anche quelle misure, introdotte lo scorso anno con il Decreto “Liquidità”, che sono state più proficuamente accolte dal sistema, sia per la parte prestiti che per la parte di sostegno alle ricapitalizzazioni. E poi sarà necessario intervenire ulteriormente sul lato fiscale, perché il debito fiscale delle imprese sta crescendo moltissimo, a causa della pandemia, e mette a rischio il loro stato di salute.
Grazie alla campagna vaccinale, ed alle regole sul distanziamento sociale, tutto questo finirà presto. In quel momento il nostro tessuto socio-economico dovrà essere pronto, anche ad acquisire quelle quote di mercato che si sono create. Per evitare che siano altri Paesi a farlo, al posto nostro”.
Parole che dovrebbe incoraggiare le imprese se non fosse per il fatto che alcune di queste, come è noto agli ‘addetti ai lavori’ dovranno fare i conti con l’impossibilità di disporre di un conto corrente presso un istituto bancario. Giochi, slot, scommesse sono attività considerate ‘a rischio’ riciclaggio e non solo questo, ragione per cui le banche decidono di chiudere ogni rapporto con questi imprenditori.
Imprenditori doppiamente beffati oggi che, a conti fatti, hanno la conferma che a ‘sostegno’ delle loro attività non arriveranno che pochi spiccioli. Qualche migliaia di euro che, a malapena, basteranno a coprire parte delle spese di affitto arretrato.

GIOCO E CRIMINALITÀ, UIF BANKITALIA SOTTOLINEA I RISCHI DA LOCKDOWN
(GIOCONEWS – 22/03/2021)
Secondo l’unità di intelligence finanziaria italiana occorre intensificare i controlli per evitare infiltrazioni criminali.
Nella sua newsletter mensile l’unità di intelligence finanziaria di Bankitalia ha ricordato il pericolo di un “incremento di possibili comportamenti illeciti può aversi nel settore dei giochi e delle scommesse online” contro il quale è necessario intensificare i controlli.
Già a febbraio l’Unità di informazione finanziaria per l’Italia istituita presso la Banca d’Italia con funzioni di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, aveva ricordato “il tradizionale interesse delle organizzazioni criminali per i profitti connessi con il settore”, chiedendo nella sua comunicazione mensile, una “particolare attenzione” nei confronti delle “operazioni di cessione e acquisizione degli esercizi commerciali nel comparto (del gioco), anche a livello locale”.
Ora l’Uif Bankitalia mette in guardia dai pericoli riguardanti l’online: “Le misure di distanziamento sociale e la conseguente crescita delle attività svolte per via telematica – riporta la breve nota – hanno contribuito alla diffusione delle transazioni online e all’impiego di “Atm evoluti” o di strumenti di pagamento basati su app mobile; occorre intensificare i controlli nonché considerare i rischi connessi con l’utilizzo del dark web e delle piattaforme o app di brokeraggio. Un incremento di possibili comportamenti illeciti può aversi nel settore dei giochi e delle scommesse online i cui profitti destano da sempre l’interesse delle organizzazioni criminali”.

PIEMONTE, PREIONI (LEGA): “LAVOREREMO PER ELIMINARE RETROATTIVITÀ CHE HA FATTO SÌ CHE TANTISSIME ATTIVITÀ FOSSERO CHIUSE, CRIMINALIZZANDO UN SETTORE”
(AGIMEG – 22/03/2021)
“In piazza Castello c’è stata una manifestazione di tanti cittadini onesti. Tante persone che rischiano di perdere il posto di lavoro, poichè occupati nel gioco d’azzardo legale, gestito dallo Stato, in cui c’è un’introito sicuro per lo stesso, dove c’è controllo e una vincita sicura per i cittadini. Dove non c’è il gioco legale c’è l’illegalità, la mafia, la ‘ndrangheta, l’usura, l’estorsione, i fenomeni criminali. E’ stata fatta una legge regionale nel 2016, secondo noi, sbagliata, perchè c’è il rischio che 4.000 persone perdano il posto di lavoro oltre alle 1.600 che già lo hanno perso. I patologici, chi ha una situazione compulsiva deve essere curato presso il Serd, non deve poter giocare. Chi si rovina, chi si mangia il patrimonio, la pensione o lo stipendio, chi rovina la famiglia deve essere curato e non deve giocare. Siamo nel 2021 devono studiare a livello normativo italiano ed europeo, anche tecnologico, un sistema che con il codice fiscale, se sei un compulsivo, puoi giocare una piccola percentuale o addirittura non puoi giocare. Ci sono tantissime persone che giocano in modo normale, naturale. Il gioco è nell’anima della persona, nasce con l’uomo. Queste devono poter avere l’opportunità di farlo. Il bar che ha una macchinetta, che può essere un quid in più per pagare un pezzo di stipendio o un po’ di affitto, non deve essere criminalizzato, perchè il vuoto viene riempito dalla criminalità. Ci sono i totem collegati con Malta dove uno può giocare tutto quello che vuole, finisce tutto a Malta, senza pagare le tasse, nell’illegalità, senza controllo. C’è il totonero e tante altre attività”. E’ quanto ha detto il capogruppo della Lega in consiglio regionale del Piemonte, Alberto Preioni. “Il Piemonte era tra i primi nella produzione delle slot. Era un indotto importante. E’ stata fatta una legge che deve essere cambiata, mettere una retroattività, dire ad una persona ‘hai investito legalmente e ad un certo punto c’è una data in cui devi chiudere o sloggiare’ è assurdo. Non ci sono lavoratori di serie a e serie b. Esistono tutti lavoratori della stessa serie. Una volta che il lavoro è legale tutti devono essere garantiti ed avere pari principi. Lavoreremo per modificare la legge attualmente in vigore che non dà queste garanzie. Tutti i dati dicono che in questi anni sono aumentate a dismisura le denunce, i sequestri e il gioco illegale, che è quello veramente pericoloso, poichè fuori dal controllo, non garantisce le vincite, non paga le tasse e porta all’usura e a fenomeni criminali gravi. Sì al gioco legale, responsabile e al lavoro. Aiutiamo quella piccola percentuale di patologici, a cui deve essere vietato il gioco. Ci sono tutti gli strumenti normativi e tecnologici per farlo nel 2021. Non deve esserci il far west delle macchinette, c’è un tetto a livello nazionale. Lavoreremo per eliminare questa retroattività che ha fatto sì che tantissime attività fossero chiuse, criminalizzando un settore”, ha concluso.