RS 24 MARZO 2021

A MARZO NON SI PAGHERÀ IL PREU: ECCO LE DECISIONI DI ADM
(AGIMEG – 24/03/2021)
E’ stato un incontro molto cordiale e proficuo quello che c’è stato ieri tra il direttore generale di Adm Marcello Minenna ed i principali concessionari del gioco pubblico. In particolare, secondo quanto appreso da Agimeg, si è parlato dell’impatto della pandemia sul settore e delle misure da prendere per sostenere lo stesso, misure che Adm ha già provveduto ad evidenziare al Governo. Tra i temi affrontati anche quello delle riaperture, con lo sviluppo di idee per il rilancio del comparto giochi una volta tornati a regime.
Molto attesa la sospensione del pagamento del Preu. Attraverso una determina che sarà diffusa nelle prossime ore, Adm ha disposto la sospensione del pagamento del Preu per la rata del 28 marzo prossimo. La sospensione proseguirà se non verrà riaperto il settore.

GDF CONFISCA 10 MILIONI DI EURO A ESPONENTE MAFIOSO OPERANTE NEL SETTORE DEL GIOCO E DELLE SCOMMESSE ILLEGALI
(JAMMA – 24/03/2021)
I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione, questa mattina, ad un decreto di confisca di beni per un valore di oltre 10 milioni di euro nei confronti di un esponente mafioso di spicco di un noto clan messinese e della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. per la durata di anni cinque.
Nel dettaglio, la complessa attività investigativa – disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia peloritana – trae origine da mirati approfondimenti sviluppati dagli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Messina, con specifico riferimento al redditizio settore del gioco e delle scommesse illegali.
Proprio in tale ambito, le Fiamme Gialle messinesi acquisivano come il noto imprenditore locale, risultasse tra gli elementi apicali di un’importante quanto strutturata consorteria mafiosa, egemone nella zona sud di Messina, dedita al sistematico ricorso a metodi violenti per imporre, anche con atti estorsivi, la propria posizione di monopolio nello specifico settore, notoriamente di interesse delle mafie.
Le investigazioni disposte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina ed eseguite dai militari del G.I.C.O. documentavano come, nonostante le diverse assoluzioni, l’indagato risultasse figura di rilievo nel panorama mafioso cittadino, in grado, da un lato, di imporre la collocazione delle apparecchiature presso gli esercizi commerciali della zona, dall’altro, garantire agli esercenti accondiscendenti di poter godere della connessa protezione mafiosa del clan.
In sintesi, le investigazioni complessivamente svolte – abbraccianti un periodo di un trentennio -restituivano una situazione di assoluta assenza di uniformità nel rapporto reddito/patrimonio, consentendo al Tribunale di Messina – Sezione Misure di Prevenzione, di disporre l’odierno provvedimento di confisca relativamente a 6 aziende, operanti nel settore del noleggio delle apparecchiature da gioco, della rivendita di generi di monopolio e del settore della produzione e vendita di prodotti dolciari, 19 unità immobiliari, 2 autovetture, 1 gommone e svariati conti correnti, per un valore complessivo di stima di oltre dieci milioni di euro.
L’attività svolta, in conclusione, testimonia il grande impegno dell’Autorità Giudiziaria e della Guardia di Finanza messinese nel delicato settore del contrasto alle organizzazioni criminali, vieppiù di matrice mafiosa, con conseguente aggressione degli enormi illeciti patrimoni accumulati, prima sottoposti a sequestro ed ora sottoposti a confisca, così restituendo alla collettività e all’ imprenditoria onesta significativi spazi di legalità.

PIEMONTE, I LAVORATORI AL CONSIGLIO: ‘ELIMINARE RETROATTIVITÀ LEGGE GIOCO’
(GIOCONEWS – 24/03/2021)
Il 20 maggio si avvicina e i lavoratori del gioco del Piemonte si appellano a tutto il consiglio regionale per salvare il proprio posto e le imprese del settore.
Dopo la manifestazione di Torino del 18 marzo, i lavoratori del gioco legale del Piemonte non stanno con le mani in mano, e premono sul consiglio regionale affinché diventi realtà la proposta di legge del leghista Claudio Leone che chiede di modificare la normativa vigente, sollecitando l’abrogazione della sua retroattività.
Per questo, molti di loro stanno inviando mail al Consiglio, con un appello a intervenire sulla legge, che dal 21 maggio – data in cui scadranno le autorizzazioni delle sale giochi concesse nel gennaio 2014 – potrebbe portare a 3800 unità il numero dei dipendenti che hanno perso il posto per l’entrata in vigore del distanziometro regionale, secondo uno studio realizzato dalla Cgia di Mestre.
Una situazione drammatica, descritta dettagliatamente negli appelli indirizzati ai consiglieri di maggioranza e minoranza, a testimoniare come la chiusura delle imprese del gioco incida sulla vita dei lavoratori e su quella delle loro famiglie.

PIEMONTE, L’ASSESSORE TRONZANO: “GIOCHI, CAMBIARE LEGGE INGIUSTA E RETROATTIVA È UN IMPEGNO CHE DOBBIAMO MANTENERE”
(JAMMA – 24/03/2021)
“Sempre al fianco dei lavoratori del gioco legale. Li abbiamo ricevuti giovedì in occasione della manifestazione a difesa del loro posto di lavoro. Cambiare una legge ingiusta e retroattiva è un impegno che dobbiamo mantenere: a difesa della legalità, contro la malavita che senza gioco lecito si sta intrufolando dappertutto, a tutela dell’occupazione e della salute”. Lo ha detto l’assessore al Bilancio della Regione Piemonte, Andrea Tronzano