RS 26 MARZO 2021

ASSEMBLEA NAZIONALE SINDACATI LAVORATORI GIOCO LEGALE: “IL GOVERNO DEVE INDIVIDUARE IMMEDIATAMENTE UNA DATA PER LA RIAPERTURA DEL SETTORE GIOCHI”
(PRESSGIOCHI – 26/03/2021)
Si è tenuta questa mattina l’Assemblea nazionale dei sindacati di 150mila lavoratori dipendenti del settore del gioco legale, della distribuzione specializzata, delle sale Bingo, delle case da gioco, delle sale scommesse e gaming halls sono in zona rossa dall’inizio della pandemia. Una conference call che ha coinvolto fino a 700 persone connesse per chiedere la riapertura delle attività.
Ad intervenire Danilo Lelli (Filcams Cgil) che ha dichiarato: “Continueremo a mobilitarci per la riapertura del settore. Non ci fermeremo anche nei confronti delle normative regionali che stanno creando difficoltà. Con le aziende del gioco abbiamo realizzato protocolli molto più restrittivi di altri settori, le aziende hanno pari dignità di altre e pensiamo che non sia giusto avere ancora chiusure.
Il Governo deve individuare immediatamente una data per la riapertura del settore giochi.
Abbiamo attivato un rapporto con le aziende che esprimono una fortissima preoccupazione e fragilità. Dopo un anno di chiusura i nodi arrivano al pettine. C’è una situazione molto pesante e le istituzioni devono intervenire immediatamente.
Siamo disponibili ad aprire una discussione anche sulla considerazione popolare che si ha di questo mondo. Il sistema legale impedisce le attività criminali, ma il settore deve avere una sua dignità. La buona gestione del gioco legale è la vera lotta alla ludopatia”.
Presente anche Roberto Massaro di Filcams Cgil che ha aggiunto: “I lavoratori del gioco legale sono più di 150mila, lavoratori che sono in zona rossa dall’inizio della pandemia indipendentemente dal colore del resto d’Italia. Migliaia di persone bloccate che vogliono gli stessi diritti di altri settori che hanno potuto, seppure a singhiozzo, lavorare”.
“Gli stessi Monopoli di Stato – ha evidenziato Luca De Zolt (Filcams Cgil) – hanno denunciato gli affari d’oro del gioco illegale con le chiusure del 2020. Nonostante ci siano dei chiari dati la consapevolezza della politica è ancora lontana. Questo è preoccupante e rivela un atteggiamento miope e discriminatorio”.
Inoltre è intervenuto anche Marco Demurtas, responsabile nazionale per Fisascat Cisl, che ha spiegato: “La pandemia ha aggravato la situazione e ha evidenziato la costipazione di un comparto che stava già combattendo la sua battaglia contro un sistema legislativo contraddittorio. Le decisioni prese dallo Stato e dal Governo hanno posto quasi sempre uno stop ad ogni tentativo di affrontare le questioni che riguardano il settore: distanziamento, concessioni ed infine i protocolli sanitari. Poi ci si è scontrati con il potere legislativo delle Regioni, esercitato spesso con fantasia nel definire le distanze tra punti sensibili e sale gioco. Il tema fondamentale è il richiamo alla dignità per questo settore, anche attraverso lo slogan ”Il gioco non è un gioco, ma è una cosa serissima”, che genera un gettito importante e intrascurabile, ma anche sotto l’aspetto dell’occupazione, infatti molti di quelli che vengono impiegati in questo settore rischiano di essere “ceduti” alla malavita organizzata. Ho ricordato l’esempio dell’ippica, settore importantissimo per lo Stato per tutto il suo contorno, che una volta era gestita in maniera esemplare dallo Stato, invece oggi ai telegiornali si parla di gare ippiche clandestine nelle città, di persone che girano con i computer nei punti di gioco chiusi a raccogliere scommesse, questo è un pericolo serio che sta minando il settore del gioco lecito. I 150mila lavoratori sono pronti ad affrontare tutti i percorsi necessari per il rilancio, la lotta di questi lavoratori continua e ci vedremo a breve in piazza”. Anche Paolo Proietti, responsabile nazionale di Uiltucs, ha parlato del difficile rapporto tra politica e settore, affermando: “Ad un certo punto abbiamo maturato la convinzione che si dovesse garantire a questo settore un trattamento uguale agli altri settori, tant’è che è nato lo slogan “Regole del gioco uguali per tutti”. È chiaro che l’iniziativa di oggi era nata sotto un cielo diverso, pensavamo di scendere in piazza, ma l’aggravarsi della pandemia ha portato ad una scelta diversa determinata dalla responsabilità nostra e dei lavoratori, ma nonostante questo ci ha dato un grande conforto soprattutto per la grande partecipazione. Non appena matureranno le condizioni giuste è sicuro che questa iniziativa verrà rilanciata e ne seguirà una massiccia mobilitazione, in cui confidiamo anche in termini di risultati. Un elemento che non è venuto fuori nell’assemblea precedente è il tema che riguarda il rapporto tra politica e questo settore. È fortemente simbolica la posizione assunta dal TAR del Lazio riguardo la sospensione dei DPCM che hanno determinato la chiusura, infatti anche il tribunale ha affermato che non c’è logica nel blocco dell’attività”.
Il 24 di febbraio – hanno evidenziato i sindacati spiegando quale sarà il prossimo passo successivo – abbiamo presentato un avviso comune con la Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi – Confcommercio Imprese per l’Italia, Egp – Associazione Esercenti Giochi Pubblici, Federbingo – Federazione Nazionale Concessionari Bingo e Operbingo Italia Spa nella quale abbiamo evidenziato i contenuti da portare all’attenzione del Governo con l’esigenza primaria di superare la fase emergenziale e riportare il settore ad una fase di dignità. Il settore è vittima di un giudizio proibizionista, è invece un comparto che rappresenta una filiera che dà occupazione a 150mila figure professionali anche altamente qualificate e c’è un impianto serio di rivendicazioni che aspetta di essere abbattuto. Un pregiudizio creato anche con l’intervento dei Governi locali. E’ un settore che ha raccolto e registrato esperienze importanti di contrasto all’illegalità e che merita di essere riconosciuto”.
“Esiste – ha concluso Luca De Zolt – un problema di percezione di questi lavoratori e di pregiudizio. Nell’Assemblea sono emersi spunti. Quello che dobbiamo fare è non solo riconoscere la loro dignità ma evidenziare il loro ruolo di presidio di legalità e gestione del cliente rispetto a tutto il problema della ludopatia.
La professionalità dei lavoratori sono una risposta a questo. Questi due elementi sono carte da giocare. Il messaggio che deve passare è che questi lavoratori sono gli alleati principali dello Stato nella lotta all’illegalità.

DL SOSTEGNI, AL VIA L’ITER IN SENATO: GIOCO IN ATTESA
(GIOCONEWS – 26/03/2021)
Assegnato alle commissioni in sede referente in Senato, il disegno di conversione in legge del Dl Sostegni: nel dossier del Servizio Studi focus anche sul gioco.
Dopo la delusione causata dalla disamina del testo varato dal consiglio dei ministri, il settore del gioco spera che ci siano spazi e volontà per intervenire su di esso nel corso dei lavori parlamentari.
Intanto, è stato assegnato alle commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato il ddl n. 2144 di conversione in legge del decreto-legge n. 41 del 22 marzo, in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19 (decreto sostegni).
Lo stanziamento complessivo del provvedimento è di 32 miliardi di euro, di cui tre quarti destinati alle imprese.
IL DOSSIER DEL SERVIZIO STUDI – Nelle sue schede di lettura, il Servizio Studi si sofferma anche sull’articolo 30 “Esonero dal pagamento di canoni per imprese di pubblico esercizio”.
Il comma 1, lettera a) – modificando il comma 2 dell’art. 9-ter del decreto-legge n. 137 – esonera, fino al 30 giugno 2021, gli esercizi di ristorazione ovvero di somministrazione di pasti e di bevande dal pagamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria (di cui all’art. 1, comma 816 e seguenti, della legge di bilancio per il 2020, n. 160 del 2019). La disposizione mira a favorire la ripresa delle attività turistiche, danneggiate dall’emergenza epidemiologiche da Covid-19.
Il comma in esame si applica alle diverse tipologie di esercizi – titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzo del suolo pubblico – elencate dall’art. 5, comma 1, della legge n. 287 del 1991 (“Aggiornamento della normativa sull’insediamento e sull’attività dei pubblici esercizi”). E tra essi figurano “esercizi di cui alle lettere a) e b) (ristorazione e somministrazione bevande Ndr), in cui la somministrazione di alimenti e di bevande viene effettuata congiuntamente ad attività di trattenimento e svago in sale da ballo, sale da gioco, locali notturni, stabilimenti balneari ed esercizi similari”.

OPERAZIONE “DOPPIO GIOCO”: ARRESTI, SEQUESTRI PER 6 MILIONI DI EURO. COSA SUCCEDEVA CON SCOMMESSE ILLEGALI E TOTEM.
(AGIMEG – 26/03/2021)
Un sistema economico illegale nel mercato della raccolta di scommesse e gioco d’azzardo, attuato prevalentemente attraverso totem illegali e giocate su siti esteri non autorizzati. E’ quanto hanno scoperto i finanzieri del Gico (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) di Lecce, che hanno notificato tre ordinanze cautelari di arresto a carico di altrettanti fratelli di Nardò (LE), ritenuti i principali responsabili di un’organizzazione che opera nel mercato del gaming e del gioco d’azzardo nelle province di Lecce e Taranto. Secondo quanto accertato dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo salentino (Direzione Distrettuale Antimafia), avrebbero gestito un giro d’affari nel settore delle slot machine, dei videopoker e nella raccolta di scommesse per eventi sportivi, fatte confluire sulle piattaforme informatiche di bookmaker stranieri. Sono accusati di diversi reati di natura ‘associativa’. L’operazione è stata denominata ‘Doppio Gioco’. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di Lecce.
I tre fratelli neretini, che sarebbero a capo dell’organizzazione criminale fortemente radicata nel Salento, avrebbero costituito un sistema economico illegale nel mercato della raccolta di scommesse e gioco d’azzardo, noleggiando e distribuendo in numerosi locali pubblici apparecchiature elettroniche da intrattenimento, alcune delle quali alterate nel software delle schede di gioco ed altri dispositivi, i cosiddetti ‘totem’, che riproducono il gioco illegale del videopoker, oppure, ancora, idonei a consentire l’accesso a giochi e scommesse a distanza offerti da soggetti privi della necessaria concessione dei Monopoli di Stato, in totale evasione delle imposte e di tutte le regole di mercato idonee a garantire la correttezza e legalità del gioco.
Oltre ad essere operativa nel settore dei giochi illegali, l’organizzazione è stata capace di inserirsi nel tessuto dell’economia legale, anche attraverso imprese individuali formalmente intestate a prestanome e società, che le investigazioni delle Fiamme Gialle hanno consentito, in realtà, di ricondurre ai vertici del sodalizio criminale. I tre fratelli ed i loro complici gestivano il gioco d’azzardo anche attraverso slot machine ‘taroccate’, cioè appositamente manomesse per interrompere i flussi telematici di comunicazione ai Monopoli di Stato, sottraendo in questo modo gli ingenti guadagni all’imposizione dovuta allo Stato sull’ammontare delle giocate realizzate dai singoli dispositivi elettronici. Le ipotesi di reato contestate vanno dall’associazione per delinquere, alla frode informatica, all’esercizio del gioco d’azzardo, di quello abusivo delle scommesse, al trasferimento fraudolento di valori per sottrarli ad eventuali misure di sequestro. Durante le indagini i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Lecce hanno effettuato numerosi sequestri di apparecchiature elettroniche nei confronti dei vari prestanome dei destinatari dell’odierno provvedimento, oltre che nei centri abusivi di raccolta scommesse in denaro.

COVID. FONTI, FINO AL 30 APRILE TUTTE ZONE ROSSE O ARANCIONI
(JAMMA – 26/03/2021)
Niente zone gialle: fino al 30 aprile saranno confermate le misure oggi in vigore che prevedono solo zone arancioni e rosse. E’ l’orientamento che emerge al termine della cabina di regia Covid sul nuovo decreto. Le misure dovrebbero essere in vigore fino a fine mese e l’unica novità dovrebbe riguardare il ritorno in classe fino alla prima media anche in zona rossa. Per il resto dovrebbero essere confermate tutte le restrizioni.
Dal sabato di Pasqua fino a Pasquetta tutta l’Italia tornerà in zona rossa, otto regioni e una provincia dovrebbero restare in rosso anche dopo Pasqua. Si attendono poi ulteriori novità per il periodo successivo alle feste: il decreto legge con le nuove misure dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri nei primi giorni della prossima settimana, forse martedì.