RS 3 GENNAIO 2022

STS: CADE L’OBBLIGO DI DIFFERENZIAZIONE DELL’OFFERTA
(PRESSGIOCHI – 03/01/2022)
L’obbligo della differenziazione dell’offerta in materia di gioco tramite apparecchi da intrattenimento sarà abolito il prossimo 28 febbraio (non più il 31 dicembre 2021 come originariamente previsto). In altri termini, come riporta STS, a partire dal 1° marzo 2022, in presenza di AWP in rivendita non sarà più necessario installare e mantenere in esercizio anche uno o più apparecchi ludici (senza vincita in denaro) quali le freccette elettroniche, per citare il modello più diffuso.
L’obbligo di differenziazione dell’offerta era stato introdotto con Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze nell’ormai lontano 2003 per rispondere all’esigenza di evitare che l’offerta di gioco potesse riguardare esclusivamente apparecchi che consentono vincite in denaro.
A distanza di diciotto anni, tale esigenza si ritiene cessata motivo per cui nella recente Determinazione Direttoriale con cui l’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli ha stabilito la nuova disciplina amministrativa inerente gli apparecchi senza vincita in denaro (i cosiddetti “comma 7” con riferimento all’art. 110 del TULPS) non si fa più alcun cenno al vincolo della differenziazione che deve pertanto considerarsi abrogato con effetto a partire dal 28 febbraio 2022.
Va da sé – per inciso – che con queste tempistiche, l’ISI, ossia l’imposta annuale dovuta dai proprietari di tale tipologia di apparecchi (solitamente i gestori/noleggiatori delle stesse slot), sarà comunque dovuta per il 2022.
L’abrogazione della differenziazione dell’offerta, comunque, non comporta necessariamente la rimozione dell’apparecchio ludico anzi, chi vorrà potrà mantenerlo in rivendita e volendo anche installarne di altri nei limiti dello specifico contingentamento previsto dalla stessa ADM. A quest’ultimo proposito sarà possibile installare un apparecchio comma 7 ogni cinque metri quadrati di superficie di vendita con un numero massimo fissato in quattro apparecchi.

EXTRA-CONTINGENTAMENTO SLOT, TAR AD ADM: ‘PENALI, ILLEGITTIME MODALITÀ DI CALCOLO’
(GIOCONEWS – 03/01/2022)
Il Tar Lazio accoglie ricorsi di due concessionari contro le modalità di calcolo delle penali da extra-contingentamento delle slot effettuati da Adm.
“Risulta fondata la doglianza di parte ricorrente con la quale si deduce l’illegittimità delle modalità con le quali è stato ripartito proporzionalmente tra i vari concessionari l’onere impositivo, prescindendo totalmente dalla data di installazione dell’apparecchio in esubero e in tal modo applicando la sanzione anche a carico del concessionario più diligente, che abbia, cioè, installato un numero di apparecchi conforme a quello assentito in una determinata ubicazione”.
È quanto si legge nelle sentenze con cui il Tar Lazio – ponendosi nel solco di quanto già deliberato lo scorso agosto – accoglie il ricorso di due concessionari di gioco contro l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che aveva contestato le mancate somme dovute in relazione ad apparecchi extra-contingentamento per i diversi mesi del 2011 – ai sensi della norma contenuta nella legge di stabilità 2011, che prevedeva sanzioni nel caso in cui in un esercizio commerciale fosse stato installato un numero di apparecchi superiore ai limiti indicati dall’Agenzia – assegnando alla società il termine di 30 giorni dalla notifica per far pervenire “documenti o scritti difensivi” o per chiedere anche di essere sentita.
La ricorrente, ricorda la sentenza, “ha rappresentato che gli elenchi forniti dall’Amministrazione non consentivano di effettuare le dovute verifiche in ordine alla corretta determinazione dell’importo richiesto e, pertanto, ha formulato espressa istanza di ostensione dei documenti”, che solo in parte sarebbe stata soddisfatta con una successiva nota dell’ottobre 2013.
Secondo i giudici amministrativi “l’onere probatorio della ‘non riferibilità’ a taluno dei concessionari degli apparecchi in eccedenza, costituendo presupposto indefettibile per l’applicazione pro quota dell’importo dell’extracontingentamento, ricadrebbe inevitabilmente sull’Amministrazione, unico soggetto che ha la completa cognizione della situazione generale di tutti i concessionari. I dati nella disponibilità del concessionario sarebbero, infatti, insufficienti per fornire la predetta prova, dal momento che l’eccedenza di apparecchi rispetto al numero massimo previsto in quel determinato esercizio costituisce un quid generato da più concessionari, ciascuno all’insaputa dell’altro. L’Amministrazione dovrebbe dare contezza del perché e del come ritiene che in un determinato esercizio l’extracontingentamento non sia riferibile ad uno specifico concessionario, provando l’impossibilità di ricondurre lo stesso a taluno dei concessionari; invece essa vorrebbe riversarla sul singolo concessionario”.

RIPARTE IL TOTOCALCIO: DAL 4 GENNAIO NUOVE FORMULE DI GIOCO
(JAMMA – 03/01/2022)
Il numero 13 in ambito calcistico ha sempre avuto un significato particolare che forse solo il 10 ha saputo eguagliare nell’immaginario collettivo. Comunemente considerato un numero non propriamente fortunato, dal 21 gennaio 1951 cambiò completamente prospettiva grazie al Totocalcio diventando in breve tempo il sogno di un intero paese alle prese con la ricostruzione fisica e morale del dopoguerra.
Il gioco più iconico del mondo calcistico, in realtà, nacque due anni prima grazie all’intuizione di tre giornalisti Massimo Della Pergola, Fabio Jagher e Geo Molo, padri fondatori della Sisal: il primo, durante il suo espatrio in Svizzera infatti, iniziò a pensare a un gioco che potesse finanziare lo sport italiano, idea che fu perfezionata grazie ai due colleghi. Il Totocalcio partì ufficialmente il 5 maggio 1946, con l’obiettivo di finanziare la ricostruzione degli stadi distrutti durante il conflitto mondiale. Inizialmente per vincere era sufficiente pronosticare 12 risultati esatti, ma è con il famoso 13, introdotto cinque anni più tardi che la schedina diventa un fenomeno sociale, parte integrante della vita di milioni di italiani che al sabato si recano nelle ricevitorie per sfidare la fortuna pronosticando l’esito delle partite di calcio, dando vita ad un momento di condivisione unico che si tramanderà di generazione in generazione per decenni.
Un sogno che è pronto a rivivere in una veste tutta nuova a partire dal 4 gennaio quando il nuovo Totocalcio prenderà il via in concomitanza con la seconda giornata di ritorno della Serie A. La dinamica di base, il famoso 1X2, rimane invariata, ciò che cambia radicalmente sono le formule di gioco a disposizione dei giocatori: dal prossimo concorso, infatti, si potrà decidere di vincere indovinando 3, 5, 7, 9, 11 o 13 partite. Di queste, alcune saranno obbligatorie e altre opzionali: una nuova metodologia che punta non solo ad attrarre i giocatori storici, ma anche avventori più giovani rendendo il gioco più emozionante e facile, sia in ricevitoria che sul sito sisal.it. Ad ogni tipologia di vincita corrisponderà un Jackpot differente proporzionato alla formula prescelta al momento della giocata. Tutte le importanti novità del Totocalcio puntano a un rilancio completo del gioco, che si presenterà con una veste grafica rinnovata per nuove emozionanti domeniche di passione.
Massimo Temperelli, Managing Director Betting di Sisal, commenta il rinnovamento del più longevo concorso a pronostico italiano: “Nonostante la fortissima concorrenza dei giochi sportivi, il Totocalcio ha resistito al passare del tempo e oggi è pronto a far rinnamorare gli italiani con una nuova formula”. Del resto, il Totocalcio continua a offrire l’opportunità, investendo importi molto bassi, di sperare di vincere premi da centinaia di migliaia di euro: “Fare tredici è un’affermazione entrata a far parte del nostro lessico e giocare la schedina è una tradizione per gli affezionati del Totocalcio, che in ricevitoria mettono in scena dei veri e propri riti. Una volta il Totocalcio era l’unico gioco legato al calcio, oggi compete soprattutto con le scommesse ed ha un mercato di nicchia, legato alla tradizione. Nonostante questo è uno dei marchi più riconosciuti e oggi, con le nuove modalità che lo rendono più semplice e coinvolgente, chissà, magari riuscirà a conquistare anche il pubblico più giovane, che della schedina ha solo sentito parlare ma con cui non si è mai cimentato” conclude Temperelli.

IN ARRIVO OBBLIGO DEL GREEN PASS “RAFFORZATO” PER LAVORARE NELLE SALE GIOCHI, SALE SCOMMESSE E SALE BINGO
(AGIMEG – 02/01/2022)
Il 5 gennaio il governo renderà obbligatorio il vaccino per il mondo del lavoro. Chi è ancora No Vax, avrà a disposizione due settimane per sottoporsi alla prima dose e mettersi in regola. La novità di queste ore, però, è che l’esecutivo potrebbe spingersi addirittura oltre. Il consiglio dei ministri, infatti, sarà chiamato a decidere tra due opzioni. La prima, come detto, è il 2G per i lavoratori. La seconda è l’obbligo vaccinale generalizzato, valido quantomeno per l’intera popolazione over 18. Mario Draghi è convinto del primo scenario e lo considera cosa fatta. Ma in queste ore la pressione per una soluzione ancora più radicale — l’obbligo duro e puro, appunto — cresce e coinvolge imprese, sindacati, ampi settori della maggioranza, partner europei.
Un passo indietro. La svolta del 2G — vale a dire la possibilità di lavorare solo se vaccinati o guariti dal Covid — era pronta già il 29 dicembre. Fu bloccata da Giancarlo Giorgetti e dal Movimento 5 Stelle. Ma che l’opzione sia matura lo conferma Renato Brunetta, convinto che a fronte dell’impennata dei contagi sia necessario rafforzare la strada intrapresa: «È il momento del Super Green Pass sul lavoro — spiega il ministro della Pubblica amministrazione — Ed è una scelta in coerenza con quanto decidemmo a ottobre con il Green Pass, una storia di successo che ha permesso di contemperare aperture e sicurezza, garantendoci un vantaggio sul resto d’Europa».
La soluzione del 2G – riporta Repubblica – è alle porte. A meno che una variabile non intervenga a modificare il quadro: i dati sulle ospedalizzazioni. Di certo c’è che i due terzi di chi oggi finisce in terapia intensiva sono No Vax. Certo è anche lo scudo rappresentato dalla dose booster. Altamente probabile, inoltre, è lo scenario alle porte: duecentomila positivi al giorno già in settimana. Da qui la spinta verso l’obbligo, che riguarderebbe ovviamente anche i lavoratori delle sale giochi, sale scommesse, sale bingo e che avrebbe anche il merito di imporre un messaggio forte e chiaro al Paese. Trova favore nel Pd, il consenso del ministro della Salute Roberto Speranza, adesioni in Forza Italia, sostegno nei sindacati (la Cgil lo chiedeva già in autunno). In Europa, poi, il clima è lo stesso: la Germania si appresta a imporlo, e altre Cancellerie seguiranno.

‘DISEGNIAMO LA FORTUNA’, ADM PRESENTA ‘GLI AMANTI’
(GIOCONEWS – 03/01/2022)
È una rivisitazione de ‘Gli amanti’ di Chagall l’opera di Francesca Lussignoli, tra le vincitrici di ‘Disegniamo la fortuna’.
“Gli amanti”, l’opera di Francesca Lussignoli, ha lo stesso titolo dell’opera di Chagall, della quale è una rielaborazione. È questa l’opera presentata oggi da Adm, rappresentata su una serie di biglietti della Lotteria Italia 2021. L’opera, come quelle presentate nei giorni scorsi, risultata tra le realizzazioni vincitrici del concorso “Disegniamo la fortuna”, iniziativa dedicata agli enti del Terzo settore che promuovono l’inclusione delle persone con disabilità.
Come racconta la Fondazione Sospiro, i disegni di Francesca sono sempre molto colorati, simboli delle sue emozioni, del suo modo di comunicare e di esprimersi. Ecco come lei stessa descrive la propria maniera di fare arte: “Nell’arte riesco ad esprimere quello che non riesco a dire con le parole. La chiave per capire la mia opera è il cuore al centro. Cuore come ponte che collega l’opera di Chagall e la mia reinterpretazione. L’arte per me è anche divertimento!”